Consiglio di Stato sezione IV sentenza 6 aprile 2016, n. 1367 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5403 del 2010, integrato da motivi aggiunti, proposto da: – OMISSIS-, rappresentato e difeso dall’avv. Pi. Bi.,...
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 6 aprile 2016, n. 1376. Nell’ipotesi in cui venga lamentato un danno procedimentale c.d. da ritardo mentre per il danno non patrimoniale è possibile procedere alla liquidazione secondo criteri equitativi, per le voci di danno patrimoniale occorre, rispettivamente una concreta rendicontazione per il danno emergente, ed anche con riferimento al lucro cessante, non può comunque prescindersi da una indicazione, né generica né esplorativa, dei mancati guadagni, delle mancate occasioni e degli aggravi patrimoniali indiretti, scaturiti dal ritardo a provvedere
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 6 aprile 2016, n. 1376 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6473 del 2014, proposto dalla società Ap. III s.r.l., in persona del legale rappresentante in carica rappresentato...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 1 aprile 2016, n. 1301. In materia di rimozione, di avvio a recupero o di smaltimento dei rifiuti e del ripristino dello stato dei luoghi, la preventiva formale comunicazione dell’avvio del procedimento costituisce un adempimento indispensabile al fine dell’effettiva instaurazione di un contraddittorio procedimentale con gli interessati e non si può applicare il temperamento che l’art. 21 octies della legge n. 241 del 1990 apporta alla regola generale dell’art. 7 della stessa legge
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 1 aprile 2016, n. 1301 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 cod. proc. amm. sul ricorso numero di registro generale 1303 del 2016, proposto da: So. im. El. se....
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 25 marzo 2016, n. 1239. È risarcibile il danno da ritardo se il privato ha avuto il positivo provvedimento finale di una VIA (Valuntazione di impatto ambientale) che gli ha consentito l’ampliamento della propria attività economica, ma l’Amministrazione ha ritardato e non ha osservato i termini procedimentali senza addurre alcuna giustificazione. La sentenza ha esattamento motivato che vi era la “sussistenza dei presupposti di carattere oggettivo (prova ed ingiustizia del danno, nesso causale) e di carattere soggettivo (dolo o colpa del danneggiante)
Consiglio di Stato sezione V sentenza 25 marzo 2016, n. 1239 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7029 del 2015, proposto da: Regione Campania, rappresentata e difesa per legge dall’avv. An. Ma., domiciliata in...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 23 marzo 2016, n. 1204. L’istanza di accertamento di conformità non incide sulla legittimità dell’ordinanza di demolizione in precedenza emessa, ma ne impedisce unicamente l’esecuzione materiale, con la conseguenza che la medesima ordinanza può essere portata ad esecuzione in caso di rigetto dell’istanza, dopo la maturazione del relativo termine di adempimento che riprende a decorrere dalla conoscenza del diniego
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 23 marzo 2016, n. 1204 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Sesta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3870 del 2015, proposto da: Fr. Ga., rappresentato e difeso dagli avvocati Ma. Sc. e Lu. Ma.,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 1 aprile 2016, n. 1307. L’integrazione da parte della Commissione giudicatrice degli elementi tecnici ed economici di valutazione stabiliti dalla lex specialis è consentita solo eccezionalmente, a condizione che: a) non siano modificati i criteri di valutazione stabiliti da detta lex specialis; b) non sia influenzata la preparazione delle offerte; c) non siano introdotte discriminazioni a danno dei concorrenti
Consiglio di Stato sezione III sentenza 1 aprile 2016, n. 1307 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8635 del 2015, proposto dalla società El. Bi. Me. S.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore,...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 1 aprile 2016, n. 1309. L’istituto della revisione dei prezzi è preordinato, nell’attuale disciplina, alla tutela dell’esigenza, propria dell’Amministrazione, di evitare che il corrispettivo del contratto di durata subisca aumenti incontrollati, nel corso del tempo, tali da sconvolgere il quadro finanziario sulla cui base è avvenuta la stipulazione del contratto. Solo in via mediata l’istituto in esame tutela l’interesse dell’impresa a non subire l’alterazione dell’equilibrio contrattuale conseguente alle modifiche dei costi che si verifichino durante l’arco del rapporto e che potrebbero indurla ad una surrettizia riduzione degli standards qualitativi delle prestazioni. Laddove, pertanto, l’impresa dimostri, durante l’istruttoria, l’esistenza di circostanze eccezionali, quali eventi straordinari e imprevedibili, che esulano dalla normale dinamica di un rapporto contrattuale di durata, che giustifichino la deroga all’indice FOI, la quantificazione del compenso revisionale potrà effettuarsi con il ricorso a differenti parametri statistici
Consiglio di Stato sezione III sentenza 1 aprile 2016, n. 1309 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9287 del 2015, proposto da: El. s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, in proprio...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 1 aprile 2016, n. 1315. La valutazione sottesa alla compatibilità di un intervento edilizio con vincoli paesaggistici (o monumentali), se motivata non in via apparente ma mediante la specifica indicazione delle ragioni di contrasto con le esigenze di protezione del bene, può essere sindacata solo se fondata su apprezzamenti palesemente irragionevoli o sulla fallace rappresentazione della realtà fattuale
Consiglio di Stato sezione III sentenza 1 aprile 2016, n. 1315 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7661 del 2015, proposto da: Comune di (omissis), rappresentato e difeso dall’avv. Lu. Gr., con domicilio eletto...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 25 marzo 2016, n. 1240. È da annullare la sentenza che si è basata su una questione che era stata rilevata d’ufficio, ma che non era stata comunicata alle parti, e non era stato assegnato alle parti un termine per controdedurre
Consiglio di Stato sezione III sentenza 25 marzo 2016, n. 1240 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Terza ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1348 del 2010, proposto da: Fe. Me., rappresentato e difeso dagli avv. Si. Sa. e Mi. Sa.,...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 25 marzo 2016, n. 1242. È inammissibile il ricorso nel quale si è impugnata l’aggiudicazione definitiva, ma non è stata impugnata la scelta dell’amministrazione di indìre una nuova gara. Nel caso di specie, il ricorrente aveva usato una clausola di stile, del tipo: “(…) nonché gli atti presupposti e / o precedenti non ancora cogniti, essendone negato l’accesso”, e tale clausola non consentiva di estendere l’impugnazione agli altri atti presupposti
Consiglio di Stato sezione V sentenza 25 marzo 2016, n. 1242 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 6133 del 2015, proposto da: La. Co. Srl, rappresentato e difeso dagli avv. Ma. Co., Er. Co.,...