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Consiglio di Stato, sezione I, sentenza 28 maggio 2014, n. 2775. Nei limiti della proporzionalità e della ragionevolezza, c’è un potere discrezionale della stazione appaltante nel fissare, nel capitolato speciale di gara, i requisiti soggettivi specifici di partecipazione alla gara

Consiglio di Stato Sezione I Sentenza 28 maggio 2014, n. 2775 N. 02775/2014REG.PROV.COLL. N. 03569/2014 REG.RIC. REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3569 del 2014, proposto da: Societa’ Tekra S.r.l., rappresentata e difesa dagli...

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Consiglio di Stato, sezione IV, Sentenza 7 aprile 2014, n. 1609. Le forze armate sono regolate da un complesso di norme e principi (che gli appartenenti si obbligano ad osservare) i quali, in virtù di pubblici interessi ed in quanto rivolti a soggetti cui si chiede una disciplina “speciale”, possono trovare del tutto legittimamente un’applicazione in senso compressivo di alcuni profili di libertà comportamentale, seppur secondari, della persona, praticabili invece senza impedimenti dai soggetti che non vi fanno parte. Né può giovare rilevare, nel caso specifico, il richiamo ad alcune fogge che non sono incompatibili col decoro, ma tipiche: in quei casi, infatti, l’aspetto esteriore non usuale per un militare trova fondamento o in compiti operativi particolari o in immagini caratterizzanti storicamente il corpo di appartenenza, risultando perciò tollerate se non autorizzate da prassi o disposizioni interne al medesimo.Ne consegue che è legittima legittimità la sanzione disciplinare della consegna semplice irrogata al militare in ragione del taglio di capelli alla “skinhead”, ritenuto in contrasto con i doveri di decoro sanciti dal regolamento militare.

Consiglio di Stato Sezione IV Sentenza 7 aprile 2014, n. 1609   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2126 del 2011, proposto da: Ministero dell’Economia e delle Finanze, Comando Generale della Guardia di Finanza,...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 16 maggio 2014, n. 2518. La forma della costituzione in giudizio degli Enti territoriali, in riferimento all’autonomia statutaria e organizzativa, in seguito alla riforma del Titolo V della Costituzione

Consiglio di Stato Sezione V Sentenza 16 maggio 2014, n. 2518 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2767 del 2014, proposto da: Regione Campania, in persona del legale rappresentante in carica, rappresentata e difesa...

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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 25 giugno 2014, n. 15. Nell’ambito del giudizio di ottemperanza la comminatoria delle penalità di mora, di cui all’art. 114, comma 4, lett. e), del codice del processo amministrativo, è ammissibile per tutte le decisioni di condanna di cui al precedente art. 113, ivi comprese quelle aventi ad oggetto prestazioni di natura pecuniaria

CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA SENTENZA 25 giugno 2014, n. 15   SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 14 di A.P. del 2014, proposto da:  Ministero della Giustizia, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura dello Stato, domiciliata per legge in Roma, alla via dei Portoghesi, n. 12; contro Maria Antioca...

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Consiglio di Stato, adunanza plenaria, sentenza 20 giugno 2014, n.14 . Nel procedimento di affidamento di lavori pubblici le pubbliche amministrazioni se, stipulato il contratto di appalto, rinvengano sopravvenute ragioni di inopportunità della prosecuzione del rapporto negoziale, non possono utilizzare lo strumento pubblicistico della revoca dell’aggiudicazione ma devono esercitare il diritto potestativo regolato dall’art. 134 del d.lgs. n. 163 del 2006

CONSIGLIO DI STATO ADUNANZA PLENARIA SENTENZA 20 giugno 2014, n.14 SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2 di A.P. del 2014, proposto dalla Azienda per la Mobilita’ del Comune di Roma – Atac s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avvocati Roberta Iacovazzi e Rodolfo Mazzei, con domicilio eletto presso...