Non è la destinazione all’uso personale della sostanza stupefacente che costituisce causa di non punibilità, ma, al contrario, è la destinazione della sostanza allo smercio elemento costitutivo del reato di illecita detenzione. Pertanto, non sta alla difesa dimostrare la destinazione all’uso personale della droga detenuta, ma è l’accusa che, secondo i principi generali, deve dimostrare la detenzione della droga per un uso diverso da quello personale

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE

SEZIONE VI PENALE

SENTENZA 27 giugno 2016, n.26623

Considerato in diritto

La Corte di appello ha escluso, nonostante la modestia dei quantitativi rinvenuti, che la droga detenuta da P. fosse destinata a uso solo personale, considerandone la eterogenea qualità, la ripartizione in dosi e il rinvenimento di un bilancino di precisione (che P. ha affermato servirgli per pesare la droga per sé). Ribadendo il motivo di appello, il ricorso in esame contesta la valutazione dei giudici di merito assumendo che le sostanze rinvenute costituivano una modesta provvista personale e che l’uso di un bilancino di precisione non è incompatibile con un consumo solo personale tanto più che non sono stati trovati sostanze da taglio o denaro di provenienza illecita.

Nel sistema della normativa in materia (d.P.R. 9 ottobre 1990 n. 309 e successive modifiche) non è la destinazione all’uso personale della sostanza stupefacente che costituisce causa di non punibilità, ma, al contrario, è la destinazione della sostanza allo smercio elemento costitutivo del reato di illecita detenzione. Pertanto, non sta alla difesa dimostrare la destinazione all’uso personale della droga detenuta, ma è l’accusa che, secondo i principi generali, deve dimostrare la detenzione della droga per un uso diverso da quello personale (Sez. 6, n. 19047 de/ 10/01/2013, Rv. 255165; Sez. 4, n. 39262 del 25/09/2008, Rv. 241468). La sentenza impugnata è sul punto sostanzialmente apodittica perché fa leva unicamente sulla eterogeneita dello stupefacente detenuto, seppure in quantitativi modesti (grammi 0,4 di marijuana, altrettanti di hashis e 2,3 di cocaina), mentre non sviluppa argomenti che dimostrino un nesso necessario fra il possesso di un bilancino di precisione (che l’imputato ha affermato di usare per pesare o stupefacente) e finalità di cessione della droga.

P.Q.M.

Annulla senza rinvio la sentenza impugnata perché il fatto non sussiste

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