Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 20 marzo 2018, n. 1795. La piena conoscenza cui fa riferimento l’articolo 41, c.2 c.p.a. per individuare il dies a quo dell’impugnazione non può essere intesa quale conoscenza integrale del provvedimento che si intende impugnare e delle sue motivazioni
Articolo

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 20 marzo 2018, n. 1795. La piena conoscenza cui fa riferimento l’articolo 41, c.2 c.p.a. per individuare il dies a quo dell’impugnazione non può essere intesa quale conoscenza integrale del provvedimento che si intende impugnare e delle sue motivazioni

La piena conoscenza cui fa riferimento l’articolo 41, c.2 c.p.a. per individuare il dies a quo dell’impugnazione non può essere intesa quale conoscenza integrale del provvedimento che si intende impugnare e delle sue motivazioni, atteso che – per individuare il dies a quo di decorrenza – basta la percezione dell’esistenza di un provvedimento amministrativo e...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 23 marzo 2018, n. 1854. La veranda realizzata chiudendo la balconata micro-veranda “storica” di cui il Comune non si è mai accorto è sempre abusiva e serve il permesso di costruire
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 23 marzo 2018, n. 1854. La veranda realizzata chiudendo la balconata micro-veranda “storica” di cui il Comune non si è mai accorto è sempre abusiva e serve il permesso di costruire

La veranda realizzata chiudendo la balconata micro-veranda “storica” di cui il Comune non si è mai accorto è sempre abusiva e serve il permesso di costruire per la balconata di un appartamento configura sempre «un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente», e rientra pertanto nella lista degli interventi che richiedono il...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 27 marzo 2018, n. 1915. La dichiarata esistenza di precedenti condanne penali passate in giudicato non determina automaticamente la esclusione dalla gara
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 27 marzo 2018, n. 1915. La dichiarata esistenza di precedenti condanne penali passate in giudicato non determina automaticamente la esclusione dalla gara

La dichiarata esistenza di precedenti condanne penali passate in giudicato non determina automaticamente la esclusione dalla gara, essendo invece imprescindibile una puntuale valutazione da parte della stazione appaltante proprio della gravità del reato e della sua influenza sulla moralità professionale: tale valutazione è affidata alla più ampia discrezionalità tecnico – amministrativa della stazione appaltante, non...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 28 marzo 2018, n. 1935. L’art. 80, comma 5, lett. a) del d.lgs. n. 50 del 2016 riserva il compito del vaglio alle stazioni appaltanti e non lo lascia all’autovalutazione
Articolo

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 28 marzo 2018, n. 1935. L’art. 80, comma 5, lett. a) del d.lgs. n. 50 del 2016 riserva il compito del vaglio alle stazioni appaltanti e non lo lascia all’autovalutazione

L’art. 80, comma 5, lett. a) del d.lgs. n. 50 del 2016 – nel richiedere che ciascuna gara sia preceduta dalla verifica dell’osservanza delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte delle imprese concorrenti – riserva il compito del vaglio alle stazioni appaltanti e non lo lascia all’autovalutazione – evidentemente non...

Consiglio di Stato, sezione sesta civile, sentenza 28 marzo 2018, n. 1893. Le verande realizzate sulla balconata di un appartamento, in quanto determinano una variazione planovolumetrica ed architettonica dell’immobile nel quale vengono realizzate, sono senza dubbio soggette al preventivo rilascio di permesso di costruire.
Articolo

Consiglio di Stato, sezione sesta civile, sentenza 28 marzo 2018, n. 1893. Le verande realizzate sulla balconata di un appartamento, in quanto determinano una variazione planovolumetrica ed architettonica dell’immobile nel quale vengono realizzate, sono senza dubbio soggette al preventivo rilascio di permesso di costruire.

Ai sensi dell’art. 10, comma l, lettera c), del TUE, le opere di ristrutturazione edilizia necessitano di permesso di costruire se consistenti in interventi che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino, modifiche del volume, dei prospetti, ovvero che, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee...

