Il compenso per prestazioni professionali va determinato in base alla tariffa, ed adeguato all’importanza dell’opera, solo ove non sia stato liberamente pattuito.
Articolo

Il compenso per prestazioni professionali va determinato in base alla tariffa, ed adeguato all’importanza dell’opera, solo ove non sia stato liberamente pattuito.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 27 marzo 2018, n. 7575. Il compenso per prestazioni professionali va determinato in base alla tariffa, ed adeguato all’importanza dell’opera, solo ove non sia stato liberamente pattuito. Ed infatti l’articolo 2233 cod. civ. stabilisce una gerarchia tra i vari criteri di determinazione del compenso per le prestazioni di opera...

In materia di obbligo di traduzione del decreto di espulsione nella lingua conosciuta dallo stranieri.
Articolo

In materia di obbligo di traduzione del decreto di espulsione nella lingua conosciuta dallo stranieri.

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 28 marzo 2018, n. 7588. In materia di obbligo di traduzione del decreto di espulsione nella lingua conosciuta dallo stranieri. È nullo il provvedimento di espulsione tradotto in lingua veicolare per l’affermata irreperibilità immediata di traduttore nella lingua conosciuta dallo straniero, salvo che l’amministrazione non affermi ed il...

La domanda volta al pagamento della retribuzione dovuta ai sensi dell’articolo 2126 c.c. nell’arco temporale compreso tra il provvedimento espulsivo e la sua esecuzione trae fondamento dalla medesima vicenda estintiva del rapporto di lavoro, ed e’ intimamente ancorata agli identici fatti costitutivi di cui alla L. 28 giugno 2012, n. 92, articolo 1, comma 48.
Articolo

La domanda volta al pagamento della retribuzione dovuta ai sensi dell’articolo 2126 c.c. nell’arco temporale compreso tra il provvedimento espulsivo e la sua esecuzione trae fondamento dalla medesima vicenda estintiva del rapporto di lavoro, ed e’ intimamente ancorata agli identici fatti costitutivi di cui alla L. 28 giugno 2012, n. 92, articolo 1, comma 48.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 27 marzo 2018, n. 7586. La domanda volta al pagamento della retribuzione dovuta ai sensi dell’articolo 2126 c.c. nell’arco temporale compreso tra il provvedimento espulsivo e la sua esecuzione trae fondamento dalla medesima vicenda estintiva del rapporto di lavoro, ed e’ intimamente ancorata agli identici fatti costitutivi di cui...

Ai fini dell’esdebitazione occorre sempre valutare il comportamento del debitore, in particolare la cooperazione prestata agli organi della procedura, l’aver evitato comportamenti ostruzionistici intesi a ritardare il suo svolgimento, il non avere contravvenuto all’obbligo di consegna al curatore della consegna della corrispondenza, il non avere beneficiato di altra esdebitazione negli ultimi dieci anni, il non aver distratto l’attivo e infine il non aver aggravato il dissesto attraverso il ricorso abusivo al credito
Articolo

Ai fini dell’esdebitazione occorre sempre valutare il comportamento del debitore, in particolare la cooperazione prestata agli organi della procedura, l’aver evitato comportamenti ostruzionistici intesi a ritardare il suo svolgimento, il non avere contravvenuto all’obbligo di consegna al curatore della consegna della corrispondenza, il non avere beneficiato di altra esdebitazione negli ultimi dieci anni, il non aver distratto l’attivo e infine il non aver aggravato il dissesto attraverso il ricorso abusivo al credito

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 27 marzo 2018, n. 7550. Ai fini dell’esdebitazione occorre sempre valutare il comportamento del debitore, in particolare la cooperazione prestata agli organi della procedura, l’aver evitato comportamenti ostruzionistici intesi a ritardare il suo svolgimento, il non avere contravvenuto all’obbligo di consegna al curatore della consegna della corrispondenza, il...

Il mandante privo di specifiche competenze, che abbia affidato al mandatario il compimento di un negozio giuridico per il quale sono richieste specifiche competenze tecniche, puo’ fare legittimo affidamento sulla competenza del secondo, e non ha di conseguenza alcun obbligo di sindacarne passo passo l’operato, o prevenirne gli errori.
Articolo

Il mandante privo di specifiche competenze, che abbia affidato al mandatario il compimento di un negozio giuridico per il quale sono richieste specifiche competenze tecniche, puo’ fare legittimo affidamento sulla competenza del secondo, e non ha di conseguenza alcun obbligo di sindacarne passo passo l’operato, o prevenirne gli errori.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 27 marzo 2018, n. 7515. Il concorso della vittima nella causazione o nell’aggravamento del danno, ai sensi dell’articolo 1227 c.c., commi 1 e 2, sussiste solo quando la condotta del danneggiato sia stata colposa, vale a dire irrispettosa di precetti legali, di patti contrattuali o di regole di...

