In tema di turbative nello svolgimento di manifestazioni sportive, la previsione contenuta nel comma 5 lett. b-bis) dell’art. 6 della L. 401/89 – che prevede una maggiore durata della prescrizione dell’obbligo di presentazione ad un comando di polizia nella fascia compresa tra un minimo di cinque anni ed un massimo di otto – va interpretata...
Categoria: Cassazione penale 2016
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32793
L’amministratore di diritto della società non può, per il solo fatto di aver accettato la carica sociale, ritenersi responsabile per la falsificazione del DURC realizzata dal delegato allo svolgimento delle attività sociali. Per evitare di cadere in ipotesi di responsabilità da posizione, occorre, infatti, valutare se l’amministratore abbia effettivamente dato un contributo, eventualmente anche in...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 29 luglio 2016, n. 33266
Insussistente il dolo nella condotta di colui che, trovandosi agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, se ne allontani per recarsi, per la via piu’ diretta, alla stazione dei Carabinieri Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 29 luglio 2016, n. 33266 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 30 agosto 2016, n.35778
Il delitto di cui all’art. 612 bis cp è un reato a fattispecie alternative, ciascuna delle quali è idonea a realizzarlo; pertanto, ai fini della sua configurazione non è essenziale il mutamento delle abitudini di vita della persona offesa, essendo sufficiente che la condotta incriminata abbia indotto nella vittima uno stato di ansia e di...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 24 agosto 2016, n. 35425
Il medico competente, in ragione del complesso di obblighi di collaborazione e di controllo in materia di prevenzione rischi e sorveglianza sanitaria, come delineato dalla normativa di settore, è tenuto, proprio in ragione di ciò, all’osservanza degli obblighi tra cui deve essere individuato quello della sorveglianza sanitaria sulla base dei rischi indicati nell’art. 167, 168...
Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 28 luglio 2016, n. 33081
Le particolari condizioni di salute dell’imputato possono rilevare al fine di introdurre la prova del giustificato motivo di temporanea permanenza in relazione al reato di trattenimento illegale rispetto all’ordine di allontanamento dello straniero extracomunitario Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 28 luglio 2016, n. 33081 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 27 luglio 2016, n. 32574
Il sindacato del G.U.P. non può arrivare ad effettuare una complessa ed approfondita disamina del merito del materiale probatorio, né a formulare un giudizio sulla colpevolezza dell’imputato, essendo limitato a valutare l’aspetto prognostico dell’insostenibilità dell’accusa in giudizio, sotto il profilo della insuscettibilità del compendio probatorio a subire mutamenti nella fase dibattimentale Suprema Corte di Cassazione...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 7 luglio 2016, n. 28225
In tema di reati tributari, commessi dal legale rappresentante o da altro organo di una persona giuridica, non è consentito procedere al sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente nei confronti di costoro, quando sia possibile il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta di denaro o di altri beni fungibili o di beni direttamente riconducibili...
Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 22 agosto 2016, n.35209
Il bene protetto dal reato ipotizzato ex art. 544 ter c.p.p. – maltrattamenti animali – è costituito dalla pietas per gli animali. Sennonché, la prestazione dell’attività di volontariato, se è sufficiente a legittimare ad accedere agli atti delle ispezioni compiute nel canile ove svolgeva la sua opera di volontaria – come riconosciuto dal giudice amministrativo...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 19 agosto 2016, n.35119
L’assenza di una disposizione transitoria analoga a quella indicata dall’art. 9, comma 3, del decreto legislativo n. 8 del 2016 deve far propendere per la soluzione secondo cui costituisce onere della parte offesa quello di promuovere eventuale azione davanti al giudice civile, competente anche per l’irrogazione delle sanzioni pecuniarie civili; la parallela regola individuata per...