Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 1 marzo 2019, n. 8829. La massima estrapolata: Il criterio distintivo tra consumazione e tentativo risiede nella circostanza che l’imputato consegua, anche se per breve tempo, la piena, autonoma ed effettiva disponibilita’ della refurtiva, di guisa che risponde di furto consumato e non semplicemente tentato chi, dopo essersi...
Tag: tentativo di reato
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 1 dicembre 2017, n. 54311. Furto consumato
Non può parlarsi correttamente di furto consumato quando la cosa mobile non è uscita definitivamente dalla sfera di vigilanza del soggetto passivo Sentenza 1 dicembre 2017, n. 54311 Data udienza 25 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VESSICHELLI...
Corte di Cassazione, sezione IV penale, sentenza 13 febbraio 2017, n. 6635
La situazione di indigenza non è di per sé idonea ad integrare la scriminante dello stato di necessità per difetto degli elementi dell’attualità e dell’inevitabilità del pericolo, atteso che alle esigenze delle persone che versano in tale stato è possibile provvedere per mezzo degli istituti di assistenza sociale SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV PENALE...
In tema di tentativo, l'idoneità degli atti non va valutata con riferimento ad un criterio probabilistico di realizzazione dell'intento delittuoso, bensì in relazione alla possibilità che alla condotta consegua lo scopo che l'agente si propone, configurandosi invece un reato impossibile per inidoneità degli atti, ai sensi dell'art. 49 cod. pen., in presenza di un'inefficienza strutturale e strumentale del mezzo usato che sia assoluta e indipendente da cause estranee ed estrinseche, di modo che l'azione, valutata "ex ante" e in relazione alla sua realizzazione secondo quanto originariamente voluto dall'agente, risulti del tutto priva della capacità di attuare il proposito criminoso. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 maggio 2016, n. 19701.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 maggio 2016, n. 19701 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 19/4/2012 il Tribunale di Lecce assolveva V.M., per non aver commesso il fatto, dal reato di cui agli artt. 489, 61 n. 2, 56 e 640 cod. pen. contestatole con riferimento all’uso di un biglietto...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 febbraio 2016, n. 6460. Il delitto circostanziato – e in particolare la lesione aggravata dallo sfregio permanente del viso – è penalmente rilevante anche quando meramente tentato
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 febbraio 2016, n. 6460 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. FUMO Maurizio – Consigliere Dott. BRUNO Paolo A. – rel. Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 giugno 2015, n. 24989. Non sussiste il reato di frode commerciale, neppure in forma tentata, se il prodotto non e’ destinato alla vendita
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 giugno 2015, n. 24989 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 12 maggio 2015, n. 19592. Il tentativo di reato presuppone che siano compiuti atti idonei diretti in modo non equivoco a commettere il reato e tale idoneità deve essere valutata con una prognosi compiuta “ex post”, ma riportandosi alla situazione che si presentava all’agente al momento dell’azione, sulla base di tutte le sue conoscenze, purché dalla condotta concretamente tenuta sia astrattamente possibile la realizzazione dell’evento (non realizzato per cause indipendenti dalla volontà dell’agente), in base alle condizioni umanamente prevedibili del caso particolare
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 12 maggio 2015, n. 19592 Rilevato in fatto Con sentenza in data 8 maggio 2013 il Tribunale collegiale di Salerno, ammesso il giudizio abbreviato condizionato richiesto, dichiarava C.M. colpevole del tentato omicidio di B.C. , nonché del connesso reato di porto in luogo pubblico del coltello a serramanico...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 marzo 2015, n. 9388. L'idoneità degli atti, richiesta per la configurabilità del reato tentato, deve essere valutata con giudizio ex ante, tenendo conto delle circostanze in cui opera l'agente e delle modalità dell'azione, in modo da determinarne la reale adeguatezza causale e l'attitudine a creare una situazione di pericolo attuale e concreto di lesione del bene protetto
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 4 marzo 2015, n. 9388 Ritenuto in fatto 1. Con ordinanza in data 14/11/2014, II Tribunale di Salerno, a seguito di istanza di riesame avanzata nell’interesse di P.S., indagato per il reato di concorso in tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, confermava l’ordinanza del Gip di Salerno, emessa...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 novembre 2014, n. 46412. Deve qualificarsi come furto tentato, e non consumato, la condotta di sottrazione di merce dai banchi di vendita di un supermercato, avvenuta sotto il costante controllo del personale di vigilanza, anche nel caso in cui l'autore sia fermato dopo il superamento delle casse senza aver pagato la merce prelevata
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 11 novembre 2014, n. 46412 Ritenuto in fatto 1. R.P. fu tratto a giudizio per rispondere del delitto di rapina impropria aggravata dall’uso dell’arma (capo a: artt. 628, commi 2 e 3 n. 1 cod. pen.) e della contravvenzione di porto ingiustificato di coltello (capo b: art. 4...
Corte di Cassazione, sezione feriale, sentenza 19 settembre 2014, n. 38559. E' punibile a titolo di tentata estorsione la rivendicazione proposta dall'ex-marito via SMS per ottenere la disponibilità dell'abitazione coniugale al fine di distruggere moralmente e psicologicamente la vittima
Suprema Corte di Cassazione sezione feriale sentenza 19 settembre 2014, n. 38559 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE FERIALE PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BIANCHI Luisa – Presidente Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. CARRELLI PALOMBI Roberto – Consigliere Dott. LIGNOLA...