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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 6203 del 12 marzo 2013. Accertamento tributario: falsa la fattura per consulenza in assenza di un accordo scritto con il professionista

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 6203 del 12 marzo 2013 Svolgimento del processo e motivi della decisione R.G. ric. n. 4856/l1 Ricorrente: soc. Immobiliare C srl. Controricorrente: agenzia entrate Oggetto: ricorso contro avviso rettifica per recupero imposta, E’ stata depositata la seguente relazione: 1. La società Immobiliare C. srl. propone ricorso per...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 28 febbraio 2013, n. 5039. Qualora il proprietario dell’ultimo piano di un edificio condominiale provveda a modificare una parte del tetto condominiale trasformandola in terrazza (od occupandola con altra struttura equivalente od omologa) a proprio uso esclusivo, tale modifica è da ritenere illecita non potendo essere invocato l’art. 1102 c.c.

La massima 1. In tema di condominio, la sostituzione integrale o parziale del tetto – così come la sua permanente occupazione in parte con la sovrapposizione di altro manufatto – ad opera del proprietario dell’ultimo piano di un edificio condominiale, con una diversa copertura (terrazza od altra struttura equivalente, come potrebbe essere proprio un’altana) che...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2013 n. 6501. Non costituisce giusta causa o giustificato motivo di licenziamento l’aver il dipendente reso noto all’A.G. fatti di potenziale rilevanza penale accaduti presso l’azienda in cui lavora

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 marzo 2013 n. 6501[1] Va escluso in punto di diritto che il denunciare od esporre all’A.G. fatti potenzialmente rilevanti in sede penale sia contegno extralavorativo comunque idoneo a ledere irrimediabilmente il vincolo fiduciario tra lavoratore e datore di lavoro, vuoi perché si tratta di...

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Corte Costituzionale, sentenza n. 39 del 15 marzo 2013. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 61, comma 3, del d.l. n. 5 del 2012, convertito, con modificazioni, dall’art. 1, comma 1, della legge n. 35 del 2012

SENTENZA N. 39 ANNO 2013   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE   composta dai signori: Presidente: Franco GALLO; Giudici : Luigi MAZZELLA, Gaetano SILVESTRI, Sabino CASSESE, Giuseppe TESAURO, Paolo Maria NAPOLITANO, Giuseppe FRIGO, Alessandro CRISCUOLO, Paolo GROSSI, Giorgio LATTANZI, Aldo CAROSI, Marta CARTABIA, Sergio MATTARELLA, Mario Rosario MORELLI, Giancarlo CORAGGIO,...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 10 gennaio 2013, n. 449. Donazione seguita da vendita dello stesso bene realizza lo scopo di sottrarre alla corretta tassazione un reddito

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE   SEZIONE TRIBUTARIA   Sentenza 10 gennaio 2013, n. 449 Svolgimento del processo 1. Con sentenza n. 92/63/07, la CTR della Lombardia accoglieva l’appello proposto da B.P. e Pa. avverso la decisione di prime cure, con la quale era stato rigettato il ricorso proposto dal contribuente nei confronti dell’avviso di accertamento,...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 13 marzo 2013, n. 6370. Un telagramma che sollecita l’incontro per il pagamento di oneri condominiali vale come riconoscimento del debito

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 13 marzo 2013, n. 6370     Svolgimento del processo 1. – La società SCAI srl, quale locatrice, otteneva il decreto ingiuntivo per l’importo di Euro 1356,41 in data 1 febbraio 2003 nel confronti del conduttore C..S. (odierno ricorrente) per il pagamento di oneri condominiali. Inizialmente la richiesta...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 29 gennaio 2013, n. 4364. Diffamazione per l’amministratore che affigge i nomi dei condomini morosi

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V PENALE Sentenza 29 gennaio 2013, n. 4364 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 21/01/2011, il Tribunale di Messina ha confermato la decisione del Giudice di pace di Messina, il quale aveva affermato la responsabilità di P.A. in ordine al reato di cui all’art. 595 cod. pen., perché aveva...