Il licenziamento per giusta causa irrogato al dipendente che abbia ripetutamente manomesso il registro delle presenze al fine di occultare le proprie assenze ingiustificate dal lavoro è illegittimo quando, per accertare questa circostanza, il datore di lavoro abbia fatto ricorso ai servizi di un investigatore privato
Articolo

Il licenziamento per giusta causa irrogato al dipendente che abbia ripetutamente manomesso il registro delle presenze al fine di occultare le proprie assenze ingiustificate dal lavoro è illegittimo quando, per accertare questa circostanza, il datore di lavoro abbia fatto ricorso ai servizi di un investigatore privato

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 4 settembre 2018, n. 21621. La massima estrapolata: Il licenziamento per giusta causa irrogato al dipendente che abbia ripetutamente manomesso il registro delle presenze al fine di occultare le proprie assenze ingiustificate dal lavoro è illegittimo quando, per accertare questa circostanza, il datore di lavoro abbia fatto ricorso ai...

Il riconoscimento della titolarità del diritto di sepoltura privata esercitato da tempo immemorabile su aree di un cimitero pubblico configura concessione amministrativa di beni soggetti al regime demaniale
Articolo

Il riconoscimento della titolarità del diritto di sepoltura privata esercitato da tempo immemorabile su aree di un cimitero pubblico configura concessione amministrativa di beni soggetti al regime demaniale

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 4 settembre 2018, n. 21598. La massima estrapolata: Il riconoscimento della titolarità del diritto di sepoltura privata esercitato da tempo immemorabile su aree di un cimitero pubblico configura concessione amministrativa di beni soggetti al regime demaniale. Di conseguenza, le controversie relative al cattivo esercizio del potere di concessione...

Spetta al giudice ordinario la giurisdizione sulle controversie inerenti rapporti di concessione di beni pubblici che vertano esclusivamente sulla sussistenza e l’entità dei canoni di concessione o sulla verifica dell’ammontare di un controcredito vantato in compensazione
Articolo

Spetta al giudice ordinario la giurisdizione sulle controversie inerenti rapporti di concessione di beni pubblici che vertano esclusivamente sulla sussistenza e l’entità dei canoni di concessione o sulla verifica dell’ammontare di un controcredito vantato in compensazione

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 4 settembre 2018, n. 21597. La massima estrapolata: Spetta al giudice ordinario la giurisdizione sulle controversie inerenti rapporti di concessione di beni pubblici che vertano esclusivamente sulla sussistenza e l’entità dei canoni di concessione o sulla verifica dell’ammontare di un controcredito vantato in compensazione. Difatti il legislatore ha...

Il termine di prescrizione dell’azione di richiesta dell’indennità spettante al terzo proprietario danneggiato dall’esecuzione di un’opera pubblica decorre dal momento in cui quest’ultimo ha piena conoscenza del pregiudizio indennizzabile
Articolo

Il termine di prescrizione dell’azione di richiesta dell’indennità spettante al terzo proprietario danneggiato dall’esecuzione di un’opera pubblica decorre dal momento in cui quest’ultimo ha piena conoscenza del pregiudizio indennizzabile

Corte di Cassazione, sezioni unite civili, Sentenza 4 settembre 2018, n. 21596. La massima estrapolata: Il termine di prescrizione dell’azione di richiesta dell’indennità spettante al terzo proprietario danneggiato dall’esecuzione di un’opera pubblica decorre dal momento in cui quest’ultimo ha piena conoscenza del pregiudizio indennizzabile. Pertanto la data di redazione del verbale di constatazione di avvenuta...

