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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 29 novembre 2017, n. 53823. Nel reato di maltrattamenti in famiglia l’aggravante per la presenza di minori

Nel reato di maltrattamenti in famiglia l’aggravante per la presenza di minori può essere contestata sempreché sia dimostrata la maggiore potenzialità offensiva della condotta e dunque la sua percepibilità da parte delle vittime Sentenza 29 novembre 2017, n. 53823 Data udienza 5 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 13 novembre 2017, n. 51582. In tema di violenza sessuale, ai fini dell’integrazione del reato è necessario verificare se nel comportamento dell’agente, siano o meno riscontrabili gli elementi sintomatici della direzione finalistica della sua condotta come diretta alla soddisfazione o quanto meno alla eccitazione dell’istinto sessuale
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 13 novembre 2017, n. 51582. In tema di violenza sessuale, ai fini dell’integrazione del reato è necessario verificare se nel comportamento dell’agente, siano o meno riscontrabili gli elementi sintomatici della direzione finalistica della sua condotta come diretta alla soddisfazione o quanto meno alla eccitazione dell’istinto sessuale

In tema di violenza sessuale, ai fini dell’integrazione del reato è necessario verificare se nel comportamento dell’agente, anche sulla base di un giudizio sinteticamente fondato sulla complessiva ricostruzione della obbiettività del contesto in cui essi sono storicamente inseriti, siano o meno riscontrabili gli elementi sintomatici della direzione finalistica della sua condotta come diretta alla soddisfazione...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 24 novembre 2017, n. 53426. La detenzione domiciliare “speciale” di cui possono beneficiare le condannate madri di prole di età inferiore a dieci anni
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 24 novembre 2017, n. 53426. La detenzione domiciliare “speciale” di cui possono beneficiare le condannate madri di prole di età inferiore a dieci anni

La detenzione domiciliare “speciale” di cui possono beneficiare le condannate madri di prole di età inferiore a dieci anni (art. 47-quinquies, dell’ordinamento penitenziario) ha il fine preminente di tutelare il rapporto genitore-figli e lo sviluppo psicofisico del minore; tale finalità deve essere tuttavia bilanciata con altri contro-interessi, sicché la misura può legittimamente non essere concessa...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 24 novembre 2017, n. 53476. Ritenuta corretta la notifica dell’avviso eseguita al numero di fax indicato sulla carta intestata su cui era stata presentata la richiesta di riesame
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 24 novembre 2017, n. 53476. Ritenuta corretta la notifica dell’avviso eseguita al numero di fax indicato sulla carta intestata su cui era stata presentata la richiesta di riesame

Ritenuta corretta la notifica dell’avviso eseguita al numero di fax indicato sulla carta intestata su cui era stata presentata la richiesta di riesame, affermando che costituisce onere del difensore comunicare tempestivamente all’autorità giudiziaria procedente le intervenute variazioni rilevanti ai fini della regolarità della ricezione delle notificazioni, e fra esse il mutamento del numero dell’utenza telefax...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 6 novembre 2017, n. 50458. L’applicazione della misura di sicurezza della casa-lavoro
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 6 novembre 2017, n. 50458. L’applicazione della misura di sicurezza della casa-lavoro

L’applicazione della misura di sicurezza della casa-lavoro ha come presupposto una “persistente pericolosità sociale” da parte dell’imputato, con conseguente potere-dovere del giudice di procedere al riesame di tale pericolosità secondo quanto dispone l’ordinamento. Sentenza 6 novembre 2017, n. 50458 Data udienza 16 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50624. L’ammenda per chi non manda i figli a scuola, dopo il Dlgs 212/2010, è prevista soltanto per le scuole elementari e non per le medie inferiori.
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50624. L’ammenda per chi non manda i figli a scuola, dopo il Dlgs 212/2010, è prevista soltanto per le scuole elementari e non per le medie inferiori.

L’ammenda per chi non manda i figli a scuola, dopo il Dlgs 212/2010, è prevista soltanto per le scuole elementari e non per le medie inferiori. Sentenza 7 novembre 2017, n. 50624 Data udienza 13 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50660. Ove il danno patrimoniale sia di speciale tenuità.
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 7 novembre 2017, n. 50660. Ove il danno patrimoniale sia di speciale tenuità.

Ove il danno patrimoniale sia di speciale tenuità, ma il giudice appuri che il fatto, sia pure sotto il solo profilo soggettivo (personalità del reo – modalità dell’azione), non sia di particolare tenuità, deve essere concessa la sola attenuante di cui all’art. 62 n. 4 c.p., che, essendo di natura oggettiva, ove sussistente, deve essere...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 6 novembre 2017, n. 50457. Opposizione a decreto di espulsione
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 6 novembre 2017, n. 50457. Opposizione a decreto di espulsione

L’intenzione di voler contrarre matrimonio con una donna italiana non è giuridicamente rilevante nel caso di un immigrato in carcere, a cui sia scaduto il permesso di soggiorno e su cui penda un decreto di espulsione. Sentenza 6 novembre 2017, n. 50457 Data udienza 16 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 23 novembre 2017, n. 53323. Ai fini del riconoscimento del vizio totale o parziale di mente: i c.d. “disturbi della personalità”
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 23 novembre 2017, n. 53323. Ai fini del riconoscimento del vizio totale o parziale di mente: i c.d. “disturbi della personalità”

Ai fini del riconoscimento del vizio totale o parziale di mente, anche i “disturbi della personalità”, che non sempre sono inquadrabili nel ristretto novero delle malattie mentali, possono rientrare nel concetto di “infermità”, purché siano di consistenza, intensità e gravità tali da incidere concretamente sulla capacità di intendere o di volere, escludendola o scemandola grandemente,...

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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 27 novembre 2017, n. 53593. In tema di truffa contrattuale

In tema di truffa contrattuale, anche il silenzio, maliziosamente serbato su circostanze rilevanti ai fini della valutazione delle reciproche prestazioni da parte di colui che abbia il dovere di farle conoscere, integra l’elemento del raggiro, idoneo ad influire sulla volontà negoziale del soggetto passivo Corte di Cassazione sezione seconda penale sentenza 16 – 27 novembre...