Legittimo il sequestro dei documenti fiscali, contabili ed extracontabili se necessari a ricostruire le mosse di una complessa organizzazione costituita per evadere l’Iva sui carburanti Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 25 maggio 2016, n. 21950 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta...
Categoria: Cassazione penale 2016
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 25 maggio 2016, n. 21957
La nuova legge sulla Green Economy (221/2015) impone al produttore iniziale o ad altro detentore di rifiuti di rame o metalli che non provvede al loro trattamento di consegnarli unicamente a imprese autorizzate Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 25 maggio 2016, n. 21957 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 maggio 2016, n. 21987
Illegittima la confisca dei beni del liquidatore senza la prova che non abbia soddisfatto i crediti tributari anteriori all’assegnazione di beni ai soci o associati, o soddisfatto crediti di ordine superiore a quelli tributari Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 26 maggio 2016, n. 21987 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 27 maggio 2016, n. 22474
Sussiste il delitto di false comunicazioni sociali, con riguardo alla esposizione o alla omissione di fatti oggetto di valutazione, se, in presenza di criteri di valutazione normativamente fissati o dicriteri tecnici generalmente accettati, l’agente da tali criteri si discosti consapevolmente esenza darne adeguata informazione giustificativa, in modo concretamente idoneo ad indurre in errore i destinatari...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 26 maggio 2016, n. 22147
Qualora siano prospettabili diverse ipotesi alternative in ordine alla ricostruzione del processo causale dell’evento, non è censurabile la sentenza che affermi la sussistenza del nesso causale tra la condotta e l’evento e con essa la responsabilità dell’imputato, senza precisare quale tra esse si sia realmente verificata, qualora identiche siano le conseguenze giuridiche dall’una e dall’altra...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 16 maggio 2016, n. 20125
Il sanitario che opera in equipe, oltre al rispetto delle regole cautelari connesse alle specifiche mansioni svolte, non può esimersi dal valutare l’attività precedente o contestuale svolta da altro collega – sia pure specialista in altra disciplina – e dal controllarne la correttezza, ponendo se del caso rimedio ad errori altrui che siano evidenti e...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 13 maggio 2016, n. 20050
La distinzione operata dall’art. 107 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali fra i poteri di indirizzo e di controllo politico-amministrativo, demandati agli organi di governo, e i compiti di gestione attribuiti ai dirigenti, non esclude il dovere di attivazione del sindaco allorché gli siano note situazioni, non derivanti da contingenti ed occasionali...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 11 maggio 2016, n. 19529
Il ricorso all’art. 1488 cod. civ. non rileva con riferimento ai contratti relativi a vendite “a non domino”, ove concluse non sulla base della tipica condizione di incertezza dell’esistenza del diritto reale da trasferire e con l’accollo del rischio della sua inesistenza in capo all’acquirente, ma in presenza della certezza – sia da parte dei...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 30 maggio 2016, n. 22800
In tema di peculato, l’appropriazione si realizza con l’inversione del titolo del possesso da parte del pubblico agente, che si comporta, oggettivamente e soggettivamente uti dominus nei confronti della cosa posseduta in ragione dell’ufficio, che conseguentemente viene estromessa totalmente dal patrimonio dell’avente diritto Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 maggio 2016, n. 22800...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 31 maggio 2016, n. 23014
E’ configurabile il reato di esercizio abusivo della professione nella condotta dell’odontotecnico che provvede alla cura delle carie, atteso quanto dispone il secondo periodo dell’art. 11 del r.d. 31 maggio 1928, n. 1334, secondo cui “E’ in ogni caso vietato agli odontotecnici di esercitare, anche alla presenza ed in concorso dei medico o dell’abilitato all’odontoiatria,...