Il lavoratore al quale il giudice ha riconosciuto il demansionamento e dunque il danno patrimoniale, ma non il mobbing non può proporre nuova richiesta per il danno biologico dopo un infarto a suo avviso collegato al mobbing.
Articolo

Il lavoratore al quale il giudice ha riconosciuto il demansionamento e dunque il danno patrimoniale, ma non il mobbing non può proporre nuova richiesta per il danno biologico dopo un infarto a suo avviso collegato al mobbing.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 3 settembre 2018, n. 21573. La massima estrapolata: Il lavoratore al quale il giudice ha riconosciuto il demansionamento e dunque il danno patrimoniale, ma non il mobbing non può proporre nuova richiesta per il danno biologico dopo un infarto a suo avviso collegato al mobbing. Sentenza 3 settembre 2018,...

Non commette il reato di occultamento delle scritture contabili chi presenta la dichiarazione Iva
Articolo

Non commette il reato di occultamento delle scritture contabili chi presenta la dichiarazione Iva

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 30 agosto 2018, n. 39243. La massima estrapolata: Non commette il reato di occultamento delle scritture contabili chi presenta la dichiarazione Iva: occorre infatti il fine di evadere le imposte che non sussiste nell’ipotesi in cui il contribuente nei modi e termini previsti dalla norma fiscale presenti il...

La configurabilità in capo al reo del dolo per alcuni particolari reati come quelli tributari, societari e fallimentari, può desumersi dai suoi precedenti penali specifici.
Articolo

La configurabilità in capo al reo del dolo per alcuni particolari reati come quelli tributari, societari e fallimentari, può desumersi dai suoi precedenti penali specifici.

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 29 agosto 2018, n. 39230. La massima estrapolata: La configurabilità in capo al reo del dolo per alcuni particolari reati come quelli tributari, societari e fallimentari, può desumersi dai suoi precedenti penali specifici. Questo in quanto, laddove il reo abbia già al suo attivo una serie di precedenti...

Il giudice dell’esecuzione, investito da richiesta ai sensi dell’articolo 671 c.p.p., non può trascurare, ai fini del riconoscimento del vincolo della continuazione
Articolo

Il giudice dell’esecuzione, investito da richiesta ai sensi dell’articolo 671 c.p.p., non può trascurare, ai fini del riconoscimento del vincolo della continuazione

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 2 agosto 2018, n. 37583. La massima estrapolata: Il giudice dell’esecuzione, investito da richiesta ai sensi dell’articolo 671 c.p.p., non può trascurare, ai fini del riconoscimento del vincolo della continuazione, la valutazione già operata in fase di cognizione, con riguardo ad episodi criminosi commessi in un lasso di...

Per il giudizio positivo sulla buona fede della banca che “finanzia” l’usuraio non basta che l’istituto di credito abbia rispettati le procedure tipizzate per la concessione dei finanziamenti, ma deve aver rispettato i particolari obblighi, di diligenza professionale qualificata
Articolo

Per il giudizio positivo sulla buona fede della banca che “finanzia” l’usuraio non basta che l’istituto di credito abbia rispettati le procedure tipizzate per la concessione dei finanziamenti, ma deve aver rispettato i particolari obblighi, di diligenza professionale qualificata

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 2 agosto 2018, n. 37558. La massima estrapolata: Per il giudizio positivo sulla buona fede della banca che “finanzia” l’usuraio non basta che l’istituto di credito abbia rispettati le procedure tipizzate per la concessione dei finanziamenti, ma deve aver rispettato i particolari obblighi, di diligenza professionale qualificata, imposti...

L’applicazione di misure cautelari reali per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti» è possibile dal momento in cui la fattura è inserita nella contabilità aziendale, a prescindere quindi dall’atto dichiarativo vero e proprio
Articolo

L’applicazione di misure cautelari reali per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti» è possibile dal momento in cui la fattura è inserita nella contabilità aziendale, a prescindere quindi dall’atto dichiarativo vero e proprio

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 21 agosto 2018, n. 38723. La massima estrapolata: L’applicazione di misure cautelari reali per il reato di «dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti» è possibile dal momento in cui la fattura è inserita nella contabilità aziendale, a prescindere quindi dall’atto dichiarativo vero...