Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 marzo 2014, n. 7410 Svolgimento del processo Con sentenza del 14.7.2010, il Tribunale di Nuoro dichiarava la separazione dei coniugi A.T. (ricorrente nel 2005) e C.M., genitori di quattro figli, respingendo le reciproche domande di addebito; affidava, inoltre, le due figlie della coppia, ancora minorenni (F. e...
Categoria: Cassazione civile 2014
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 marzo 2014, n. 6513. Ai fini della valutazione della responsabilità della banca nel mancato riconoscimento di un assegno falso, il giudice deve indagare l'oggettiva difficoltà nel rilevamento secondo la diligenza dell'«accorto banchiere». Compiendo una valutazione delle competenze che non possono essere cristallizzate nel tempo ma, al contrario, devono fondarsi sulla condotta esigibile, in quel dato momento storico e in quel particolare contesto, prescindendo dal possesso di particolari apparecchiature specialistiche
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 marzo 2014, n. 6513 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. MASSERA Maurizio – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. CIRILLO Francesco Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 marzo 2014, n. 7195. In tema di responsabilità medica, dà luogo a danno risarcibile l’errata esecuzione di un intervento chirurgico praticabile per rallentare l’esito certamente infausto di una malattia, che abbia comportato la perdita per il paziente della chance di vivere per un periodo di tempo più lungo rispetto a quello poi effettivamente vissuto. In tale eventualità, le possibilità di sopravvivenza, misurate in astratto secondo criteri percentuali, rilevano ai fini della liquidazione equitativa del danno, che dovrà altresì tenere conto dello scarto temporale tra la durata della sopravvivenza effettiva e quella della sopravvivenza possibile in caso di intervento chirurgico corretto
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 marzo 2014, n. 7195 Svolgimento del processo 1.- V.C.M. , essendo deceduta sua moglie, D.Z.S. , a causa di aggravata patologia neoplastica, citò in giudizio risarcitorio il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano, sostenendo che, per fatto e colpa dei dipendenti o collaboratori di questo, vi...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 27 marzo 2014, n. 7302. In presenza di una comunicazione di cancelleria eseguita a mezzo telefax nel rispetto del disposto di cui all’art. 136, comma 3, c.p.c., l’attestato del cancelliere da cui risulti che il messaggio è stato trasmesso con successo al numero di fax corrispondente a quello del destinatario è sufficiente a far considerare la comunicazione avvenuta, salvo che il destinatario fornisca elementi idonei a fornire la prova del mancato o incompleto ricevimento
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 27 marzo 2014, n. 7302 Fatto e diritto La causa è stata chiamata all’adunanza in camera di consiglio del 3 febbraio 2014, ai sensi dell’art. 375 c.p.c. sulla base della seguente relazione redatta a norma dell’art. 380 bis c.p.c.: “Con sentenza del 18 gennaio 2012 la Corte di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 13 marzo 2014, n. 5791. Nella Rc professionale degli avvocati, per stabilire l'estensione della copertura del «rischio assicurato» si deve guardare alla commissione del fatto che causalmente può originare il danno civilistico e non alla sua definizione in sede giudiziale
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 13 marzo 2014, n. 5791 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. CARLEO Giovanni – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. CIRILLO Francesco Maria – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 19 marzo 2014, n. 6389. In tema di accertamento induttivo dei redditi, l'Amministrazione finanziaria può – ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39 fondare il proprio accertamento sia sull'esistenza di gravi incongruenze tra i ricavi, i compensi ed i corrispettivi dichiarati e quelli desumibili dalle caratteristiche e dalle condizioni di esercizio dell'attività svolta, sia sugli studi di settore nel quale ultimo caso l'Ufficio non è tenuto a verificare tutti i dati richiesti per uno studio generale di settore, potendosi basare anche solo su alcuni elementi ritenuti sintomatici per la ricostruzione del reddito del contribuente
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 19 marzo 2014, n. 6389 Ritenuto in fatto L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per cassazione, affidato a due motivi nei confronti della A. srl (che resiste con controricorso), avverso una sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, n. 33/10/2008, depositata in data 7/05/2008, con la quale in una...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 febbraio 2014, n. 3165. E' illegititma la segnalazione alla Centrale Rischi effettuata successivamente all'accettazione da parte della banca del piano di rientro di un finanziamento di un cliente
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Sentenza 12 febbraio 2014, n. 3165 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente – Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere – Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere – Dott. BISOGNI Giacinto...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 marzo 2014, n. 7109. Licenziato un operatore tecnico professionale dell'Umberto I° di Roma poichè viene trasferito alla clinica Pediatrica e non si presenta. Inoltre non si presenta negli Uffici del Personale appositamente convocato, rimanendo assente dal servizio per un tempo superiore a quindici giorni, circostanza questa che, a norma dell'art. 13, comma 7, CCNL del personale del servizio sanitario nazionale, comportava la sanzione del licenziamento con preavviso
Suprema Corte di cassazione sezione lavoro sentenza 26 marzo 2014, n. 7109 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Roma, con la sentenza qui impugnata, ha confermato la decisione di primo grado, che aveva rigettato la domanda proposta da R.A., operatore tecnico professionale, nei confronti dell’Azienda Policlinico Umberto I di Roma, volta alla declaratoria di...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 marzo 2014, n. 6909. La cessione di un capannone ad uso commerciale se posta in essere da un infermo non può essere considerata un'operazione speculativa
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 24 marzo 2014, n. 6909 Svolgimento del processo La controversia ha ad oggetto l’avviso di accertamento notificato il 18/12/1990 con il quale l’ufficio contestava a S. R. una plusvalenza in ordine alla cessione di un capannone ad uso commerciale registrata il 17/4/1988. Il ricorso è fondato su unico...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 marzo 2014, n. 6436. L'opposizione del condomino al D.I. ex articolo 63 disp. att. c.c. non puo' mai estendersi a questioni relative alla annullabilita' o nullita' della delibera condominiale di approvazione delle spese, delibera che dovra' impugnata separatamente ex articolo 1137 c.c..
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 19 marzo 2014, n. 6436 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. MAZZACANE Vincenzo – Consigliere Dott. SAN GIORGIO Maria Rosaria – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott....