Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 8 marzo 2012 n. 9235. Condanna al Detective per per interferenza illecita nella vita privata ex art. 615 bis

Il testo integrale[1]

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 8 marzo 2012 n. 9235

 

La Suprema Corte ha confermato la condanna nei confronti di un investigatore privato,  commissionato dal marito, perché dopo essere entrato nella casa dell’amante di lei aveva filmato il rapporto sessuale tra la donna e l’amante, consegna dolo successivamente al marito.

Ebbene per gli ermellini  la condotta va oltre la violazione di domicilio, in quanto nel caso della interferenza nella  vita privata viene insidiata anche la riservatezza delle condotte  individuali o sociali (dunque dei rapporti umani) che in tali luoghi si svolgono.

Sorrento 9 marzo 2012

Avv. Renato D’Isa

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