Il giudice, nell’esercizio del suo potere discrezionale, puo’ legittimamente negare la concessione delle attenuanti generiche e, contemporaneamente, ritenere la recidiva, valorizzando per entrambe le valutazioni il riferimento ai precedenti penali dell’imputato
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Il giudice, nell’esercizio del suo potere discrezionale, puo’ legittimamente negare la concessione delle attenuanti generiche e, contemporaneamente, ritenere la recidiva, valorizzando per entrambe le valutazioni il riferimento ai precedenti penali dell’imputato

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 20 aprile 2018, n. 17974. Il giudice, nell’esercizio del suo potere discrezionale, puo’ legittimamente negare la concessione delle attenuanti generiche e, contemporaneamente, ritenere la recidiva, valorizzando per entrambe le valutazioni il riferimento ai precedenti penali dell’imputato, in quanto il principio del “ne bis in idem” sostanziale non preclude...

Il delitto di induzione indebita si configura in forma tentata nell’ipotesi in cui l’evento non si verifichi per la resistenza opposta dal privato alle illecite pressioni del pubblico agente.
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Il delitto di induzione indebita si configura in forma tentata nell’ipotesi in cui l’evento non si verifichi per la resistenza opposta dal privato alle illecite pressioni del pubblico agente.

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 20 aprile 2018, n. 17988. Nella fattispecie consumata, la condotta di induzione richiesta per la configurabilita’ del delitto di cui all’articolo 319 quater cod. pen. sussiste quando, in assenza di minaccia vengano prospettate da parte del pubblico ufficiale conseguenze sfavorevoli derivanti dall’applicazione della legge per ottenere denaro o...

Non può essere configurato l’eccesso colposo previsto dall’art. 55 cod. pen. in mancanza di una situazione di effettiva sussistenza della singola scriminante, di cui si eccedono colposamente i limiti.
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Non può essere configurato l’eccesso colposo previsto dall’art. 55 cod. pen. in mancanza di una situazione di effettiva sussistenza della singola scriminante, di cui si eccedono colposamente i limiti.

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 6 aprile 2018, n. 15460. Non può essere configurato l’eccesso colposo previsto dall’art. 55 cod. pen. in mancanza di una situazione di effettiva sussistenza della singola scriminante, di cui si eccedono colposamente i limiti. Ne consegue che vanno esclusi l’eccesso di legittima difesa e la legittima difesa putativa,...

Anche l’attività peritale o di consulenza d’ufficio (sia disposta dal giudice civile che dal pubblico ministero nel processo penale) svolta nell’ambito di un procedimento giudiziario ave sia resa consapevolmente in senso difforme dalla realtà costituisce un atto contrario ai doveri d’ufficio commesso dal pubblico ufficiale
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Anche l’attività peritale o di consulenza d’ufficio (sia disposta dal giudice civile che dal pubblico ministero nel processo penale) svolta nell’ambito di un procedimento giudiziario ave sia resa consapevolmente in senso difforme dalla realtà costituisce un atto contrario ai doveri d’ufficio commesso dal pubblico ufficiale

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 18 aprile 2018, n. 17523. Anche l’attività peritale o di consulenza d’ufficio (sia disposta dal giudice civile che dal pubblico ministero nel processo penale) svolta nell’ambito di un procedimento giudiziario ave sia resa consapevolmente in senso difforme dalla realtà costituisce un atto contrario ai doveri d’ufficio commesso dal...

Costituisce causa di nullità dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare il rifiuto o l’ingiustificato ritardo del P.M. nel consentire l’accesso alla registrazione delle conversazioni telefoniche o ambientali o anche di riprese audiovisive utilizzate ai fini dell’applicazione della misura medesima
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Costituisce causa di nullità dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare il rifiuto o l’ingiustificato ritardo del P.M. nel consentire l’accesso alla registrazione delle conversazioni telefoniche o ambientali o anche di riprese audiovisive utilizzate ai fini dell’applicazione della misura medesima

Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 18 aprile 2018, n. 17424. Costituisce causa di nullità dell’ordinanza di applicazione di misura cautelare il rifiuto o l’ingiustificato ritardo del P.M. nel consentire l’accesso alla registrazione delle conversazioni telefoniche o ambientali o anche di riprese audiovisive utilizzate ai fini dell’applicazione della misura medesima, sempre che il difensore...

