Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22703
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22703

Non può essere considerato stalking il comportamento, anche molesto, dell’uomo che aveva prestato dei soldi alla donna di cui si era invaghito e, dopo l’inutile corteggiamento, la tempestava di telefonate per riaverli. Inutilmente il pm fa ricorso contro l’assoluzione dal reato di stalking Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 10 maggio 2017, n....

Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22695
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Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 maggio 2017, n. 22695

Interferenze nella vita privata con l’aggravante dell’abuso di relazioni d’ufficio per il titolare dello studio professionale che mette una penna con una telecamera nascosta nel bagno delle dipendenti. Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 10 maggio 2017, n. 22695 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22570
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22570

Nel provvedimento cautelare personale l’omesso deposito del brogliaccio di ascolto e dei files audio delle registrazioni di conversazioni oggetto di intercettazione non è sanzionato da nullità o inutilizzabilità perché basta la trasmissione di una documentazione che dia conto sinteticamente del contenuto delle conversazioni riferite negli atti della polizia giudiziaria Suprema Corte di Cassazione sezione VI...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22561
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22561

Notifica omessa nel caso in cui l’imputato non riceva l’atto presso l’abitazione eletta a domicilio e nel frattempo abbia cambiato avvocato. La conseguenza è stata così che l’imputato non è stato posto nelle condizioni di potersi difendere (esclusa quindi anche la nullità a regime intermedio). Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 9 maggio...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22315
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22315

La L. n. 401 del 1989, articolo 6 bis, punisce sia il lancio e sia l’utilizzo (“lancia o utilizza”), in modo da creare un concreto pericolo per le persone, razzi, bengala, fuochi artificiali, petardi, strumenti per l’emissione di fumo o di gas visibile, ovvero bastoni, mazze, materiale imbrattante o inquinanti, oggetti contundenti o, comunque, atti...

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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22296

Quando il fatto venga diversamente qualificato con la modifica della posizione soggettiva rilevante per la colpa dal giudice di appello senza che l’imputato abbia preventivamente avuto modo di interloquire sul punto la garanzia del contraddittorio resta comunque assicurata dalla possibilità di contestare la diversa fattispecie mediante il ricorso per Cassazione Suprema Corte di Cassazione sezione...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22286
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 9 maggio 2017, n. 22286

Anche i debiti previdenziali rilevanti del reato (articolo 2, comma 1 bis del Dl 483/1983), devono ritenersi ricompresi nella speciale disciplina di favore prevista dall’articolo 20 della legge 44/1999 ai fini della sospensione dei termini ricadenti entro un anno dalla denuncia. Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 9 maggio 2017, n. 22286 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 8 maggio 2017, n. 22180
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 8 maggio 2017, n. 22180

Nel caso di ricettazione di un carnet di assegni bancari non è possibile emettere più condanne, una per ogni emissione di assegno, perché il reato è unico Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 8 maggio 2017, n. 22180 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 8 maggio 2017, n. 22148
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 8 maggio 2017, n. 22148

Il datore di lavoro che installa telecamere all’intero dell’azienda che riprendono i dipendenti commette reato anche se ha ottenuto il consenso dei singoli lavoratori. È necessaria, infatti, l’autorizzazione espressa del sindacato Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 8 maggio 2017, n. 22148 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 8 maggio 2017, n. 22126
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 8 maggio 2017, n. 22126

In caso di occultamento delle scritture contabili l’imprenditore non commette reato quando le fatture che mancano sono poche ed è possibile ricostruire la contabilità attraverso altra documentazione Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 8 maggio 2017, n. 22126 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE...