Consiglio di Stato sezione V sentenza 14 aprile 2016, n. 1498 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9595 del 2015, proposto dal Consorzio stabile Eu., in proprio e quale capogruppo mandataria del costituendo raggruppamento...
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L’emanazione di un provvedimento (o l’adozione di un comportamento) esplicito in risposta all’istanza dell’interessato od in ossequio all’obbligo di legge (nella fattispecie, l’invocata stipula del contratto di appalto), rende il ricorso inammissibile per carenza originaria dell’interesse ad agire od improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, a seconda se il provvedimento (od il comportamento conforme all’interesse del privato) intervenga prima della proposizione del ricorso o nelle more del giudizio conseguentemente instaurato. Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 aprile 2016, n. 1502.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 14 aprile 2016, n. 1502 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 4508 del 2015, proposto da: Be. s.r.l. unipersonale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa...
La verifica circa la possibile anomalia di un’offerta ha natura unitaria e globale e non ha per oggetto la ricerca di specifiche e singole inesattezze dell’offerta economica, mirando piuttosto ad accertare se in concreto l’offerta sia attendibile e affidabile in relazione alla corretta esecuzione dell’appalto, in modo da garantire e tutelare l’interesse pubblico concretamente perseguito dalla P.A. attraverso la procedura di gara per l’effettiva scelta del miglior contraente possibile. Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 aprile 2016, n. 1505.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 14 aprile 2016, n. 1505 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 7836 del 2015, proposto da: Se. Se. s.r.l., in persona del legale rappresentante, rappresentato e difeso dall’avvocato...
In tema di contratto di avvalimento l’esigenza di una puntuale indicazione del suo oggetto, trova ragione nella necessità sottesa alla pubbliche gare della chiarezza di tutti gli elementi dell’offerta sin dal momento della sua formulazione, onde evitare agevoli aggiramenti dei requisiti di ingresso. Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 aprile 2016, n. 1506.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 14 aprile 2016, n. 1506 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 5419 del 2015, proposto da: Li. Società Cooperativa Sociale, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata...
La ristrutturazione edilizia si configura laddove attraverso il rinnovo degli elementi costitutivi dell’edificio si realizza un’alterazione dell’originaria fisionomia e consistenza fisica dell’immobile, che sono incompatibili con i concetti di manutenzione straordinaria e di risanamento conservativo, che presuppongono invece la realizzazione di opere che lascino inalterata la struttura dell’edificio e la distribuzione interna della sua superficie. Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 14 aprile 2016, n. 1510.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 14 aprile 2016, n. 1510 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3560 del 2005, proposto dal Comune di Pescara, in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso...
La decadenza del permesso di costruire, a causa del decorso dei termini entro i quali i lavori avrebbero dovuto iniziare e concludersi, ha natura dichiarativa, con efficacia “ex tunc” di un effetto che si verifica direttamente. La sentenza ha precisato che questa deve essere l’esatta interpretazione dell’articolo 15, comma 2, del dpr. 380/2001, nell’inciso: “(…) il permesso decade di diritto per la parte non eseguita” a meno che “anteriormente alla scadenza, venga chiesta una proroga”. Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 15 aprile 2016, n. 1520.
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 15 aprile 2016, n. 1520 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso n. 1189/2015 RG, proposto dal Comune di (omissis), in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall’avv. Gi. Ca., con...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 15 aprile 2016, n. 1532. La responsabilità precontrattuale sorge quando tra le parti erano in corso trattative, giunte ad un punto tale da far sorgere il ragionevole affidamento per la conclusione del contratto, ed una parte interrompa queste trattative senza un giustificato motivo. La sentenza ha anche precisato che questa responsabilità può sorgere nella fase successiva alla scelta, e che il recesso dalle trattative da parte della pubblica amministrazione comporta la violazione dei doveri di buona fede, correttezza, lealtà, ed anche dell’affidamento del privato
Consiglio di Stato sezione III sentenza 15 aprile 2016, n. 1532 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale
È stata sottoposta alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la questione se è compatibile con la normativa comuniTARia quella nazionale che impedisce all’operatore economico di indicare altra impresa al posto di quella originariamente indicata quale “impresa ausiliaria”. L’ordinanza ha rilevato che l’operatore economico è escluso dalla gara per un fatto che non è a lui riconducibile, né oggettivamente, né soggettivamente. Consiglio di Stato, sezione IV, ordinanza 15 aprile 2016, n. 6073.
Consiglio di Stato sezione IV ordinanza 15 aprile 2016, n. 6073 REPUBBLICA ITALIANA Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 6073 del 2015, proposto da: Ca. Co. S.r.l., con sede in Caserta, in persona del legale rappresentante pro-tempore, in proprio e quale...
Nelle gare pubbliche il punteggio numerico assegnato ai singoli elementi di valutazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa integra una sufficiente motivazione a condizione che siano prefissati, con chiarezza e adeguato grado di dettaglio, i criteri di valutazione, prevedenti un minimo ed un massimo di modo che sussiste violazione dell’art. 83 del c. contr. pubbl., in caso di mancata predeterminazione di precisi e puntuali criteri per l’attribuzione dei punteggi relativi agli elementi tecnici dell’offerta, atteso che solo la presenza di criteri sufficientemente puntuali consente la verifica dell’operato dell’ amministrazione da parte del privato, nonché l’effettivo esercizio del sindacato di legittimità da parte del giudice amministrativo. Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 20 aprile 2016, n. 1556.
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 20 aprile 2016, n. 1556 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quarta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9397 del 2014, proposto dalla società Gs. – Gr. Se. As. s.p.a., in persona del legale rappresentante...
In tema di edilizia residenziale pubblica, la controversia introdotta da chi si opponga ad un provvedimento dell’amministrazione comunale di rilascio di immobili ad uso abitativo occupati senza titolo, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, essendo contestato il diritto di agire esecutivamente e configurandosi l’ordine di rilascio come un atto imposto dalla legge e non come esercizio di un potere discrezionale dell’amministrazione, la cui concreta applicazione richieda, di volta in volta, una valutazione del pubblico interesse. Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 11 aprile 2016, n. 1411.
Consiglio di Stato sezione V sentenza 11 aprile 2016, n. 1411 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale Sezione Quinta ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 797 del 2007, proposto dal Comune di (omissis), in persona del sindaco in carica, rappresentato e difeso...