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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 26 luglio 2012, n. 13189. La restituzione del bene locato al termine del rapporto locativo (quale ne sia stata la causa della cessazione) può essere effettuato con modalità (la consegna delle chiavi) aventi valore di offerta non formale

Le massime Con riferimento all’ipotesi in cui sia il conduttore che, nell’inerzia del locatore, voglia avvalersi del diverso regime giuridico della locazione conforme all’uso mutato – ha già stabilito (Cass., n. 14765/2007; Cass., n. 17005/2011) che, in caso di mutamento di destinazione d’uso della cosa locata, il decorso del termine di decadenza, di cui all’art....

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza del 23 luglio 2012, n. 12770. Il demansionamento non coincide con il mobbing

Suprema Corte di Cassazione Sezione Lavoro Sentenza del 23 luglio 2012, n. 12770   Svolgimento del processo Con sentenza del 19 maggio 2004, il Tribunale di Roma respingeva una serie di domande proposte da M.L., dal 23 marzo 1987 dipendente della T. s.p.a. – con inquadramento in livello C) di cui al CCNL applicato e...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 26 luglio 2012, n. 30686. Truffa aggravata in danno di chi vanta con artifici e raggiri la proprietà di un immobile oggetto di un preliminare

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 26 luglio 2012, n. 30686     Ritenuto in fatto 1.1) B.G. , M.A. ricorrono per cassazione avverso la sentenza della Corte di appello di Firenze in data 14.01.2011 che aveva confermato la decisione del Tribunale di Pistoia del 18.05.2009, di condanna di entrambi gli imputati per...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 26 luglio 2012, n. 13204. Per il ricorso in Cassazione se il ricorrente non indica la specifica lesione subita, il lamentato vulnus procedurale non acquista rilievo idoneo a determinare l’annullamento della sentenza impugnata

  Suprema Corte di Cassazione Sezione III Sentenza del 26 luglio 2012, n. 13204   Svolgimento del processo I fatti di causa possono così ricostruirsi sulla base della sentenza impugnata. Con ricorso del 7 agosto 2003 T.M. , T.A. e G.T. proposero, innanzi al Tribunale di Como, opposizione al pignoramento loro notificato a istanza dell’avvocato...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 1 agosto 2012, n. 13796. Alla devoluzione al giudice ordinario di tutta la materia del lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni deve riconoscersi carattere generale – rilevando a tal fine la sola inerenza della controversia al rapporto di lavoro – a fronte della quale le disposizioni che prevedono il perpetuarsi, nella materia, della giurisdizione del giudice amministrativo rivestono portata limitata ed eccezionale

Le massime 1. Alla devoluzione al giudice ordinario di tutta la materia del lavoro dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni deve riconoscersi carattere generale – rilevando a tal fine la sola inerenza della controversia al rapporto di lavoro – a fronte della quale le disposizioni che prevedono il perpetuarsi, nella materia, della giurisdizione del giudice amministrativo...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza n. 12485 del 19 luglio 2012. L’assemblea, alla quale spetta il potere di disciplinare i beni e servizi comuni, al fine della migliore e più razionale utilizzazione, ben può stabilire, con deliberazione a maggioranza, il godimento turnario della cosa comune, nel caso in cui, come nella fattispecie in esame, non sia possibile l’uso simultaneo da parte di tutti i condomini, a causa del numero insufficiente dei posti auto condominiali.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza n. 12485 del 19 luglio 2012 Svolgimento del processo Con sentenza n. 23966/2001 il Tribunale di Roma rigettava l’impugnazione proposta da M.G. avverso la delibera dell’assemblea del Condominio di (omissis) del 3-2- 1999 che, disciplinando l’uso del garage comune a tutti i 12 condomini ma dotato di 11...

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Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate vigilate dal Ministero della giustizia, ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012 n. 27.

Regolamento recante la determinazione dei parametri per la liquidazione da parte di un organo giurisdizionale dei compensi per le professioni regolamentate vigilate dal Ministero della giustizia, ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge 24 gennaio 2012 n. 1 convertito con modificazioni dalla legge 24 marzo 2012 n. 27. Il regolamento in pdf

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 11945 del 13 luglio 2012. La notifica delle cartelle esattoriali deve essere fatta al fallito ed al curatore del fallimento

Le massime la dichiarazione di fallimento non comporta il venir meno dell’impresa, ma solo la perdita della legittimazione sostanziale e processuale da parte del suo titolare, nella cui posizione subentra il curatore fallimentare pertanto mentre gli atti del procedimento tributario formati in epoca anteriore alla dichiarazione di fallimento del contribuente, ancorchè intestati a quest’ultimo, sono...