Ammissibilita’ del ricorso, riguardante una decisione che, in quanto avente carattere definitivo ed incidente su un diritto soggettivo, e’ impugnabile in sede di legittimita’ ai sensi dell’articolo 111 Cost.
Articolo

Ammissibilita’ del ricorso, riguardante una decisione che, in quanto avente carattere definitivo ed incidente su un diritto soggettivo, e’ impugnabile in sede di legittimita’ ai sensi dell’articolo 111 Cost.

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 27 marzo 2018, n. 7549. Ammissibilita’ del ricorso, riguardante una decisione che, in quanto avente carattere definitivo ed incidente su un diritto soggettivo, e’ impugnabile in sede di legittimita’ ai sensi dell’articolo 111 Cost.: si tratta, di un provvedimento camerale con cui il tribunale fallimentare, pronunciando sul reclamo...

Poiché la responsabilità ex art. 2051 c.c. implica la disponibilità giuridica e materiale del bene che dà luogo all’evento lesivo, al proprietario dell’immobile locato sono riconducibili in via esclusiva i danni arrecati a terzi dalle strutture murarie e dagli impianti in esse conglobati, di cui conserva la custodia anche dopo la locazione, mentre grava sul solo conduttore la responsabilità per i danni provocati a terzi dagli accessori e dalle altre parti dell’immobile, che sono acquisiti alla sua disponibilità.
Se il paziente sa perfettamente quale è l’intervento cui ha da essere sottoposto, quali ne siano le conseguenze, quali i rischi, quali le alternative l’eventuale inadempimento, da parte del medico, dell’obbligo di informarlo e’ giuridicamente irrilevante, per l’inconcepibilita’ d’un valido nesso di causa tra esso e le conseguenze dannose del vulnus alla liberta’ di autodeterminazione.
Articolo

Se il paziente sa perfettamente quale è l’intervento cui ha da essere sottoposto, quali ne siano le conseguenze, quali i rischi, quali le alternative l’eventuale inadempimento, da parte del medico, dell’obbligo di informarlo e’ giuridicamente irrilevante, per l’inconcepibilita’ d’un valido nesso di causa tra esso e le conseguenze dannose del vulnus alla liberta’ di autodeterminazione.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 27 marzo 2018, n. 7516. Se il paziente sa perfettamente quale è l’intervento cui ha da essere sottoposto, quali ne siano le conseguenze, quali i rischi, quali le alternative (ad esempio, perche’ vi si e’ gia’ sottoposto; perche’ e’ stato gia’ informato da terzi; perche’ ha una competenza...

Nell’ipotesi di danni cagionati a terzi dalla rottura di un contatore posto a servizio di un’abitazione ma collocato all’esterno di essa
Articolo

Nell’ipotesi di danni cagionati a terzi dalla rottura di un contatore posto a servizio di un’abitazione ma collocato all’esterno di essa

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 27 marzo 2018, n. 7527. Cio’ che rileva ai fini di cui all’articolo 2051 c.c., e’ che il custode possa esercitare sulla cosa i poteri di vigilanza che gli competono e gli conferiscono la suddetta qualita’. Pertanto, nell’ipotesi di danni cagionati a terzi dalla rottura di un contatore...

L’ordinamento prevede e disciplina soltanto due categorie di danni: quello patrimoniale e quello non patrimoniale. Il danno non patrimoniale (come quello patrimoniale) costituisce una categoria giuridicamente (anche se non fenomeno logicamente) unitaria.
Articolo

L’ordinamento prevede e disciplina soltanto due categorie di danni: quello patrimoniale e quello non patrimoniale. Il danno non patrimoniale (come quello patrimoniale) costituisce una categoria giuridicamente (anche se non fenomeno logicamente) unitaria.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 27 marzo 2018, n. 7513. 1) L’ordinamento prevede e disciplina soltanto due categorie di danni: quello patrimoniale e quello non patrimoniale. 2) Il danno non patrimoniale (come quello patrimoniale) costituisce una categoria giuridicamente (anche se non fenomeno logicamente) unitaria. 3) “Categoria unitaria” vuol dire che qualsiasi pregiudizio non...