In tema di reati contro la P.A., l’obbligo per il pubblico ufficiale di svolgere un’attività di controllo, cui ancorare il dovere d’astensione
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In tema di reati contro la P.A., l’obbligo per il pubblico ufficiale di svolgere un’attività di controllo, cui ancorare il dovere d’astensione

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 28 settembre 2018, n. 42911. La massima estrapolata: In tema di reati contro la P.A., l’obbligo per il pubblico ufficiale di svolgere un’attività di controllo, cui ancorare il dovere d’astensione, non può farsi discendere tout court dal riconoscimento del ruolo apicale in capo al dirigente, tanto più quando...

In materia di delitti contro la P.A., la circostanza attenuante speciale prevista per i fatti di particolare tenuita’ ricorre quando il reato, valutato nella sua globalita’, presenti una gravita’ contenuta
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In materia di delitti contro la P.A., la circostanza attenuante speciale prevista per i fatti di particolare tenuita’ ricorre quando il reato, valutato nella sua globalita’, presenti una gravita’ contenuta

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43280. La massime estrapolata: In materia di delitti contro la P.A., la circostanza attenuante speciale prevista per i fatti di particolare tenuita’ ricorre quando il reato, valutato nella sua globalita’, presenti una gravita’ contenuta, dovendosi a tal fine considerare non soltanto l’entita’ del danno...

Ai fini della configurabilita’ della responsabilita’ dell’extraneus per concorso nel reato proprio (nel caso di specie, nel reato di abuso di ufficio)
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Ai fini della configurabilita’ della responsabilita’ dell’extraneus per concorso nel reato proprio (nel caso di specie, nel reato di abuso di ufficio)

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43287. La massime estrapolata: Ai fini della configurabilita’ della responsabilita’ dell’extraneus per concorso nel reato proprio (nel caso di specie, nel reato di abuso di ufficio), e’ indispensabile, oltre alla cooperazione materiale ovvero alla determinazione o istigazione alla commissione del reato, che l’intraneus esecutore...

La crisi d’impresa non basta a giustificare penalmente il mancato versamento dell’Iva, a meno che l’imprenditore riesca a dimostrare un’ illiquidità assoluta, improvvisa e non imputabile a lui
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La crisi d’impresa non basta a giustificare penalmente il mancato versamento dell’Iva, a meno che l’imprenditore riesca a dimostrare un’ illiquidità assoluta, improvvisa e non imputabile a lui

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 2 ottobre 2018, n. 43546. La massime estrapolata: La crisi d’impresa non basta a giustificare penalmente il mancato versamento dell’Iva, a meno che l’imprenditore riesca a dimostrare un’ illiquidità assoluta, improvvisa e non imputabile a lui. In questo contesto, anche il solo pagamento “preferenziale” dei dipendenti, a fronte...

La prevenzione atipica dei divieti di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive
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La prevenzione atipica dei divieti di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 2 ottobre 2018, n. 43575. La massime estrapolata: In considerazione della natura di prevenzione atipica dei divieti di accesso ai luoghi in cui si svolgono manifestazioni sportive, nonché a quelli interessati alla sosta, al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle manifestazioni medesime, deve...

Esclusa la responsabilità del medico, anche se la sua condotta non è in linea con la buona pratica, per la morte da infarto di un paziente la cui situazione era già gravemente compromessa a livello cardiologico.
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Esclusa la responsabilità del medico, anche se la sua condotta non è in linea con la buona pratica, per la morte da infarto di un paziente la cui situazione era già gravemente compromessa a livello cardiologico.

Corte di Cassazione, sezione feriale penale, Sentenza 3 ottobre 2018, n. 43794. Sentenza 3 ottobre 2018, n. 43794. Data udienza 21 agosto 2018. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE FERIALE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Patrizia – Presidente Dott. SCOTTI Umberto L. – Consigliere Dott....

Per stabilire l’effettiva natura stupefacente di una determinata sostanza e’ sufficiente il narcotest, senza che sia indispensabile far ricorso ad una perizia chimica tossicologica
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Per stabilire l’effettiva natura stupefacente di una determinata sostanza e’ sufficiente il narcotest, senza che sia indispensabile far ricorso ad una perizia chimica tossicologica

Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43212. Le massime estrapolate: Per stabilire l’effettiva natura stupefacente di una determinata sostanza e’ sufficiente il narcotest, senza che sia indispensabile far ricorso ad una perizia chimica tossicologica, che e’ necessaria, invece, ove occorra valutare l’entita’ o l’indice dei principi attivi contenuti nei reperti...

Le differenze tra le fattispecie colposa e preterintenzionale
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Le differenze tra le fattispecie colposa e preterintenzionale

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43221. La massime estrapolata: L’orientamento secondo cui la fattispecie di cui all’articolo 584 c.p. richiederebbe unicamente il dolo di lesioni o percosse, senza altra considerazione in ordine all’evento morte, perche’ gia’ ritenuto dalla legge sempre prevedibile come conseguenza della condotta di lesioni o percosse...

Non può essere considerata inammissibile la domanda di ammissione al passivo, prima della definitività della confisca
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Non può essere considerata inammissibile la domanda di ammissione al passivo, prima della definitività della confisca

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43240. La massime estrapolata: Non può essere considerata inammissibile la domanda di ammissione al passivo, prima della definitività della confisca. Il termine di 180 giorni, previsto dalla legge di stabilità 2013 è, infatti ecceleratorio. E non è dunque possibile far derivare la non ammissibilità...

L’applicazione della disciplina della fungibilità per custodia cautelare o pena espiata senza titolo postula l’esistenza di una pena da eseguire, quale non è la pena dichiarata estinta per indulto
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L’applicazione della disciplina della fungibilità per custodia cautelare o pena espiata senza titolo postula l’esistenza di una pena da eseguire, quale non è la pena dichiarata estinta per indulto

Corte di Cassazione, sezione prima penale, Sentenza 1 ottobre 2018, n. 43231. La massime estrapolata: L’applicazione della disciplina della fungibilità per custodia cautelare o pena espiata senza titolo postula l’esistenza di una pena da eseguire, quale non è la pena dichiarata estinta per indulto; conseguentemente essa non giustifica, in caso di coevo procedimento di riparazione...