Consiglio di Stato sezione III ordinanza 9 aprile 2015, n. 1486 REPUBBLICA ITALIANA IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 1686 del 2015, proposto da: Associazione SOS Infertilità onlus, rappresentata e difesa dagli avv. Ma.Cl., Lo.Pl. e Ci.Am., con domicilio eletto presso...
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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 9 aprile 2015, n. 1796. In tema di rapporto tra concorsi pubblici e concorrenti e quindi di Enti locali, obbligazioni e lavoro subordinato, sussista l’obbligo di scorrimento soltanto in caso di identità di posti: così, è derogabile, e quindi non inevitabile, l`assunzione dalla graduatoria già approvata se vi sia diversità di posizione tra figure professionali all’interno della stessa categoria ed è, quindi, legittimo non assumere l’idoneo non vincitore del precedente concorso ed indire un nuovo concorso per le esigenze di un altro ufficio mediante relativa delibera in peius dunque non annullabile in autotutela
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 9 aprile 2015, n. 1796 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 10426 del 2014, proposto da: Università per Stranieri di Perugia, in persona del Rettore in carica, rappresentato...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 10 aprile 2015, n. 1841. La valutazione della pericolosità in concreto, da parte dell’autorità questorile, deve essere compiuta solo per quanti abbiano in Italia i legami familiari previsti dall’art. 29 del D.Lgs. 286/1998, con esclusione di ogni altro vincolo di consanguineità, poiché, come ha chiarito la Corte costituzionale nella sentenza n. 202/2013, il superamento dell’automatismo espulsivo e la conseguente necessità di valutare tale pericolosità, che l’art. 5, comma 5, del D.Lgs. 286/1998 riconosce in favore di chi abbia ottenuto un formale provvedimento di ricongiungimento familiare, può estendersi, pena l’irragionevole disparità di trattamento, solo a “chi, pur versando nelle condizioni sostanziali per ottenerlo, non abbia formulato istanza in tal senso”
Consiglio di Stato sezione III sentenza 10 aprile 2015, n. 1841 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8058 del 2009, proposto da: Mo.Ma., rappresentato e difeso dall’Avv. Lu.Ro., del Foro di Rovereto, con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 20 aprile 2015, n. 1989. Relativamente al silenzio inadempimento serbato dalla Regione, sull’istanza per il rilascio dell’autorizzazione al trasferimento del laboratorio analisi, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2, della legge n. 241 del 1990 e 31, c.p.a., una volta scaduti i termini per la conclusione del procedimento, l’istante è legittimato a proporre immediatamente ricorso contro il silenzio dell’Amministrazione, senza dover preventivamente effettuare una diffida né altri adempimenti procedimentali
Consiglio di Stato sezione III sentenza 20 aprile 2015, n. 1989 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3913 del 2014, proposto da: Laboratorio Analisi Cliniche Fr. S.r.l., rappresentato e difeso dall’avv. Pa.Ri., con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 20 aprile 2015, n. 1992. Relativamente all’impugnazione del provvedimento di diniego al rilascio dell’autorizzazione per la raccolta di scommesse, il nostro sistema giuridico rimane improntato al c.d. “doppio binario”, costituito dalla necessità di ottenere, anche per l’attività di raccolta dei dati delle scommesse per un operatore estero, sia la concessione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze sia l’autorizzazione di pubblica sicurezza di cui all’art. 88 del TULPS. La licenza di cui all’art. 88, non può essere rilasciata a chi non sia in possesso della concessione ministeriale per cui, l’attività demandata al Questore è vincolata, non essendo ammessa alcuna discrezionalità dell’Amministrazione, che in assenza della concessione, è tenuta ad emettere un provvedimento di rigetto per insussistenza di uno dei presupposti di legge.
