Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 ottobre 2014, n. 40552 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 settembre 2014, n. 39445. Anche se la violenza carnale è stata "completa", l'attenuante prevista per i casi di «minore gravità» – con relativo sconto di pena fino a due terzi – non può escludersi a priori.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 settembre 2014, n. 39445 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 settembre 2014, n. 39904. Laddove il rapporto fra l'inducente ed il minore intervenga per via telematica, posto che, come sopra rilevato, gli atti sessuali di cui all'art. 609-quater cod. pen. non devono essere necessariamente caratterizzati dal contatto fisico tra la vittima e l'agente, ben potendo l'autore del delitto trovare soddisfacimento sessuale dal fatto di assistere alla esecuzione di atti che la vittima pone in essere si se stessa
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 settembre 2014, n. 39904 Ritenuto in fatto Con ordinanza del 2 aprile 2014, il Tribunale di Firenze, in funzione di Giudice del riesame, ha annullato l’ordinanza del 13 marzo 2014, emessa dal Gip di quella stessa sede giudiziaria, con la quale, su richiesta del Pm di Firenze...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 29 agosto 2014, n. 36400. Violenza o minaccia a pubblico ufficiale.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 29 agosto 2014, n. 36400 Ritenuto in fatto 1. G.M. ricorre per cassazione avverso la sentenza della Corte d’appello di Napoli, in data 24-6-11, con la quale è stata confermata la sentenza di condanna emessa in primo grado, in ordine ai delitti di cui agli artt 336,...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 23 luglio 2014, n. 32619. In tema di valutazione della prova testimoniale da parte del giudice d'appello, sussiste l'obbligo di rinnovare l'istruzione in caso di diversa valutazione dell'attendibilità dei dichiaranti rispetto alla sentenza di primo grado, non solo in caso di assoluzione ma anche nell'ipotesi di condanna
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 23 luglio 2014, n. 32619 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. RAGO Geppino – Consigliere Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Consigliere Dott. VERGA Giovanna – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 luglio 2014, n. 33076. Il prelievo, non invasivo, di reperti di tracce biologiche da utilizzare per la comparazione del Dna può avvenire senza contraddittorio e il raffronto può essere utilizzato come prova nel dibattimento.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 25 luglio 2014, n. 33076 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. TADDEI Margherita – rel. Consigliere Dott. MACCHIA Alberto – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 luglio 2014, n. 32355. Risponde del reato di cui all’art. 609 bis il padre che durante la pratica del bidet tocca le parti intime alla minore e introduce reiteratamente le dita nella vagina
Suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione III SENTENZA 22 luglio 2014, n. 32355 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 18 ottobre 2012 la Corte d’appello di Bologna ha accolto l’appello proposto dal Procuratore Generale e dalla parte civile avverso sentenza del 21 giugno 2007 con cui il Tribunale di Bologna...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 6 giugno 2014, n. 23913. In tema di reati contro la libertà sessuale, integra il reato di cui all'art. 609-bis c.p. qualunque forma di costringimento psico-fisico idoneo ad incidere sull'altrui libertà di autodeterminazione, a nulla rilevando l'esistenza di un rapporto coniugale o paraconiugale tra le parti, atteso che non esiste all'interno di tale rapporto un diritto all'amplesso né conseguentemente il potere di esigere od imporre una prestazione sessuale
suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione III sentenza 6 giugno 2014, n. 23913 Svolgimento del processo 1. La Corte di Appello di Roma, pronunciando nei confronti dell’odierno ricorrente C.S., con sentenza del 12.11.2013, riformava parzialmente la sentenza del Tribunale di Civitavecchia del 04.11.2012, riducendo la pena ad anni 4 di reclusione, con le attenuanti generiche, revoca...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 giugno 2014, n. 26466. L'assenza di una perfetta coincidenza tra quanto dichiarato dalla vittima del reato e fonti esterne su elementi non considerati pregnanti non è idonea a minare l'attendibilità delle accuse, al punto da integrare una violazione del principio per cui la condanna deve essere pronunciata «al di là di ogni ragionevole dubbio».
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 giugno 2014, n. 26466 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. SCARCELLA...
Corte Costituzionale, sentenza n. 106 del 18 aprile 2014. Dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 69, quarto comma, del codice penale, come sostituito dall’art. 3 della legge 5 dicembre 2005, n. 251 (Modifiche al codice penale e alla legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di attenuanti generiche, di recidiva, di giudizio di comparazione delle circostanze di reato per i recidivi, di usura e di prescrizione), nella parte in cui prevede il divieto di prevalenza della circostanza attenuante di cui all’art. 609-bis, terzo comma, cod. pen., sulla recidiva di cui all’art. 99, quarto comma, cod. pen.
Sentenza 106/2014 Giudizio Presidente SILVESTRI – Redattore LATTANZI Udienza Pubblica del 11/03/2014 Decisione del 14/04/2014 Deposito del 18/04/2014 Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Art. 69, c. 4°, del codice penale. Massime: Atti decisi: ord. 275/2013 SENTENZA N. 106 ANNO 2014 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE COSTITUZIONALE composta dai signori: Presidente: Gaetano...