La massima La valutazione equitativa del danno, in quanto inevitabilmente caratterizzata da un certo grado di approssimatività, è suscettibile di rilievi in sede di legittimità, sotto il profilo del vizio della motivazione, solo se difetti totalmente la giustificazione che quella statuizione sorregge, o macroscopicamente si discosti dai dati di comune esperienza, o sia radicalmente contraddittoria....
Giorno: 30 Aprile 2013
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza n. 9778 del 23 aprile 2013. Il lavoratore deve dimostrare il nesso di causalità tra attività lavorativa svolta e malattia contratta
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza n. 9778 del 23 aprile 2013 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Napoli ha accolto il ricorso proposto dall’Inail e, riformata la sentenza del Tribunale della stessa città, ha respinto la domanda proposta da P.D. con la quale aveva chiesto l’erogazione della rendita in relazione alla...
Corte do Cassazione, sezione II, sentenza 26 aprile 2013, n. 10082. L’art. 1127 cod.civ., che vieta al proprietario dell’ultimo piano dell’edificio condominiale sopraelevazioni precluse dalle condizioni statiche del fabbricato medesimo, e, quindi, consente all’altro condomino di agire per la demolizione delle opere realizzate in violazione di detto divieto, trova applicazione pure nel caso di sopraelevazioni che non osservino le specifiche disposizioni dettate dalle leggi antisismiche
La massima 1. La sopraelevazione realizzata dal proprietario dell’ultimo piano di edificio condominiale, in violazione delle prescrizioni e cautele tecniche fissate dalle norme speciali antisismiche, è riconducibile nell’ambito della previsione dell’art. 1127, secondo comma, cod. civ. in tema di sopraelevazioni non consentite dalle condizioni statiche del fabbricato. A fronte di tale opera, pertanto, deve riconoscersi...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 29 aprile 2013 n. 18826. In tema di reato di sostituzione di persona con l’utilizzo del nickname
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 29 aprile 2013 n. 18826[1] Nel caso trattato l’imputata non ha creato un account attribuendosi falsamente le generalità di un altro soggetto, ma ha inserito in una chat di incontri personali i dati identificativi della ex datrice di lavoro ad insaputa di quest’ultima. Invero, non può...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 26 aprile 2013, n. 10064. In materia di revisione delle disposizioni concernenti l’affidamento dei figli e di quelle relative alla misura e alle modalità dei contributi da corrispondere a seguito dello scioglimento e della cessazione degli effetti del matrimonio il decreto pronunciato dal tribunale è immediatamente esecutivo
La massima In materia di revisione delle disposizioni concernenti l’affidamento dei figli e di quelle relative alla misura e alle modalità dei contributi da corrispondere a seguito dello scioglimento e della cessazione degli effetti del matrimonio, a norma dell’art. 9 della legge n. 1 dicembre 1970 n. 898 e successive modificazioni, il decreto pronunciato dal...