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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 febbraio 2013 n. 3179. È illegittimo il licenziamento del dipendente accusato di essersi allontanato per un breve lasso di tempo, senza una giustificazione, dal luogo di lavoro.

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 11 febbraio 2013 n. 3179[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/02/lassenza-ingiustificata-per-alcune-ore-non-legittima-il-licenziamento.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/    sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 2813 del 6 febbraio 2013. In caso in cui il commercialista è denunciato per truffa, il contribuente deve comunque pagare le sanzioni per avere pagato le imposte in ritardo

Suprema Corte di Cassazione  sezione VI sentenza n. 2813 del 6 febbraio 2013   SVOLGIMENTO DEL PROCESSO e MOTIVI DELLA DECISIONE Nel ricorso iscritto a R.G. n. 4541/2011 è stata depositata in cancelleria la seguente relazione: 1 — E’ chiesta la cassazione della sentenza n. 01/32/2010, pronunziata dalla CTR di Torino Sezione n. 32 il...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 gennaio 2013, n. 2202. Per l’esecuzione in forma specifica di un preliminare di vendita immobiliare non è necessaria la sottoscrizione di entrambi i coniugi in comunione legale, ma è sufficiente il consenso dell’altro coniuge e la mancanza del suo consenso si traduce in un vizio da far valere ai sensi dell’art. 184 c.c.

La massima Per l’esecuzione in forma specifica di un preliminare di vendita immobiliare non è necessaria la sottoscrizione di entrambi i coniugi in comunione legale, ma è sufficiente il consenso dell’altro coniuge e la mancanza del suo consenso si traduce in un vizio da far valere ai sensi dell’art. 184 c.c., (nel rispetto del principio...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 febbraio 2013, n. 2976. La notificazione effettuata con la mancanza di alcune pagine può incidere sulla sua idoneità a far decorrere il termine breve ai fini della proposizione del ricorso per cassazione

La massima La notificazione effettuata con la mancanza di alcune pagine può incidere sulla sua idoneità a far decorrere il termine breve ai fini della proposizione del ricorso per cassazione. Tuttavia, ove il destinatario scelga di esercitare comunque il diritto di ricorrere, egli non è esentato dall’onere di munirsi di una copia autenticata completa delle...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 febbraio 2013, n. 2510. Sproporzionato il licenziamento irrogato in relazione ad alcuni episodi di mancata emissione degli scontrini fiscali

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Sentenza 4 febbraio 2013, n. 2510   Svolgimento del processo Con ricorso al Tribunale, giudice del lavoro, di Roma, M.A. , premesso di essere stato dipendente della Cremonini S.p.A. dall’1/1/1999 e fino al licenziamento in tronco del 2/8/2005, addetto dal maggio 2001, come capo squadra, al box bar n....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6 febbraio 2013, n. 2840. L’esistenza di un organo rappresentativo unitario, quale l’amministratore, non priva i singoli partecipanti della facoltà di agire a difesa dei diritti esclusivi e comuni inerenti all’edificio condominiale

La massima Configurandosi il condominio come un ente di gestione sfornito di personalità giuridica distinta da quella dei singoli condomini, l’esistenza di un organo rappresentativo unitario, quale l’amministratore, non priva i singoli partecipanti della facoltà di agire a difesa dei diritti esclusivi e comuni inerenti all’edificio condominiale, con la conseguenza che non sussistono impedimenti a...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 gennaio 2013, n. 1698. Condotte (spaccio droga) attinenti alla vita privata del lavoratore possono incidere sul rapporto di lavoro quando sono così gravi da ledere la fiducia che il datore di lavoro ha nella corretta esecuzione dei successivi adempimenti del dipendente

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Sentenza 24 gennaio 2013, n. 1698 Svolgimento del processo Con ricorso depositato il 12 aprile 1996 davanti al Pretore del Lavoro di Potenza, V.P. , operaio di IV livello, ha impugnato il licenziamento intimatogli in data 11 marzo 1996 dalla società CEIAS, appaltatrice del servizio di pulizia della sede...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 1600 del 23 gennaio 2013. Reato di violenza sessuale per lo psicoterapeuta che intrattiene rapporti con la paziente compulsiva

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 1600 del 23 gennaio 2013   Svolgimento del processo G.C., psicoterapeuta, propone ricorso per cassazione, affidato ad otto motivi, avverso la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha rigettato il suo gravame contro la sentenza di primo grado del Tribunale di Milano che aveva accolto, condannandolo...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 6 febbraio 2013 n. 2760. Licenziamento per il dipendente che sospende volontariamente l’esecuzione della prestazione lavorativa

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 6 febbraio 2013 n. 2760[1] Al dipendente che sospenda volontariamente l’esecuzione della prestazione lavorativa, finché non provveda nuovamente a mettere a disposizione la stessa, determinando una ‘mora accipiendi’ del datore di lavoro, non è dovuta la retribuzione, atteso che, in applicazione della regola generale di...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 febbraio 2013, n. 2644. In tema della perdità della capicità lavorativa

La massima 1. L’accertamento di postumi, incidenti con una certa entità sulla capacità lavorativa specifica, non comporta l’automatico obbligo del danneggiante di risarcire il pregiudizio patrimoniale, conseguenza della riduzione della capacità di guadagno – derivante dalla ridotta capacità lavorativa specifica – e, quindi, di produzione di reddito. Detto danno patrimoniale da invalidità deve, perciò, essere...