SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V SENTENZA 16 gennaio 2015, n.2283 Ritenuto in fatto Il Tribunale di Arezzo, con sentenza riformata, limitatamente alla pena, dalla Corte di appello di Firenze in data 4/10/2013, ha ritenuto C.S. responsabile, nei confronti della ex-convivente D.S. , di atti persecutori (art. 612-bis cod. pen., capo A),...
430 search results for: violenza privata
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 aprile 2014, n. 15676. La Corte di appello riformava parzialmente la sentenza emessa dal Tribunale, recante la condanna dell'imputato per resistenza a p.u. e lesioni, in danno di un agente di Polizia Municipale, che nell'occorso riportava la rottura della cuffia dei rotatori alla spalla sinistra; al contempo, il poliziotto era stato condannato per violenza privata in danno dell'imputato, limitatamente ad una parte della condotta a lui addebitata (in ipotesi, aveva contestato una infrazione al Codice della Strada commessa nel territorio di Venzone, seguendolo fino a Gemona del Friuli per poi strappargli di mano la patente e strattonarlo per le braccia). I protagonisti della vicenda erano stati reciprocamente condannati al risarcimento dei danni subiti, essendosi entrambi costituiti parti civili.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 8 aprile 2014, n. 15676 Ritenuto in fatto 1. L’11/07/2012, la Corte di appello di Trieste riformava parzialmente la sentenza emessa dal Tribunale di Tolmezzo il 23/09/2010, recante la condanna di P.I. alla pena di mesi 8 di reclusione per resistenza a p.u. e lesioni, in danno di...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 ottobre 2013, n. 40782. La configurabilità del tentativo di violenza privata non esige che la minaccia abbia effettivamente intimorito il soggetto passivo determinando una costrizione, anche se improduttiva del risultato perseguito, essendo sufficiente che si tratti di minaccia idonea ad incutere timore e diretta a costringere il destinatario a tenere, contro la propria volontà, la condotta pretesa dall’agente
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 2 ottobre 2013, n. 40782 Ritenuto in fatto 1. G..C. e L.V..C. ricorrono con unico atto, tramite il difensore, avverso la sentenza in data 1/3/2012 con la quale la Corte di Appello di Bari, confermando sul punto quella del 15/10/2010 del Tribunale della stessa sede, sez. dist. di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 settembre 2001 n. 37324. Tentata violenza privata continuata da parte della madre che minaccia il figlio di separarlo dalla nonna materna
Testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 settembre 2001 n. 37324[1] Il minore ha subìto, da parte della madre, una forte pressione, rivolta a costringerlo a rimettere la querela presentata, contro di lei, dal padre, prima di morire. Pressione esercitata con la minaccia di separarlo dalla nonna paterna, con cui il ragazzo...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 marzo 2013 n. 10413. Violenza privata aggravata per il marito che taglia i capelli alla moglie contro la sua volontà
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 marzo 2013 n. 10413[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/03/violenza-privata-aggravata-per-il-marito-che-taglia-i-capelli-alla-moglie-contro-la-sua-volonta.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 15 ottobre 2012, n. 40383. In tema di lesioni e violenza privata
Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza del 15 ottobre 2012, n. 40383 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 4-3-2011 la Corte di Appello di Palermo, confermando quella del Tribunale di Agrigento in data 5-5-2009, riconosceva la penale responsabilità di V.G. per il reato di violenza privata commesso l’(…) in...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 24 aprile 2012, n. 15715. Il delitto di violenza privata è un reato complesso, vale a dire che suo elemento costitutivo sia una condotta che, isolatamente considerata, costituirebbe l’elemento materiale di un altro reato.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza del 24 aprile 2012, n. 15715 1. Il Giudice di pace di Sant’Elpidio a Mare, con la sentenza del 18 novembre 2010, ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di R.C.L. per i reati di minacce e percosse in danno di D.R. per essere i reati estinti per...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 12517 del 3 aprile 2012. I comportamenti denigratori e vessatori del “capo” sul luogo di lavoro nei confronti dei dipendenti integrano il reato di violenza privata
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 12517 del 3 aprile 2012 Fatto e Diritto 1. Il Tribunale di Lecce/Casarano con sentenza in data 1.12.2005 condannava L.R. e C.R. per il delitto di cui all’art. 572 c.p, in danno di A.P. Il primo era titolare di un calzaturificio, il secondo suo padre, la P....
Corte di Cassazione, sezioni Unite, sentenza 7 novembre 2011, n. 23020. Avvocato molesto. Legittima la sanzione disciplinare della censura da parte dell’Ordine di appartenenza, pur se le sentenze dei giudici penali avevano dichiarato non doversi procedere nei suoi confronti in ordine ai reati di molestie e ingiurie per intervenuta remissione di querela e lo avevano assolto dall’imputazione di tentata violenza privata
Corte di Cassazione – Sezioni Unite civili – sentenza 7 novembre 2011, n. 23020. Avvocato molesto. Legittima la sanzione disciplinare della censura da parte dell’Ordine di appartenenza, pur se le sentenze dei giudici penali avevano dichiarato non doversi procedere nei suoi confronti in ordine ai reati di molestie e ingiurie per intervenuta remissione di querela...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 30 settembre 2014, n. 40382. Il reato di rapina in edificio o altro luogo destinato a privata dimora, quando la introduzione in tali luoghi abbia avuto il fine esclusivo di impossessarsi con violenza o minaccia della cosa mobile altri, dà luogo, dopo l’introduzione del n. 3 – bis del comma 3 dell’art. 628 cod. pen., ad un reato complesso, nel quale resta assorbito il delitto di cui all’art. 614 cod. pen.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 30 settembre 2014, n. 40382 Svolgimento del processo – Motivi della decisione F.S., D.F. e Da.An. ricorrono per cassazione – a mezzo dei loro rispettivi difensori – avverso la sentenza della Corte di Appello di Catanzaro del 7.11.2013, che ha confermato la pronuncia del Tribunale di Vibo Valentia,...