SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Sentenza 4 febbraio 2014, n. 5467 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente – Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere – Dott. DI NICOLA Vito – rel. Consigliere – Dott. GAZZARA...
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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 aprile 2014, n. 7764. In tema di agevolazioni tributarie, i benefici fiscali per l'acquisto della prima casa (abitazione non di lusso), previsti dalla nota II bis della Tariffa Parte 1 Ar¬ticolo 1 allegata al DPR 131/1986, spettano alla sola condizione che, entro il termine di decadenza di diciotto mesi dall'ano, il contribuente stabilisca, nel Comune ove sia ubicato l'immobile, la propria residenza. Il mancato rilascio dell’immobile da parte del conduttore non costituisce circostanza inevitabile ed imprevedibile tale da ostacolare il mutamento di residenza.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 2 aprile 2014, n. 7764 Svolgimento del processo La controversia promossa da ML contro l’Agenzia delle Entrate è stata definita con la decisione in epigrafe, recante il rigetto dell’appello proposto dal contribu¬ente contro la sentenza della CTP di Milano n. 172/5/2010 che ne aveva respinto il ricorso avverso...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 20 marzo 2014, n. 6501. Con riferimento alla disposizione del punto 120 della parte terza della tabella A allegata al d.p.r. n. 633/72 (che nel testo ratione temporis vigente prevedeva l’aliquota Iva agevolata del 9% per le "prestazioni rese ai clienti alloggiati nelle aziende alberghiere, escluse quelle classificate di lusso, e nei parchi di campeggio") per l'applicazione della aliquota agevolata occorrono dunque due requisiti: che il cliente sia "alloggiato" e che i servizi gli siano resi nell'ambito di una "azienda alberghiera", cioè di una struttura che fornisce alcuni servizi non meramente accessori (pulizia, cambi biancheria, pasti…); il che differenza questi rapporti rispetto alla locazione di una porzione di immobile ad uso abitativo, o dalla ospitalità a pagamento nell'ambito di una famiglia.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 20 marzo 2014, n. 6501 Fatto e diritto L’Agenzia delle Entrate ricorre contro la sig.ra L.M. per la cassazione della sentenza con cui la Commissione Tributaria Regionale della Sardegna, confermando la sentenza di primo grado, ha annullato un avviso di rettifica IVA concernente l’imposta non versata nell’anno 1999...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 19 marzo 2014, n. 6389. In tema di accertamento induttivo dei redditi, l'Amministrazione finanziaria può – ai sensi del D.P.R. n. 600 del 1973, art. 39 fondare il proprio accertamento sia sull'esistenza di gravi incongruenze tra i ricavi, i compensi ed i corrispettivi dichiarati e quelli desumibili dalle caratteristiche e dalle condizioni di esercizio dell'attività svolta, sia sugli studi di settore nel quale ultimo caso l'Ufficio non è tenuto a verificare tutti i dati richiesti per uno studio generale di settore, potendosi basare anche solo su alcuni elementi ritenuti sintomatici per la ricostruzione del reddito del contribuente
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 19 marzo 2014, n. 6389 Ritenuto in fatto L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per cassazione, affidato a due motivi nei confronti della A. srl (che resiste con controricorso), avverso una sentenza della Commissione Tributaria Regionale del Lazio, n. 33/10/2008, depositata in data 7/05/2008, con la quale in una...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 24 marzo 2014, n. 6909. La cessione di un capannone ad uso commerciale se posta in essere da un infermo non può essere considerata un'operazione speculativa
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 24 marzo 2014, n. 6909 Svolgimento del processo La controversia ha ad oggetto l’avviso di accertamento notificato il 18/12/1990 con il quale l’ufficio contestava a S. R. una plusvalenza in ordine alla cessione di un capannone ad uso commerciale registrata il 17/4/1988. Il ricorso è fondato su unico...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 12 marzo 2014, n. 5696. Il termine di un anno dalla pubblicazione della sentenza, previsto dall'articolo 327 c.p.c. (nel testo, applicabile ratione temporis, anteriore alla novella di cui alla Legge n. 69 del 2009)
Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 12 marzo 2014, n. 5696 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. SAMBITO Maria Giovanna C. – rel. Consigliere Dott. BRUSCHETTA Ernestino Luigi – Consigliere Dott. TERRUSI...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 7 marzo 2014, n. 5365. In tema di accertamento in rettifica delle imposte sui redditi delle persone fisiche, la determinazione effettuata con metodo sintetico, sulla base degli indici previsti dai decreti ministeriali del 10 settembre e 19 novembre 1992, riguardanti il cosiddetto redditometro, da un lato non pone alcun problema di retroattività, per i redditi maturati in epoca anteriore, stante la natura procedimentale degli strumenti normativi secondari predetti (emanati ai sensi dell’art. 38, comma quarto, del d.P.R. n. 600 del 1973); dall'altro, essa dispensa l'amministrazione da qualunque ulteriore prova rispetto all'esistenza dei fattori-indice della capacità contributiva, giacché codesti restano individuati nei decreti medesimi. Ne consegue che è legittimo l’accertamento fondato sui predetti fattori-indice, provenienti da parametri e calcoli statistici qualificati, restando a carico del contribuente, posto nella condizione di difendersi dalla contestazione dell'esistenza di quei fattori, l'onere di dimostrare che il reddito presunto non esiste o esiste in misura inferiore
SUPREMA Corte di Cassazione SEZIONE TRIBUTARIA sentenza 7 marzo 2014, n. 5365 Svolgimento del processo A seguito di controllo effettuato nei confronti di A.M., il quale aveva dichiarato di avere acquistato due terreni per un valore complessivo di lire 940.000.000 grazie ai conferimenti in denaro della madre C.P., l’Ufficio procedeva alla rideterminazione del reddito dichiarato...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 26 febbraio 2014, n. 4627. In caso di notifica nelle mani del portiere, l'ufficiale giudiziario deve dare atto, oltre che dell'assenza del destinatario, delle vane ricerche delle altre persone preferenzialmente abilitate a ricevere l'atto; ed il relativo accertamento, sebbene non debba necessariamente tradursi in forme sacramentali, deve, nondimeno, attestare chiaramente l'assenza del destinatario e dei soggetti rientranti nelle categorie contemplate dall'articolo 139 c.p.c., comma 2, secondo la successione preferenziale da detta norma tassativamente stabilita. Ne discende che deve ritenersi nulla la notificazione nelle mani del portiere, allorquando la relazione dell'ufficiale giudiziario non contenga – come nel caso di specie – l'attestazione del mancato rinvenimento delle persone indicate nella norma succitata
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 26 febbraio 2014, n. 4627 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIRILLO Ettore – Presidente Dott. VALITUTTI Antonio – rel. Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria – Consigliere Dott. CONTI...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, ordinanza 14 febbraio 2014, n. 3445. La documentazione rinvenuta presso le compagnie assicurative, concernente i compensi professionali liquidati ad avvocati nelle pratiche relative a sinistri, è utilizzabile per l’accertamento dei redditi dei legali.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI – T CIVILE Ordinanza 14 febbraio 2014, n. 3445 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente – Dott. BOGNANNI Salvatore – rel. Consigliere – Dott. IACOBBELLIS Marcello – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza n. 3113 del 12 febbraio 2014. Le norme della legge 27 luglio 2000 n. 212 (c.d. Statuto del contribuente), emanate in attuazione degli artt. 3, 23, 53 e 97 Cost. e qualificate espressamente come principi generali dell'ordinamento tributario, sono, in alcuni casi, idonee a prescrivere specifici obblighi a carico dell'Amministrazione finanziaria e costituiscono, in quanto espressione di principi già immanenti nell'ordinamento, criteri guida per il giudice nell'interpretazione delle norme tributarie (anche anteriori), ma non hanno rango superiore alla legge ordinaria; conseguentemente, non possono fungere da norme parametro di costituzionalità, né consentire la disapplicazione della norma tributaria in asserito contrasto con le stesse
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza n. 3113 del 12 febbraio 2014 Ritenuto in fatto 1. L’Agenzia delle Entrate propone ricorso per cassazione, basato su sette motivi, avverso la sentenza della Commissione tributaria regionale del Piemonte indicata in epigrafe, con la quale, in parziale accoglimento dell’appello dell’Ufficio, è stata affermata la legittimità dell’avviso di...