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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 marzo 2014, n. 5883. Licenziato dal datore di lavoro per giusta causa individuata nell'avere prestato attività lavorativa come "buttafuori" (ovvero addetto ai servizi di ordine e sicurezza di persone e cose con funzioni anche di coordinamento di altri lavoratori) durante un periodo di assenza per malattia

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro  sentenza 13 marzo 2014, n. 5883 Svolgimento del processo Il sig. B.S. veniva licenziato dal datore di lavoro O. s.p.a. con lettera del 23.3.2000 per giusta causa individuata nell’avere prestato attività lavorativa come “buttafuori” (ovvero addetto ai servizi di ordine e sicurezza di persone e cose con funzioni anche...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 marzo 2014, n. 5721. Non è opponibile al fallimento la trascrizione della vendita avvenuta lo stesso giorno in cui è stato emesso il decreto che dispone la liquidazione coatta amministrativa dell'azienda

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 12 marzo 2014, n. 5721 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – rel....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 marzo 2014, n. 5641. La consulenza tecnica d'ufficio disposta dal giudice di merito può superare quanto dichiarato dalle parti nella constatazione amichevole di incidente firmata al momento del sinistro

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 marzo 2014, n. 5641 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SEGRETO Antonio – Presidente Dott. CARLEO Giovanni – Consigliere Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott. CIRILLO...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 marzo 2014, n. 5643. In tema di locazione, il proprietario dell'immobile, conservando la disponibilità giuridica del bene, mantiene anche gli obblighi di custodia di cui al citato art. 2051 ed è quindi responsabile per i danni arrecati dalle strutture murarie e dagli impianti in esse conglobati.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 12 marzo 2014, n. 5643 Ritenuto in fatto In data (omissis) il minore G.S. , mentre si trovava sul balcone della abitazione familiare, sita al quarto piano di un edificio di (…), avendo appoggiato la mano sul tubo della condotta idrica, stramazzava al suolo privo di sensi. Veniva...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 14 marzo 2014, n. 6017. La violazione dei doveri coniugali non è sufficiente a fondare la pronuncia di addebito della separazione se non vi è altresì la prova che tale violazione abbia avuto una specifica efficienza causale nella determinazione della crisi coniugale e della intollerabilità della convivenza

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza  14 marzo 2014, n. 6017 Fatto e diritto Rilevato che: 1. Il Tribunale di Roma, con sentenza n. 1590/2008, ha dichiarato la separazione personale dei coniugi H.M.G. e P.A. rigettando le domande di addebito della separazione e determinando in Euro 4.800 la somma dovuta dal P. a titolo...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 marzo 2014, n. 6110. Licenziato per aver contestato una circolare dell'azienda con tale scritto: "contesto formalmente la legittimità della circolare, che vanifica i poteri già conferitimi, in qualità di direttore generale della società. Il tenore della circolare costituisce preordinato esautoramento di tutte le mie attribuzioni"

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 marzo 2014, n. 6110 Svolgimento del processo F.M.T., direttore generale della società Allianz Ras Tutela Giudiziaria, è stato licenziato per giusta causa con l’addebito di aver manifestato, con lettere del 9 giugno e dell’11 settembre 2003, a seguito di circolari emanate dal gruppo RAS, un “atteggiamento di...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 14 marzo 2014, n. 6019. La ripartizione del trattamento economico va effettuata, oltre che sulla base del criterio primario della durata dei rispettivi matrimoni, pure considerando ulteriori elementi, quali l'entità dell'assegno di mantenimento riconosciuto all'ex coniuge, le condizioni economiche delle parti private e la durata delle eventuali convivenze prematrimoniali

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza  14 marzo 2014, n. 6019 Svolgimento del processo Con ricorso in data 13/03/2009, B.L., moglie divorziata di A.F., e titolare di assegno divorzile, chiedeva l’attribuzione di una quota della pensione di reversibilità dell’ex marito, deceduto il 12/10/2008. Costituitosi il contraddittorio, R.F., seconda moglie, chiedeva dichiararsi l’incompetenza territoriale del...