Non integra il reato di abuso di ufficio la condotta del direttore generale di un ente che emana una nota diretta a vanificare una riduzione dello stipendio già disposta nei suoi confronti dal commissario straordinario dell’ente medesimo
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Non integra il reato di abuso di ufficio la condotta del direttore generale di un ente che emana una nota diretta a vanificare una riduzione dello stipendio già disposta nei suoi confronti dal commissario straordinario dell’ente medesimo

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza  23 aprile 2018, n. 18077. Non integra il reato di abuso di ufficio la condotta del direttore generale di un ente che emana una nota diretta a vanificare una riduzione dello stipendio già disposta nei suoi confronti dal commissario straordinario dell’ente medesimo, poiché a tale atto non può...

Il giudice che dichiari ex articolo 425 cod. proc. pen. il non luogo a procedere per prescrizione puo’ disporre la confisca solo quando accerti pur incidentalmente la responsabilita’ dell’imputato
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Il giudice che dichiari ex articolo 425 cod. proc. pen. il non luogo a procedere per prescrizione puo’ disporre la confisca solo quando accerti pur incidentalmente la responsabilita’ dell’imputato

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 19 aprile 2018, n. 17723. Il giudice che dichiari ex articolo 425 cod. proc. pen. il non luogo a procedere per prescrizione puo’ disporre la confisca solo quando accerti pur incidentalmente la responsabilita’ dell’imputato e la derivazione del bene oggetto materiale del provvedimento di ablazione da quella condotta...

La tutela di cui all’art. 171 bis RD 633/1941, a differenza della truffa informatica, non ha ad oggetto qualsiasi dato o codice sorgente che possa trovarsi all’interno di un sistema informatico
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La tutela di cui all’art. 171 bis RD 633/1941, a differenza della truffa informatica, non ha ad oggetto qualsiasi dato o codice sorgente che possa trovarsi all’interno di un sistema informatico

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 13 marzo 2018, n. 11075. La tutela di cui all’art. 171 bis RD 633/1941, a differenza della truffa informatica, non ha ad oggetto qualsiasi dato o codice sorgente che possa trovarsi all’interno di un sistema informatico, ma si riconnette alla presenza dei caratteri di originalità e creatività, intendendo...

La fattispecie di cui all’articolo 660 c.p. e’ reato c.d. plurioffensivo, in quanto tutela la pubblica tranquillita’ dai negativi riflessi che possono derivare dalle offese alla quiete della singola persona.
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La fattispecie di cui all’articolo 660 c.p. e’ reato c.d. plurioffensivo, in quanto tutela la pubblica tranquillita’ dai negativi riflessi che possono derivare dalle offese alla quiete della singola persona.

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 18 aprile 2018, n. 17442 La fattispecie di cui all’articolo 660 c.p. e’ reato c.d. plurioffensivo, in quanto tutela la pubblica tranquillita’ dai negativi riflessi che possono derivare dalle offese alla quiete della singola persona. Sentenza 18 aprile 2018, n. 17442 Data udienza 27 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA...

La revoca dell’affidamento in prova al servizio sociale non e’ dalla legge rapportata alla pura e semplice violazione della legge penale o delle prescrizioni dettate dalla disciplina della misura stessa
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La revoca dell’affidamento in prova al servizio sociale non e’ dalla legge rapportata alla pura e semplice violazione della legge penale o delle prescrizioni dettate dalla disciplina della misura stessa

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 17 aprile 2018, n. 17224. La revoca dell’affidamento in prova al servizio sociale non e’ dalla legge rapportata alla pura e semplice violazione della legge penale o delle prescrizioni dettate dalla disciplina della misura stessa, ma all’ipotesi che il giudice, nel suo insindacabile apprezzamento di merito, ritenga che...