Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 settembre 2015, n. 38373 Ritenuto in fatto 1.Con sentenza del 28/11/2013, il Tribunale di Lodi dichiarava A.S. colpevole dei delitti di duplice violenza sessuale aggravata, a danno di M.G.G. e D.M., e lesioni personali aggravate, a danno di quest’ultima, assolvendolo, invece, dall’imputazione di tentato omicidio pluriaggravato, a...
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 settembre 2015, n. 17497. In tema di contenzioso tributario, in caso di litisconsorzio processuale, che determina l’inscindibilità delle cause anche ove non sussisterebbe il litisconsorzio necessario di natura sostanziale, l’omessa impugnazione della sentenza nei confronti di tutte le parti non determina l’inammissibilità del gravame, ma la necessità per il giudice d’ordinare l’integrazione del contraddittorio, ai sensi dell’art. 331 cod. proc. civ., nei confronti della parte pretermessa, pena la nullità del procedimento di secondo grado e della sentenza che l’ha concluso, rilevabile d’ufficio anche in sede di legittimità
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 settembre 2015, n. 17497 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BOGNANNI Salvatore – Presidente Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe – Consigliere Dott. COSENTINO Antonello – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 settembre 2015, n. 17480. Mediazione e competenza, la sede è scelta in base al foro giudiziale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 2 settembre 2015, n. 17480 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – rel. Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro –...
Corte di Cassazione, sezione II, ordinanza 23 settembre 2015, n. 18775. Rimessi gli atti del procedimento al Primo Presidente perché valuti l’esigenza di investire le Sezioni Unite, al fine di precisare, per imprescindibili ragioni di certezza del diritto, l’ambito e le modalità di applicazione dell’istituto della rimessione in termini nei casi di proposizione dell’impugnazione nel termine “lungo” previsto dall’art. 327 cod. proc. civ., in presenza di due date che attestano deposito e pubblicazione della sentenza.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II ORDINANZA 23 settembre 2015, n. 18775 Ritenuto in fatto Premesso – che Sc.Re. e S.L. hanno proposto ricorso per cassazione avverso la sentenza della Corte d’appello di Trieste che, in riforma della decisione del Tribunale di Pordenone, ha rigettato la domanda da essi proposta nei confronti di V.S. e...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 settembre 2015, n. 18808. La prescrizione del diritto dell’avvocato al pagamento dell’ onorario decorre dal momento in cui, per qualsiasi causa, cessi il rapporto col cliente, ivi compresa la morte di quest’ultimo, anche se, in applicazione della regola dell’ultrattività del mandato, l’omessa dichiarazione o notificazione del relativo evento ad opera del difensore costituito in giudizio comporta che questi continui a rappresentare la parte come se l’evento stesso non si fosse verificato
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 23 settembre 2015, n. 18808 Ritenuto in fatto Con sentenza del 27 maggio 2011 la Corte d’Appello di Napoli ha rigettato il gravame proposto dall’avvocato M.A. nei confronti di D.L.C. , avverso la sentenza del Tribunale di Napoli depositata il 12 ottobre 2005. Con questa sentenza il Tribunale...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 26 agosto 2015, n. 35708. In tema di reati fallimentari, ai fini dell’affermazione della responsabilità penale della condotta di ritardato fallimento, la gravità della colpa non può ritenersi presunta laddove il fallimento non sia tempestivamente richiesto dall’imprenditore in stato di insolvenza; ne consegue che la tardiva richiesta di fallimento assume la consistenza di un’omissione penalmente rilevante ove oggetto di una scelta caratterizzata da colpa di livello grave
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 26 agosto 2015, n. 35708 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – Consigliere Dott. DEMARCHI...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 25 agosto 2015, n. 35571. Non si può subordinare la scarcerazione di un imputato, considerato “adatto” ai domiciliari, alla disponibilità del braccialetto elettronico
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 25 agosto 2015, n. 35571 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giusepp – Presidente Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. MARINELLI Felicetta – Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 settembre 2015, n. 17386. In tema di esdebitazione, ai fini dell’ammissione all’istituto, il riferimento alla “soddisfazione”, almeno parziale, dei creditori concorsuali di cui all’art. 142 della legge fallimentare attribuisce al giudice del merito un ambito di valutazione discrezionale che investe non solo il numero dei creditori soddisfatti, sul totale di quelli ammessi, ma anche la stessa percentuale di pagamento dei singoli crediti
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 settembre 2015, n. 17386 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 1 settembre 2015, n. 17380. In materia di equa riparazione ai sensi della legge n. 89/2001, anche dopo le modifiche apportate dal decreto-legge n. 83/2012, convertito in legge n. 134/2012, la competenza del giudice adito costituisce presupposto processuale e non già requisito di ammissibilità della domanda. Pertanto, la Corte d’appello, adita con l’opposizione ai sensi dell’art. 5-ter della legge stessa, ove ritenga di non essere investita della competenza a provvedere, non può rigettare la domanda, ma deve declinare la competenza e, indicato il diverso giudice competente, deve fissare il termine di riassunzione del procedimento innanzi a lui, in applicazione dell’art. 50 cod. proc. civ.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 1 settembre 2015, n. 17380 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. MANNA Felice – rel. Consigliere Dott. GIUSTI Alberto – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 31 agosto 2015, n. 17306. Nel giudizio di opposizione agli atti esecutivi, la decorrenza del termine di decadenza per la proposizione del giudizio di merito (fissato dal giudice dell’esecuzione all’esito dell’espletamento della fase camerale del procedimento), decorre dalla data della comunicazione del provvedimento e non da quella del suo deposito
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 31 agosto 2015, n. 17306 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – rel. Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott....