Articolo

Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 settembre 2013 n. 21437. Notifica fuori termine dovuta al cambio di indirizzo del legale che ha comunicato i nuovi recapiti al Consiglio dell’ordine, vista la possibilità di fare agevolmente una verifica online

Testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 19 settembre 2013 n. 21437[1] Costituisce onere del notificante, quale adempimento preliminare agli incombenti relativi al procedimento notificatorio, accertarsi dell’assenza di mutamenti riguardanti il domicilio del procuratore costituito nel giudizio al fine di identificare correttamente il luogo della notificazione”, fatti salvi il caso fortuito o la forza maggiore...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 settembre 2013 n. 38690. L’intervenuta remissione di querela per il delitto di atti persecutori, non impedisce l’azione d’ufficio per lesioni

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 19 settembre 2013 n. 38690[1] L’articolo 582, co. 2, c.p., nel rendere perseguibile d’ufficio il reato di lesione personale quando concorrano alcune delle circostanze aggravanti di cui agli artt. 583 e 585, c.p., ad eccezione di quelle indicate nel n. 1 e nell’ultima parte dell’art....

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 settembre 2013, n. 37815. Nella ipotesi di atti sessuali con minorenne in cambio di utilità economiche è irrilevante il consenso del minore, così come è irrilevante se l’atto è unico o plurimo

Suprema Corte di Cassazione sezione III  sentenza 16 settembre 2013, n. 37815 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza 28.11.2012 la Corte d’Appello di Catanzaro – riformando totalmente la pronunzia del Tribunale – ha assolto l’imputato T.P. dai reati di cui ai capi B (prostituzione minorile ai danni di C.A. e L.M. ) e C (tentata...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 settembre 2013 n. 38129. l datore di lavoro è passibile di condanna per omicidio colposo per la morte del dipendente ubriaco se, nell’affidargli dei compiti, non ha tenuto conto della loro “salute” oltre che della loro “sicurezza”

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 17 settembre 2013 n. 38129[1] La condizione di ubriachezza del lavoratore sul luogo di lavoro non è circostanza eccezionale e quindi non prevedibile dal datore di lavoro, con l’ulteriore effetto della riconducibilità al medesimo dell’infortunio occorso, pure in presenza di uno stato di ebbrezza alcolica...

Articolo

Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 16 settembre 2013, n. 4574. In tema di sistema sanitario ed accreditamento nelle strutture private

La massima 1. Nel sistema sanitario nazionale anche il riconoscimento dell’accreditamento alle strutture sanitarie private è subordinato all’esito di attività quali la ricognizione del fabbisogno assistenziale e la programmazione sanitaria regionale. La competenza regionale in materia di autorizzazione ed accreditamento di istituzioni sanitarie private deve essere inquadrata nella più generale potestà legislativa concorrente in materia...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 settembre 2013 n. 21454. l’invio non richiesto di un estratto conto assicurativo da parte dell’Inps se ha spinto il lavoratore a licenziarsi per raggiunti limiti di contributivi, poi verificatasi non veri, impone all’istituto di previdenza di risarcire il danno al cittadino che si è legittimamente affidato ad un documento della pubblica amministrazione

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 settembre 2013 n. 21454[1]   Il danno subito dal lavoratore che sia stato indotto alla anticipata cessazione del rapporto di lavoro, a seguito di errata comunicazione dell’Inps sulla propria posizione contributiva, e che si sia visto poi rigettare la domanda di pensione di anzianità...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 11 settembre 2013, n. 37314. Sussiste il reato di falso ogni qual volta si intervenga con modifiche su di un atto già definitivamente formato, pur quando l’intento dell’agente sia quello di renderne il contenuto conforme al vero

  La massima Sussiste il reato di falso ogni qual volta si intervenga con modifiche su di un atto già definitivamente formato, pur quando l’intento dell’agente sia quello di renderne il contenuto conforme al vero. Se così è, ne deriva che la coscienza e la volontà di operare un tale intervento non può non equivalere...