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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 19 novembre 2015, n. 45935. In caso di custodia cautelare in carcere il giudice deve motivare sull’inidoneità degli arresti domiciliari “aggravati”. Alla luce del nuovo art. 275, comma 3-bis, c.p.p., annullata l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere in ragione dell’omessa motivazione circa l’idoneità o meno nel caso concreto della misura degli arresti domiciliari con le procedure di controllo, ex art. 275-bis, comma 1, c.p.p.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 19 novembre 2015, n. 45935 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARCANO Domenico – Presidente Dott. COSTANZO Angelo – rel. Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. CALVANESE Ersilia – Consigliere Dott. SCALIA...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 novembre 2015, n. 45699. In caso di custodia cautelare in carcere il giudice deve motivare sull’inidoneità degli arresti domiciliari “aggravati”. Alla luce del nuovo art. 275, comma 3-bis, c.p.p., annullata l’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere in ragione dell’omessa motivazione circa l’idoneità o meno nel caso concreto della misura degli arresti domiciliari con le procedure di controllo, ex art. 275-bis, comma 1, c.p.p.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 novembre 2015, n. 45699 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, ordinanza 18 novembre 2015, n. 45697. All’esito della “liberalizzazione” dei servizi postali, l’impugnazione mediante posta privata, si considera proposta dalla data di spedizione rilevabile dal francobollo a stampa apposto sul plico raccomandato e non da quella di ritiro della corrispondenza presso il mittente, restando a carico della parte il rischio che l’atto inviato dopo la scadenza dei termini sia dichiarato inammissibile per tardività

Suprema Corte di Cassazione sezione III ordinanza 18 novembre 2015, n. 45697 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 novembre 2015, n. 45644. Sulla fondatezza di una istanza di rimessione del processo, la grave situazione “locale” deve interpretarsi come fenomeno esterno alla dialettica processuale e, ai fini della idoneità a configurare la tipica fattispecie di rimessione ad altra sede ai sensi dell’art. 45 c.p.p., deve essere provata oltre che concreta, effettiva ed attuale

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 17 novembre 2015, n. 45644 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. DAVIGO P. – rel. Consigliere Dott. DIOTALLEVI Giovanni – Consigliere Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott. VERGA...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 novembre 2015, n. 23979. In una situazione di stato di abbandono l’interesse primario è quello di preservare a tutti i costi la crescita e lo sviluppo del minore. E questo anche se i ragazzi di cui prendersi cura non sono fratelli di sangue ma che, vivendo insieme hanno instaurato nel tempo, un rapporto pari a quello di comuni germani

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 24 novembre 2015, n. 23979 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. VALITUTTI Antonio – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 novembre 2015, n. 23945. Non costituisce demansionamento, ai sensi dell’art. 2103 cod. civ., la conservazione delle mansioni non dirigenziali proprie dell’addetto all’ufficio legale di una banca, con la sola perdita del potere di firma degli atti di gestione dei rapporti giuridici sostanziali, dovuta all’inserimento dell’azienda bancaria in altra di più ampie dimensioni

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 novembre 2015, n. 23945 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – rel. Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. GHINOY Paola...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 novembre 2015, n. 23837. Alla condanna del datore di lavoro al risarcimento dei danni per mobbing (o demansionamento), non segue automaticamente anche quella per «danno esistenziale». Il dipendente è tenuto a provare l’effettivo cambiamento nelle abitudini di vita, che dunque non può presumersi proprio per il carattere «personale» della fattispecie di danno

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 23 novembre 2015, n. 23837 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – rel. Consigliere Dott. TRICOMI Irene...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 20 novembre 2015, n. 23799. Il premio fedeltà, attesa la sua evidente derivazione eziologica dal rapporto di lavoro, in difetto di una sua esplicita esclusione, deve essere calcolato nella base di computo del trattamento di fine rapporto

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 20 novembre 2015, n. 23799 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. TRICOMI Irene...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 novembre 2015, n. 23698. In tema di rapporto di lavoro, il rispetto dei doveri di correttezza e buona fede non può spingersi sino ad imporre al datore di lavoro una scelta organizzativa tale da incidere, sia pure in maniera modesta, sulle decisioni organizzative del datore di lavoro medesimo le quali appartengono sempre alla sua sfera di libertà di iniziativa economica ex art. 41 Cost.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 19 novembre 2015, n. 23698 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPOLETANO Giuseppe – rel. Presidente Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. TRICOMI Irene – Consigliere Dott. DE MARINIS...