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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 febbraio 2015, n. 6822. Il delitto di cui al Decreto Legislativo n. 74 del 2000, articolo 10 ter, non e’ un reato con condotta di natura esclusivamente omissiva, ma a condotta mista, in parte attiva e in parte omissiva, in cui la componente attiva e’ riconducibile alla presentazione della dichiarazione annuale i.v.a. da chi e’ obbligato a tale adempimento, dalla quale emerga un debito di imposta superiore alla soglia di punibilita’, fissata ex lege; mentre la componente omissiva e’ rappresentata dal mancato versamento dell’i.v.a., liquidata dal contribuente nella relativa dichiarazione. Inoltre, il dolo generico, normativamente richiesto per la punibilita’, vuole che il soggetto attivo, con coscienza e volonta’, presenti la predetta dichiarazione, non curando, di procedere poi, al versamento del dovuto entro il 27 dicembre del successivo periodo di imposta. Ne’, per la sussistenza del reato de quo, dal punto di vista dell’elemento soggettivo, rileva una eventuale situazione di decozione economica in cui puo’ venirsi a trovare l’interessato

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 febbraio 2015, n. 6822 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia Gaeta – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 febbraio 2015, n. 7930. Circa la natura del “verbale di costatazione” redatto da personale della Guardia di Finanza o dai funzionari degli Uffici Finanziari, si è rilevato che esso e’ qualificabile come documento extraprocessuale ricognitivo di natura amministrativa e, in quanto tale, acquisibile ed utilizzabile ai fini probatori ai sensi dell’articolo 234 c.p.p.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 23 febbraio 2015, n. 7930 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – rel. Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 11 marzo 2015, n. 10437. Se lo strumento dell’accordo temporaneo di licenza d’uso di un marchio è utilizzato in realtà per celare una cessione di ramo d’azienda allo scopo di sottrarre risorse alla società cedente ormai prossima al fallimento, è legittimo il sequestro preventivo delle quote dell’azienda cessionaria

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 11 marzo 2015, n. 10437 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. NAPPI Aniello – Presidente Dott. GUARDIANO Alfredo – Consigliere Dott. MICHELI Paolo – rel. Consigliere Dott. DE MARZO Giuseppe – Consigliere Dott. CAPUTO...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 marzo 2015, n. 11283. Il termine "detenzione" non implica necessariamente un contatto fisico immediato tra il soggetto attivo e la sostanza, ma deve essere inteso nel senso di disponibilità di fatto della sostanza stupefacente, realizzata attraverso l'attrazione della stessa nell'ambito della propria sfera di custodia, anche in difetto dell'esercizio continuo e/o immediato di un potere manuale da parte del soggetto attivo

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 marzo 2015, n. 11283 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 marzo 2015, n. 11252. Non manifestamente infondato il motivo di ricorso con cui si denunciava la violazione del diritto di difesa, affermando che nessuno insegna il notorio, è in grado di leggere in modo completo 137 pagine in diciannove minuti, tempo sufficiente tutt'al più a una rapida scorsa "a volo d'uccello" che non equivale certo a una completa cognizione dell'atto

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 marzo 2015, n. 11252 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRAZIOSI Chiara – rel. Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – Consigliere Dott. MENGONI...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 marzo 2015, n. 11193. L'efficacia impeditiva della condotta dovuta si valuta sulla base delle circostanze rigorosamente connesse alla condotta che doveva essere realizzata. Ciò significa che non possono essere presi in considerazione quei fattori capaci di neutralizzare l'efficacia impeditiva, che avrebbero assunto rilevanza soltanto dopo che la condotta doverosa fosse stata realizzata

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 17 marzo 2015, n. 11193 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SIRENA Pietro Antonio – Presidente Dott. FOTI Giacomo – Consigliere Dott. D’ISA Claudio – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marc – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 marzo 2015, n. 11036. Qualora il diritto di astensione venga esercitato nei modi stabiliti dalla legge, esso costituisce una causa di rinvio del procedimento anche delle udienze camerali

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 marzo 2015, n. 11036 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia Gaeta – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – rel. Consigliere Dott. ANDRONIO...