Consiglio di Stato sezione VI sentenza 8 febbraio 2016, n. 498 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1736 del 2015, proposto da: Eo. s.r.l. e Pa. s.r.l., in persona dei rispettivi rappresentanti legali, rappresentate...
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Consiglio di Stato, sezione VI, ordinanza 8 febbraio 2016, n. 509. È stata rimessa all’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato la questione se, nell’ipotesi che il termine di impugnazione cada nel periodo di sospensione feriale (1-31 agosto), il 1° settembre debba essere ricompreso nel calcolo di questo termine. L’ordinanza ha ulteriormente precisato che, nella diversa ipotesi che il 1° settembre debba essere considerato come dies a quo, questo giorno non dovrebbe essere compreso nel termine di impugnazione, ai sensi dell’art. 155 del Codice di procedura civile
Consiglio di Stato sezione VI ordinanza 8 febbraio 2016, n. 509 REPUBBLICA ITALIANA Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente ORDINANZA DI RIMESSIONE ALL’ADUNANZA PLENARIA sul ricorso numero di registro generale 9548 del 2015, proposto da: Du.Se. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, in proprio e quale...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 9 febbraio 2016, n. 547. È legittimo il diniego alla domanda di condono edilizio per un’opera relativa ad un’area sottoposta ad atto pubblico di asservimento, disciplinato dall’art. 33, comma 1, lett. d) l. 47/1985, che vieta la sanatoria per le opere soggette a vincoli che comportano l’inedificabilità assoluta. La motivazione ha esattamente precisato che, poiché l’atto di asservimento comporta un vincolo di inedificabilità assoluta, le opere edilizie realizzate non sono condonabili
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 9 febbraio 2016, n. 547 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5189 del 2012, proposto da Vi.Co., rappresentato e difeso dagli avv. En.Bo. e Al.Ca., con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 12 febbraio 2016, n. 618. Nei concorsi pubblici, i titoli di preferenza relativi ai figli a carico prevalgono su quelli della minore età. La sentenza ha precisato che il criterio dell’età costituisce soltanto un elemento residuale, e può quindi essere considerato “nei casi di parità dopo la valutazione del merito e dei titoli di preferenza indicati nell’art. 5, comma 4 del dpr 487/1994”
Consiglio di Stato sezione V sentenza 12 febbraio 2016, n. 618 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1890 del 2011, proposto dal signor Gi.Va., rappresentato e difeso dagli avvocati Gi.Ga. e Ma.Co., con domicilio...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 8 febbraio 2016, n. 507. La nozione di “volume tecnico”, non computabile nella volumetria, corrisponde a un’opera priva di qualsivoglia autonomia funzionale, anche solo potenziale, perché è destinata a solo contenere, senza possibilità di alternative e comunque per una consistenza volumetrica del tutto contenuta, impianti serventi di una costruzione principale per essenziali esigenze tecnico-funzionali della medesima. In sostanza, si tratta di impianti necessari per l’utilizzo dell’abitazione che non possono essere in alcun modo ubicati all’interno di questa, come possono essere -e sempre in difetto dell’alternativa- quelli connessi alla condotta idrica, termica o all’ascensore e simili, i quali si risolvono in semplici interventi di trasformazione senza generare aumento alcuno di carico territoriale o di impatto visivo
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 8 febbraio 2016, n. 507 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3453 del 2015, proposto da: Ma. Sc., rappresentato e difeso dall’avv. Alessandro Gigli; contro Comune di (omissis),...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 8 febbraio 2016, n. 510. Sussiste l’onere di immediata impugnazione delle clausole di un bando di gara quando le stesse impediscono o rendono ingiustificatamente più difficoltosa per i concorrenti la partecipazione alla gara, così violando i principi cardine delle procedure ad evidenza pubblica, tra cui quelli della concorrenza e della par condicio dei concorrenti. Hanno carattere escludente non solo le clausole che concernono i requisiti di partecipazione in senso stretto ma anche quelle che impongono, ai fini della partecipazione, oneri manifestamente incomprensibili o sproporzionati, ovvero che impediscono o rendono impossibile il calcolo di convenienza tecnico o economico, ovvero che prevedono condizioni negoziali eccessivamente onerose o obiettivamente non convenienti, ovvero ancora che contengono gravi carenza circa i dati essenziali per la formulazione dell’offerta. Le altre clausole ritenute lesive vanno invece impugnate insieme con l’atto di approvazione della graduatoria definitiva che definisce la procedura ed identifica in concreto il soggetto leso dal provvedimento, rendendo attuale e concreta la lesione della situazione soggettiva
