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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 aprile 2014, n.16157. L'ambito di attività consentita all'agente provocatore, rientra in un indiretto e marginale intervento nell'ideazione e nell'esecuzione del reato: è lecita la condotta dell'agente che, attraverso un indiretto e marginale intervento nell'ideazione e nell'esecuzione del reato, si concretizzi prevalentemente in un'attività di osservazione, di controllo e di contenimento delle azioni illecite altrui

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 11 aprile 2014, n.16157   Ritenuto in fatto  1. Il giudice per le indagini preliminari di Brescia disponeva la misura degli arresti domiciliari nei confronti di P.A. , M.A. , La.Fr. , L.G. e Mo.Pa. , tutti militari in servizio presso la stazione carabinieri di (…), in relazione...

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