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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 15448 del 20 giugno 2013. Per le spese di lite non possono essere compensate se la notifica irregolare della cartella esattoriale è ascrivibile alle disfunzioni organizzative dell’ente

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 15448 del 20 giugno 2013 Svolgimento del processo 1 – L’avv. C.L. propose opposizione, innanzi al Giudice di Pace di Roma, avverso la cartella esattoriale del Comune di Roma, notificatale il 16 marzo 2005, recante un importo di Euro 102,18, chiedendone l’annullamento per irregolare notifica del verbale...

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Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 21 giugno 2013, n. 3402. Le norme in materia di partecipazione al procedimento amministrativo non devono essere applicate meccanicamente e formalisticamente, dovendo essere invece essere interpretate in senso sostanziale, coordinando in modo ragionevole e sistematico principi di legalità, imparzialità e buon andamento ed i corollari di economicità e speditezza dell’azione amministrativa.

La massima 1. Le norme in materia di partecipazione al procedimento amministrativo non devono essere applicate meccanicamente e formalisticamente, dovendo essere invece essere interpretate in senso sostanziale, coordinando in modo ragionevole e sistematico principi di legalità, imparzialità e buon andamento ed i corollari di economicità e speditezza dell’azione amministrativa. 2. La mancata comunicazione di avvio...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 26418 del 18 giugno 2013. Contravvenzione in materia di sicurezza sul lavoro: valida la notifica consegnata in luogo diverso da quello della sede legale della società

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 26418 del 18 giugno 2013 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza 6.4.2011, il Tribunale di Messina ha ritenuto G. S. colpevole di una serie di contravvenzioni in materia di sicurezza del lavoro e, ritenuta la continuazione tra le stesse, lo ha condannato, con le attenuanti generiche, alla...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 24 giugno 2013, n.15786. Il compenso per prestazioni professionali va determinato in base alla tariffa ed adeguato all’importanza dell’opera solo nel caso in cui esso non sia stato liberamente pattuito

La massima Il compenso per prestazioni professionali va determinato in base alla tariffa ed adeguato all’importanza dell’opera solo nel caso in cui esso non sia stato liberamente pattuito, in quanto l’art. 2233 cod. civ. pone una garanzia di carattere preferenziale tra i vari criteri di determinazione del compenso, attribuendo rilevanza in primo luogo alla convenzione...

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Corte Costituzionale, sentenza del 17 giugno 2013 n. 143. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 41-bis, comma 2-quater, lettera b), ultimo periodo, della legge 26 luglio 1975, n. 354

Sentenza  143/2013 Giudizio Presidente GALLO – Redattore FRIGO Camera di Consiglio del 24/04/2013    Decisione  del 17/06/2013 Deposito del 20/06/2013   Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Art. 41-bis, c. 2°-quater, lett. b), della legge 26/07/1975, n. 354, come modificato dall’art. 2, c. 25°, lett. f), n. 2), della legge 15/07/2009, n. 94. Massime: Atti decisi: ord. 241/2012...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 giugno 2013 n. 27690. La persona condannata può ottenere la misura dell’affidamento in prova ai servizi sociali anche se non ha un lavoro stabile

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 giugno 2013 n. 27690[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/penale/sentenzeDelGiorno/2013/06/affidamento-in-prova-al-servizio-sociale-anche-per-chi-non-ha-un-lavoro.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2011/   sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2012/  sentenze-ordinanze/cassazione-penale-2013/       Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza n. 15190 del 18 giugno 2013. La sentenza penale passata in giudicato non ha efficacia vincolate nel processo tributario

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza n. 15190 del 18 giugno 2013 Svolgimento del processo – Motivi della decisione Nel ricorso iscritto a R.G. n. 11484/2011 è stata depositata in cancelleria la seguente relazione: 1) L’Agenzia ricorre per cassazione avverso la sentenza 01/06/2010 in data 10.02.2009, depositata il 10 marzo 2010, con cui la...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 10 giugno 2013, n. 14506. Qualora la domanda di risarcimento dei danni sia basata su comportamenti illeciti tenuti dall’Amministrazione Finanziaria dello Stato o di altri enti impositori, la controversia, avendo ad oggetto una posizione sostanziale di diritto soggettivo del tutto indipendente dal rapporto tributario, è devoluta alla cognizione dell’autorità giudiziaria ordinaria

La massima 1. Qualora la domanda di risarcimento dei danni sia basata su comportamenti illeciti tenuti dall’Amministrazione Finanziaria dello Stato o di altri enti impositori, la controversia, avendo ad oggetto una posizione sostanziale di diritto soggettivo del tutto indipendente dal rapporto tributario, è devoluta alla cognizione dell’autorità giudiziaria ordinaria, non potendo sussumersi in una delle...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 giugno 2013, n. 25138. Il mancato uso, da parte della vittima, della cintura di sicurezza, non vale, di per sé, ad escludere il nesso di causalità tra la condotta del conducente di un’autovettura che, violando ogni regola di prudenza e la specifica norma del rispetto dei limiti di velocità, abbia reso inevitabile l’impatto con altra autovettura sulla quale viaggiava la vittima, e l’evento

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE Sentenza 6 giugno 2013, n. 25138   Ritenuto in fatto Ricorre per cassazione il difensore di fiducia di M.G. avverso la sentenza emessa in data 8.10.2012 dalla Corte di Appello di Roma che riduceva la pena inflitta al predetto a mesi dieci di reclusione e gli revocava la...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 giugno 2013 n. 15685. Nel caso in cui il frazionamento sia richiesto dal terzo acquirente, dal promissario acquirente o dall’assegnatario, l’ipoteca, dopo il frazionamento, deve garantire soltanto la quota di mutuo che il richiedente si è accollato e non una quota proporzionata al valore della singola unità rispetto al valore del complesso delle unità immobiliari gravate dall’ipoteca

    Testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 giugno 2013 n. 15685[1]   Nel procedimento previsto dall’articolo 39, comma ter, del Dlgs 385/1993 (Testo unico in materia bancaria e creditizia), il presidente del tribunale, accertata la legittimazione del ricorrente e l’inadempimento della banca all’obbligo di frazionare il mutuo, designa il notaio...