Consiglio di Stato sezione III sentenza 20 aprile 2015, n. 1992 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7812 del 2014, proposto da: Ministero dell’Interno, Questura di La Spezia, rappresentati e difesi per legge dall’Avvocatura...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 15 aprile 2015, n. 1927. Qualora l’ordine di demolizione dell’opera abusiva sia stato notificato solo al proprietario vivente, una volta decorso il termine per l’adempimento previsto nell’ordine di ripristino, non può farsi derivare in capo agli eredi una così seria conseguenza quale l’acquisizione gratuita del bene al patrimonio comunale, se costoro non sono stati fatti espressi destinatari di un rinnovato ordine di demolizione e, in seguito, non vi hanno, seppur così informati, adempiuto. Nessun onere di avvenuta informazione può essere presunto a questo riguardo in capo agli eredi, essendo la loro successione nella proprietà del bene mortis causa, sicché nulla è loro riferibile
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 15 aprile 2015, n. 1927 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2565 del 2014, proposto da: Or.Gi. ed altri, rappresentati e difesi dagli avvocati Fa.Br. e Iv.So., con...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 17 aprile 2015, n. 1981. L’autonomia del diritto di accesso rispetto alla sottostante situazione soggettiva impone di prescindere da una verifica ex ante della fondatezza della eventuale controversia che la parte richiedente intenderebbe in prospettiva promuovere avvalendosi degli atti domandati in ostensione, in quanto non compete certo all’Amministrazione richiesta in concreto di dare accesso compiere apprezzamenti in ordine alla fondatezza della relativa pretesa sostanziale
Consiglio di Stato sezione V sentenza 17 aprile 2015, n. 1981 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9440 del 2014, proposto da Gi.Fa., rappresentato e difeso dall’avv. Gi.Ri., con domicilio eletto presso il Consiglio...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 1 aprile 2015, n. 1723. L’art. 86, c. 3-bis del Dlg 163/2006 giustifica interpretazioni per cui v’è una preclusione invincibile all’omessa indicazione dei predetti costi, tale comunque da attivare tal meccanismo. Invero, la norma prevede “… nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte nelle procedure di affidamento di appalti di…servizi …, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al… costo relativo alla sicurezza, il quale deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all’entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi o delle forniture…”. La norma si rivolge alle stazioni appaltanti, imponendo loro, “… nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell’anomalia delle offerte…”, d’effettuare una specifica valutazione della congruità dei costi del lavoro e della sicurezza indicati dalle imprese concorrenti. Essa invero prevede che i costi in questione debbono essere specificamente indicati, ma tal indicazione è in sé ed oggettivamente funzionale alla verifica di congruità. Sicché la mancanza di essa, anche per le imprese partecipanti a gare per appalti di servizi, non giustifica l’automatica esclusione delle stesse imprese dalla procedura comparativa, se la stazione appaltante non ha preliminarmente proceduto ad una verifica sulla serietà e sostenibilità dell’offerta economica nel suo insieme
Consiglio di Stato sezione III sentenza 1 aprile 2015, n. 1723 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso n. 3266/2014 RG, integrato da motivi aggiunti, proposto dalla Po. s.r.l., corrente in Atripalda (BN), in persona del legale rappresentante pro...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 1 aprile 2015, n. 1731. Porto d’armi; il nostro ordinamento è ispirato a regole limitative della diffusione e possesso dei mezzi di offesa, tant’ è che i provvedimenti che ne consentono la detenzione ed utilizzo vengono ad assumere – su un piano di eccezionalità – connotazioni concessorie di una prerogativa che esula dall’ ordinaria sfera soggettiva delle persone. Ciò determina che, nel bilanciamento degli interessi coinvolti, assume carattere prevalente, nella scelta selettiva dell’ Amministrazione, quello di rilievo pubblico, inerente alla sicurezza e all’ incolumità delle persone, rispetto a quello del privato, tanto più nei casi di impiego dell’arma per attività di diporto o sportiva
Consiglio di Stato sezione III sentenza 1 aprile 2015, n. 1731 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9051 del 2014, proposto da Ma.Pe., rappresentato e difeso dall’avv. An.Ca., con domicilio eletto presso l’avv. Ad.Gi....
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 14 aprile 2015, n. 1917. Sulla non condonabilità di una nuova costruzione avente destinazione artigianale, ai sensi dell’art. 32, comma 25, del decreto–legge 30 settembre 2003, n. 269, convertito con modifiche dalla legge 24 novembre 2003, n. 326, le disposizioni sul condono edilizio si applicano solo in presenza di nuove costruzioni che abbiano destinazione residenziale, non essendo ammissibile, in presenza di una tale normativa eccezionale, e perciò di stretta interpretazione, postulare un’estensione a nuove costruzioni aventi destinazione non residenziale.
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 14 aprile 2015, n. 1917 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6105 del 2014, proposto da Comune di Napoli, in persona del Sindaco in carica, rappresentato e difeso...