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 26 marzo 2018, n. 1882. Il mancato rispetto del termine di sessanta giorni per la stipulazione negoziale non integra di per sé un’ipotesi di responsabilità precontrattuale
Articolo

Consiglio di Stato, sezione terza, sentenza 26 marzo 2018, n. 1882. Il mancato rispetto del termine di sessanta giorni per la stipulazione negoziale non integra di per sé un’ipotesi di responsabilità precontrattuale

Il mancato rispetto del termine di sessanta giorni per la stipulazione negoziale non integra di per sé un’ipotesi di responsabilità precontrattuale, spettando al presunto danneggiato dimostrare che il ritardo nella stipulazione sia manifestazione di una condotta antigiuridica dell’amministrazione lesiva del proprio legittimo affidamento. Sentenza 26 marzo 2018, n. 1882 Data udienza 8 febbraio 2018 REPUBBLICA...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 26 marzo 2018, n. 1881. L’obbligo di provvedere, gravante sul Comune in caso di decadenza di vincolo preordinato all’esproprio, va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di una variante generale
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 26 marzo 2018, n. 1881. L’obbligo di provvedere, gravante sul Comune in caso di decadenza di vincolo preordinato all’esproprio, va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di una variante generale

L’obbligo di provvedere, gravante sul Comune in caso di decadenza di vincolo preordinato all’esproprio, va assolto mediante l’adozione di una variante specifica o di una variante generale, gli unici strumenti che consentono alle Amministrazioni comunali di verificare la persistente compatibilità delle destinazioni già impresse ad aree situate nelle zone più diverse del territorio comunale, rispetto...

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 26 marzo 2018, n. 1893. Se il decorso del tempo non può incidere sull’ineludibile doverosità degli atti volti a perseguire l’illecito attraverso l’adozione della relativa sanzione, deve conseguentemente essere escluso che l’ordinanza di demolizione di un immobile abusivo debba essere motivata sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata
Articolo

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 26 marzo 2018, n. 1893. Se il decorso del tempo non può incidere sull’ineludibile doverosità degli atti volti a perseguire l’illecito attraverso l’adozione della relativa sanzione, deve conseguentemente essere escluso che l’ordinanza di demolizione di un immobile abusivo debba essere motivata sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata

Se il decorso del tempo non può incidere sull’ineludibile doverosità degli atti volti a perseguire l’illecito attraverso l’adozione della relativa sanzione, deve conseguentemente essere escluso che l’ordinanza di demolizione di un immobile abusivo debba essere motivata sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale al ripristino della legalità violata; in tal caso, è del...

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 21 marzo 2018, n. 1811. La concessione di servizi trova puntuale definizione nel nuovo codice dei contratti pubblici
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quinta, sentenza 21 marzo 2018, n. 1811. La concessione di servizi trova puntuale definizione nel nuovo codice dei contratti pubblici

La concessione di servizi trova puntuale definizione nel nuovo codice dei contratti pubblici; l’art. 3, comma 1, lett. vv) d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 la definisce come “un contratto a titolo oneroso stipulato per iscritto in virtù del quale una o più stazioni appaltanti affidano a uno o più operatori economici la fornitura e...

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 22 marzo 2018, n. 1838. Il comma 2 dell’art. 6 del decreto legislativo n. 152/2006, descrive le fattispecie di V.A.S. obbligatoria, fra le quali rientrano quelle di realizzazione di centri commerciali, menzionati nell’allegato IV
Articolo

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 22 marzo 2018, n. 1838. Il comma 2 dell’art. 6 del decreto legislativo n. 152/2006, descrive le fattispecie di V.A.S. obbligatoria, fra le quali rientrano quelle di realizzazione di centri commerciali, menzionati nell’allegato IV

Il comma 2 dell’art. 6 del decreto legislativo n. 152/2006, descrive le fattispecie di V.A.S. obbligatoria, fra le quali rientrano quelle di realizzazione di centri commerciali, menzionati nell’allegato IV. E’ però necessario che la nuova struttura di vendita da realizzare possa tecnicamente qualificarsi come centro commerciale ai sensi dell’art. 4, comma 1, lett. g), del...