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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 febbraio 2014, n. 5150. In tema di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, e la consumazione dei relativi reati

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 febbraio 2014, n. 5150 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. LANZA Luigi – Consigliere Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 gennaio 2014, n. 2894. Il giudice della udienza preliminare ha il potere di pronunziare la sentenza di non luogo a procedere non quando effettui un giudizio prognostico in esito al quale pervenga ad una valutazione di innocenza dell’imputato, ma in tutti quei casi nei quali non esista una prevedibile possibilita’ che il dibattimento possa, invece, pervenire ad una diversa soluzione. Il Gup ha evidenziato la insussistenza delle condizioni su cui fondare una prognosi di evoluzione in senso favorevole all’accusa del materiale probatorio raccolto, in quanto non sono stati effettuati atti di indagine finalizzati ad accertare il principio attivo contenuto nelle due piantine in sequestro e la stessa capacita’ drogante di esse, e che dette verifiche non sono piu’ utilmente esperibili, vista la deteriorabilita’ della sostanza in questione (marijuana); di tal che non emergono elementi per potere affermare il potere stupefacente di essa e, quindi, la offensivita’ della condotta

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 gennaio 2014, n. 2894 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – rel. Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. PEZZELLA...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 14 gennaio 2014, n. 1251. L’attenuante della lieve entità è compatibile con l’attività di spaccio non occasionale

Suprema Corte di Cassazione sezione VI Sentenza 14 gennaio 2014, n. 1251 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GARRIBBA Tito – Presidente Dott. SERPICO Francesco – Consigliere Dott. IPPOLITO Francesco – rel. Consigliere Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. DI...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 gennaio 2014, n. 117. In tema di detenzione e spaccio di stupefacenti; annullata la sentenza della corte d’appello per non aver argomentato in ordine alle ragioni (ad es. luogo di rinvenimento di pertinenza esclusiva dell’imputato, ovvero modalita’ di custodia) per cui la sostanza stupefacente detenuta nell’abitazione appartenesse all’imputato o, comunque, fosse ipotizzabile un concorso dello stesso in quella detenzione

Suprema Corte di Cassazione sezione III Sentenza 7 gennaio 2014, n. 117 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. AMORESANO Silvio – rel. Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 6 dicembre 2013, n. 49097. In merito alle norme sulla tenuta dei registri di carico e scarico delle sostanze stupefacenti

Suprema Corte di Cassazione sezione IV Sentenza 6 dicembre 2013, n. 49097 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo G. – Presidente Dott. BLAIOTTA Rocco M. – Consigliere Dott. VITELLI CASELLA Luca – Consigliere Dott. MONTAGNI Andr – rel....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 dicembre 2013 n. 48120. Illegittimi gli arresti domiciliari per il proprietario di una azienda agricola dove sono state rinvenute 1.070 piante di canapa indiana, se il reale gestore del fondo è il padre, e la coltivazione è iniziata contro la sua volontà

Il testo integrale[1] Nella difesa l’imputato aveva sostenuto di essere soltanto nominalmente il proprietario dell’azienda per via del fatto che il padre già dichiarato fallito non poteva esserne l’intestatario pur essendo l’unico a lavoravi. Inoltre, egli era venuto a conoscenza per caso, e soltanto pochi mesi prima, che in una delle cinque serre si coltivavano...