Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 21 settembre 2012, n. 36408 Ritenuto in fatto Con ordinanza del 28.7.11 il Tribunale dell’Aquila, sezione riesame, annullava l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa il 27.6.11 dal GIP presso il Tribunale della stessa sede nei confronti di A.F. , indagato, in concorso con altri, per...
Mese: Ottobre 2012
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 21 settembre 2012, n. 16090. In caso di sopraggiunte difficoltà economiche dell’onerato l’assegno viene diminuito ma resta
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 21 settembre 2012, n. 16090 Svolgimento del processo Con la sentenza impugnata la Corte di appello di Roma, investita del gravame avverso la sentenza del Tribunale di Roma del 29 maggio 2008, che aveva pronunciato sulle richieste di entrambi i coniugi, C.A. e M.A. , di modifica...
Corte di Casaszione, sezione I, sentenza del 20 settembre 2012, n. 29709. In tema di aggravante del fatto commesso in danno del coniuge
Le massime 1. Ricorre l’aggravante del fatto commesso in danno del coniuge (art. 577 c.p., comma 2), nel caso in cui la condotta omicidiaria sia commessa contro il coniuge non di nazionalità italiana, nella ipotesi in cui questi sia unito in matrimonio con l’imputato, anch’egli di nazionalità straniera, in forza di vincolo contratto all’estero e...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 27 settembre 2012, n.16428. Nell’interpretazione dei contratti, l’art. 1363 cod. civ. impone di procedere al coordinamento delle varie clausole e di interpretarle complessivamente le une a mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso risultante dall’intero negozio
La massima Nell’interpretazione dei contratti, l’art. 1363 cod. civ. impone di procedere al coordinamento delle varie clausole e di interpretarle complessivamente le une a mezzo delle altre, attribuendo a ciascuna il senso risultante dall’intero negozio. E di più, considerato che il contratto è sintesi ed equilibrio di interessi contrapposti, nell’interpretare le clausole contrattuali, vanno individuati...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 11 settembre 2012, n. 34562. Per ritenere la “giusta causa” di allontanamento dal domicilio domestico, da parte del marito, è sufficiente una lettera di addio alla moglie in cui lo stesso giustifica la sua scelta
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI PENALE Sentenza 11 settembre 2012, n. 34562 Ritenuto in fatto 1. Con la decisione in epigrafe indicata la Corte d’appello di Catania ha confermato la sentenza del 6 ottobre 2006 con cui la Sezione distaccata di Giarre aveva condannato S.G. alla pena di Euro 900,00 di multa in...