Ai fini della lettura di dichiarazioni predibattimentali ai sensi dell’articolo 512 cod. proc. pen., l’imprevedibilità della impossibilità di ripetizione dell’atto va valutata con criterio “ex ante”, avuto riguardo non a mere possibilità o evenienze astratte ed ipotetiche, ma sulla base di conoscenze concrete, di cui la parte interessata poteva disporre fino alla scadenza del termine entro il quale avrebbe potuto chiedere l’incidente probatorio.
Sentenza 15 gennaio 2018, n. 1517
Data udienza 20 ottobre 2017
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
SEZIONE PRIMA PENALE
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott. MAZZEI Antonella P. – Presidente
Dott. ROCCHI Giacomo – Consigliere
Dott. DI GIURO Gaetano – rel. Consigliere
Dott. CAIRO Antonio – Consigliere
Dott. COCOMELLO Assunta – Consigliere
ha pronunciato la seguente:
SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 30/03/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. TAMPIERI LUCA;
Il P.G. chiede l’inammissibilita’ del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di Milano ha confermato la sentenza emessa in data 09/05/2014, con cui (OMISSIS) era dichiarata colpevole dei reati di falsificazione di documenti al fine del rilascio di permesso di soggiorno e di favoreggiamento della permanenza nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari, e, ritenuta la continuazione, la aveva condannata alla pena di anni due di reclusione.
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