SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I sentenza 24 marzo 2016, n. 5919 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente – Dott. BERNABAI Renato – Consigliere – Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere – Dott. DI MARZIO Mauro – rel. Consigliere – Dott. NAZZICONE Loredana – Consigliere – ha pronunciato la seguente: SENTENZA...
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In caso di sequestro preventivo disposto di iniziativa della polizia giudiziaria, ai sensi dell’art. 321, comma 3-bis, cod. proc. pen., non vi è obbligo di dare avviso all’indagato presente al compimento dell’atto della facoltà di farsi assistere da un difensore di fiducia ex art. 104 disp. att. cod. proc. pen. Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 13 aprile 2016, n.15453.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE S.U.P. SENTENZA 13 aprile 2016, n.15453 Ritenuto in fatto Con ordinanza in data 17 dicembre 2014, il Tribunale di Cagliari rigettava la richiesta di riesame proposta nell’interesse di G.A. , indagato per i reati di cui agli artt. 44, comma 1, lett. b), d.P.R. n.380 del 2001, 6 e 7 d.lgs....
Anche in assenza di minacce esplicite, ai fini della sussistenza del reato di tentata estorsione si ritiene integrato il requisito della minaccia e la sua idoneità a coartare la volontà del soggetto passivo, da valutare ex ante, in ragione dell’apprezzamento delle modalità con cui la condotta è stata posta in essere, avendo riguardo alla personalità sopraffattrice del soggetto agente, alle circostanze ambientali, all’ingiustizia del profitto, alle particolari condizioni soggettive della vittima. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 8 aprile 2016, n.14510
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 8 aprile 2016, n.14510 Svolgimento del processo Con l’ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale del Riesame di Palermo ha confermato la misura della custodia cautelare in carcere applicata a T.F. con ordinanza del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo del 27 novembre 2015, per i...
L’esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto (articolo 131-bis del codice penale, introdotto dal dlgs 28/2015) non si applica ai procedimenti davanti al Giudice di pace. In tali processi “bagatellari” può trovare spazio solo la diversa e specifica «esclusione della procedibilità» prevista dalla legge istitutiva del Gdp (dlgs 274/2000). Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 31 marzo 2016, n. 13093.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 31 marzo 2016, n. 13093 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. ZAZA Carlo – Consigliere Dott. CATENA Rossella – rel. Consigliere Dott. MICCOLI Grazia – Consigliere Dott. FIDANZIA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 aprile 2016, n. 6390. La scelta effettuata dal datore di lavoro, all’esito della sentenza che pronuncia sulla illegittimità del licenziamento, in regime sottratto alla tutela reale, e lo condanni alla riassunzione ovvero, in mancanza, al pagamento dell’indennità risarcitoria, è rimessa per legge al datore di lavoro medesimo, con conseguente irrilevanza dei motivi che hanno ispirato detta scelta
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1 aprile 2016, n. 6390 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. TORRICE Amelia – Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 1 aprile 2016, n. 6334. Lo sgravio effettuato dall’Ufficio finanziario, prima di presentare appello avverso la decisione sfavorevole di primo grado, e relativo a somme direttamente iscritte a ruolo all’esito del controllo automatizzato ex art. 36-bis del d.P.R. n. 600/1973 non incide sul permanente interesse dell’Ufficio a proporre l’impugnazione
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 1 aprile 2016, n. 6334 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI AMATO Sergio – Presidente Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. IOFRIDA Giulia – Consigliere Dott. IANNELLO Emilio – rel. Consigliere Dott. LA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 31 marzo 2016, n. 6230. Per il debito di uno dei coniugi, correttamente è sottoposto a pignoramento per l’intero il bene, pure se in parte compreso nella comunione legale con l’altro coniuge, con conseguente esclusione di ogni irritualità o illegittimità degli atti tutti della procedura, fino alla aggiudicazione ed al trasferimento di quello in favore di terzi compresi, nonché con esclusione della fondatezza della pretesa del debitore esecutato e dell’opponente originaria non solo di caducare tali atti, ma pure di separare di quel bene parti o quote o di conseguire dalla procedura esiti diversi dalla vendita per l’intero, salva la corresponsione al coniuge non debitore, in sede di distribuzione, della metà del ricavato lordo di essa, dovuta in dipendenza dello scioglimento, avutosi sia pure in via eccezionale limitatamente a quel bene, ma per esigenze di giustizia ed all’atto del decreto di trasferimento, della comunione legale in parola
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 31 marzo 2016, n. 6230 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMBROSIO Annamaria – Presidente Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – rel. Consigliere Dott. RUBINO Lina – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 13 aprile 2016, n. 15427. In caso di rinvio su richiesta dell’imputato o del suo difensore, dunque, ai fini della sospensione dei termini di prescrizione operano i principi generali stabiliti dal codice di rito, i quali, peraltro, avranno effetto, a differenza di quanto avviene con riguardo alla sospensione prevista dal combinato disposto degli artt. 36 e 45 d.P.R. n. 380/2001, anche con riferimento ai reati eventualmente concorrenti con la contravvenzione di cui all’art. 44 del medesimo decreto
Suprema Corte di Cassazione S.U.P sentenza 13 aprile 2016, n. 15427 Ritenuto in fatto 1. La Corte di appello di Lecce, con sentenza del 9 gennaio 2015, ha confermato la decisione con la quale, in data 29 gennaio 2014, il Tribunale di Brindisi aveva affermato la responsabilità penale di C.F. per il reato di cui...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 12 aprile 2016, n. 15113. La tematica della natura pubblica della gestione dell’infrastruttura e quantomeno di taluni dei servizi di trasporto ferroviario di interesse nazionale, o regionale e locale, non risulta affatto assorbita, o dissolta, dal regime concorrenziale che deve caratterizzare l’individuazione di gestore e operatori.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 12 aprile 2016, n. 15113 Ritenuto in fatto 1. Avverso la sentenza del 08.03-20.05.13 con cui la Corte d’appello di Perugia ha confermato la condanna di D.T. (solo in motivazione riqualificando il reato ascritto ex art. 336 cod. pen. ai sensi dell’art. 337), ricorre l’imputato a mezzo del...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 aprile 2016, n. 6838. La morte dell’unico difensore della parte costituita, che intervenga nel corso del giudizio, determina automaticamente l’interruzione del processo, anche se il giudice e le altre parti non ne abbiano avuto conoscenza, e preclude ogni ulteriore attività processuale, con la conseguente nullità degli atti successivi e della sentenza eventualmente pronunciata; l’irrituale prosecuzione del processo, nonostante il verificarsi dell’evento interruttivo, può essere dedotta e provata in sede di legittimità, ai sensi dell’art. 372 cod. proc. civ., mediante la produzione dei documenti all’uopo necessari, ma solo dalla parte colpita dal predetto evento, a tutela della quale sono poste le norme che disciplinano l’interruzione, non potendo quest’ultima essere rilevata d’ufficio dal giudice, né eccepita dalla controparte come motivo di nullità della sentenza
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 aprile 2016, n. 6838 Svolgimento del processo 1. Nel 1997, la signora C.A. (insieme al signor B.R. ) propose opposizione avverso un decreto ingiuntivo emesso dal Presidente del Tribunale di Roma su istanza della Banca di Roma S.p.a. (poi Capitalia S.p.a.), con il quale le era stato...