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 8 febbraio 2016, n. 510 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9745 del 2015 proposto da: Fo. Te. de. Ma. Mu. Fi., in persona del legale rappresentante p.t.,...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 9 febbraio 2016, n. 550. E’ illegittima l’imposizione di misure di bonifica o di interventi di messa in sicurezza d’emergenza a carico di un soggetto quale mero proprietario dell’area contaminata. Non può infatti venire in rilievo una sorta di responsabilità oggettiva gravante sul proprietario semplicemente in ragione di tale sua qualità, essendo invece richiesta un’adeguata istruttoria e motivazione, quantomeno sul piano della correlazione tra l’attività effettivamente svolta e il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione rilevate
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 9 febbraio 2016, n. 550 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2327 del 2014, proposto da: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (in seguito...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 15 febbraio 2016, n. 627. I termini perentori di legge per impugnare gli esiti delle elezioni, dimezzati rispetto a quelli ordinari (art. 130, comma 10, cod. proc. amm.), non possono essere derogati, in ragione dell’esigenza di contemperare il diritto di azione ex art. 24 Cost. con il principio di certezza dei rapporti di diritto pubblico costituitisi per effetto della proclamazione degli eletti
Consiglio di Stato sezione V sentenza 15 febbraio 2016, n. 623 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7234 del 2015, proposto dal sig. Ma.Gr., rappresentato e difeso dagli avvocati Giuliano Gruner e Federico Dinelli,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 15 febbraio 2016, n. 627. L’art. 41, comma 1. bis, d.lgs. 163/2006, dispone che: «La stazione appaltante esclude i candidati o i concorrenti… nei casi di incertezza assoluta sul contenuto o sulla provenienza dell’offerta». In sede di interpretazione di questa disposizione, si deve tener conto anche dei limiti entro i quali la stessa stazione appaltante può utilizzare lo strumento del soccorso istruttorio. Il principio in questione è volto a dare rilievo al principio del favor partecipationis e della semplificazione, ciò, però, all’interno di limiti rigorosamente determinati, quale, ad esempio, quello dettato dal principio generale dell’autoresponsabilità dei concorrenti, per il quale ciascuno di essi sopporta le conseguenze di eventuali errori commessi nella formulazione dell’offerta e nella presentazione della documentazione. In particolare, il “soccorso istruttorio” non può essere utilizzato per supplire a carenze dell’offerta, sicché non può essere consentita al concorrente la possibilità di completare l’offerta successivamente al termine finale stabilito dal bando, salva la rettifica di errori materiali o refusi
Consiglio di Stato sezione V sentenza 15 febbraio 2016, n. 627 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6475 del 2015, proposto dalla coop. Ar. Se., in persona del legale rappresentante pro tempore, in proprio...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 8 febbraio 2016, n. 503. Il principio per cui, di norma, non esistono controinteressati rispetto all’impugnazione degli strumenti di programmazione, incontra un’eccezione laddove oggetto del gravame sia una variante al piano urbanistico comunale che abbia un oggetto del tutto specifico e circoscritto, nonché nei casi in cui risulti evidente l’esistenza di posizioni specifiche in capo a soggetti interessati al mantenimento dell’atto che determinano la loro qualità di controinteressati
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 8 febbraio 2016, n. 503 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3327 del 2015, proposto da: Bi. Wi. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e...