Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 15 novembre 2013, n. 25671 Ritenuto in fatto 1. L.B. propone ricorso per cassazione, articolato in nove motivi, avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale del Veneto indicata in epigrafe, con la quale, in accoglimento dell’appello dell’Ufficio, è stata affermata la legittimità dell’avviso di accertamento emesso nei confronti...
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 26157 del 21 novembre 2013. In caso di errore sostanziale sull’accertamento la Ctp oltre ad annullare l’atto impositivo deve ricalcolare il reddito
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 26157 del 21 novembre 2013 La Corte, ritenuto che, ai sensi dell’art. 380 bis cod. proc. civ., è stata depositata in cancelleria la seguente relazione: Il relatore cons. Giuseppe Caracciolo, letti gli atti depositati Osserva: La CTR di Milano ha respinto l’appello dell’Agenzia ed accolto quello della...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 46165 del 18 novembre 2013. Evasione fiscale quando c’è uno scostamento del prezzo di compravendita dell’immobile dai dati Omi
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza n. 46165 del 18 novembre 2013 RITENUTO IN FATTO 1. – Con sentenza del 21 novembre 2012, la Corte d’appello di Brescia ha confermato la sentenza del Tribunale di Cremona del 17 febbraio 2011, con la quale l’imputato era stato condannato, per il reato di cui all’art. 4...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza n. 25473 del 13 novembre 2013.
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza n. 25473 del 13 novembre 2013 Fatto Con l’impugnata sentenza n. 67/06/07, depositata il 22 ottobre 2007, la Commissione Tributaria Regionale dell’Umbria, rigettato l’appello dell’Ufficio, confermava la decisione n. 125/04/05 della Commissione Tributaria Provinciale di Terni che aveva accolto il ricorso del contribuente L.F. avverso il provvedimento n....
Corte di Cassazione, sezione VI tributaria, ordinanza n. 25358 del 12 novembre 2013. Il contribuente può contestare una pretesa tributaria anche in sede di impugnazione della cartella emessa sulla base delle sue dichiarazioni; purchè ovviamente tale cartella costituisca il primo atto con cui la pretesa viene portata a conoscenza del contribuente
Suprema Corte di Cassazione sezione VI tributaria ordinanza n. 25358 del 12 novembre 2013 ORDINANZA Svolgimento del processo e motivi della decisione Oggetto: Irap RICORRENTE: A. G. INTIMATO: AGENZIA ENTRATE E’ stata depositata la seguente relazione: 1. Il prof. A.G. ricorre per cassazione avverso la sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio 187/28/10 del 10...
Corte di Cassazione, sezione VI, tributaria sentenza n. 35353 dell’11 novembre 2013. La richiesta di rimborso relativa all’eccedenza d’imposta, risultata alla cessazione dell’attività, essendo regolata dal D.P.R. n. 633 del 1972, art. 30, comma 2. è soggetta al termine di prescrizione ordinario decennale e non a quello biennale di cui al D.lgs. n. 546 del 1992, art. 21 applicabile in via sussidiaria e residuale, in mancanza di disposizione specifiche; proprio perché l’attività non prosegue, non sarebbe infatti possibile portare l’eccedenza in detrazione l’anno successivo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI tributaria sentenza n. 35353 dell’11 novembre 2013 ORDINANZA Svolgimento del processo La controversia promossa da AT s.n.c. contro l’Agenzia delle Entrate è stata definita con la decisione in epigrafe, recante il rigetto dell’appello proposto dalla Agenzia contro la sentenza della CTP di Novara n. 38/1/2009 che aveva accolto il...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 5 novembre 2013, n. 44665. In tema di reati tributari
Suprema Corte di Cassazione sezione III Sentenza 5 novembre 2013, n. 44665 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. GENTILE Mario – Consigliere Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. RAMACCI Luca...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 24435 del 30 ottobre 2013. La cartella esattoriale di pagamento, quando faccia seguito ad un avviso di accertamento divenuto definitivo, si esaurisce in urfintimazione di pagamento della somma dovuta in base all’avviso e non integra un nuovo ed autonomo atto impositivo: ne discende che, in base all’art. 19, 3° comma, del decreto legislativo 31 dicembre 1992 n. 546, essa resta sindacabile in giudizio solo per vizi propri e non per questioni attinenti all’atto di accertamento da cui è sorto il debito. Dunque, i vizi afferenti all’avviso di accertamento non possono essere fatti valere con impugnazione della cartella
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 24435 del 30 ottobre 2013 Fatto La società contribuente impugnò una cartella di pagamento che era seguita ad un avviso di accertamento, in relazione al quale la società aveva proposto istanza di accertamento con adesione, che non aveva avuto seguito. La commissione tributaria provinciale accolse il ricorso,...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 21 ottobre 2013, n. 23839. In materia tributaria, non qualsiasi irritualità nell’acquisizione di elementi rilevanti ai fini dell’accertamento comporta, di per sé, l’inutilizzabilità degli stessi, in mancanza di una specifica previsione in tal senso, esclusi i casi in cui viene in discussione la tutela di diritti fondamentali di rango costituzionale, come l’inviolabilità della libertà personale o del domicilio
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 21 ottobre 2013, n. 23839 Svolgimento del processo L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per cassazione, affidato a tre motivi, avverso la sentenza della commissione tributaria regionale della Sicilia, sez. stacc.. di Catania, n. 88/34/10, depositata il 22 febbraio 2010, con la quale, rigettato l’appello della medesima contro la...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 18 settembre 2013, n. 21287. L’art. 6 del D.M. 2 agosto 1969 qualifica abitazioni di lusso – escluse dal beneficio fiscale di cui al d.P.R. n. 131 del 1986, tariffa 1, art. 1, nota 2 bis -, le unità immobiliari “aventi superficie utile complessiva superiore a mq. 240 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine)”, e tale norma va interpretata nel senso di dover escludere dal dato quantitativo globale della superficie dell’immobile indicata nell’atto di acquisto (in essa compresi, dunque, i muri perimetrali e quelli divisori) solo i predetti ambienti e non l’intera superficie non calpestabile.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Sentenza 18 settembre 2013, n. 21287 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente – Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere – Dott. SAMBITO Maria Giovanna Concetta – rel. Consigliere – Dott. BRUSCHETTA Ernestino...