Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 25 settembre 2020, n. 26738. La destinazione all’uso personale della sostanza stupefacente non ha natura giuridica di causa di non punibilità, poiché, al contrario, la destinazione della sostanza allo “spaccio” è elemento costitutivo del reato di illecita detenzione della stessa e, come tale, deve essere provata dalla pubblica accusa....
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La somministrazione di preparati medicinali a base di sostanze stupefacenti
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 15 aprile 2020, n. 12198 Massima estrapolata: La somministrazione di preparati medicinali a base di sostanze stupefacenti è consentita, ai sensi dell’art. 72, comma secondo, d.P.R. 9 ottobre, 1990, n. 309, solo qualora il medico agisca effettivamente per finalità terapeutiche, praticando un trattamento prescritto ai sensi dell’art. 43 del...
Coltivazione di marijuana l’aggravante dell’ingente quantità
Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 26 marzo 2019, n. 13105. La massima estrapolata: In materia di stupefacenti, in caso di coltivazione di marijuana l’aggravante dell’ingente quantità si configura qualora il principio attivo superi di 4mila volte il valore massimo in milligrammi, fermo restando comunque la valutazione discrezionale del giudice. Sentenza 26 marzo 2019,...
Commercio della cannabis light
Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 20 febbraio 2019, n. 7649. La massima estrapolata: Alla luce della disciplina introdotta dalla legge n. 242 del 2016, relativamente al commercio della cannabis light, il commerciante va esente da responsabilità penale ricorrendo le condizioni di liceità previste per il coltivatore della canapa (la pianta deve rientrare in...
Reiterazione nel tempo di una pluralita’ di condotte di cessione della droga
Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 11 febbraio 2019, n. 6375. La massima estrapolata: In materia di sostanze stupefacenti, la reiterazione nel tempo di una pluralita’ di condotte di cessione della droga, pur non precludendo automaticamente al giudice di ravvisare il fatto di lieve entita’, entra in considerazione nella valutazione di tutti i parametri...
La diversità di sostanze stupefacenti oggetto della condotta e la configurabilità del reato di cui all’art. 73, co 5
Corte di Cassazione, sezioni unite penali, Sentenza 9 novembre 2018, n. 51063. La massima estrapolata: La diversità di sostanze stupefacenti oggetto della condotta non è di per sé ostativa alla configurabilità del reato di cui all’articolo 73, comma 5, del Dpr n. 309 del 1990, in quanto è necessario procedere a una «valutazione complessiva» degli...
Circostanza aggravante della quantità ingente di sostanza stupefacente
Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 29 ottobre 2018, n. 49366 La massima estrapolata: La circostanza aggravante della «quantità ingente» di sostanza stupefacente (articolo 80, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990 n. 309), dopo il novum normativo introdotto a seguito della sentenza n. 32 del 2014 della Corte costituzionale,...
Detenzione di stupefacenti a fini di spaccio configurata dalle modalità di azione e dal contesto ambientale
Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 24 ottobre 2018, n. 48544 La massima estrapolata: La detenzione di stupefacenti a fini di spaccio resta configurata dalle modalità di azione e dal contesto ambientale in cui si inserisce l’attività presuntivamente illecita del prevenuto (minorenne) oltre che dai quantitativi detenuti. Sentenza 24 ottobre 2018, n. 48544 Data...
In materia di detenzione di sostanze stupefacenti, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel reato
Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 12 ottobre 2018, n. 46241. La massima estrapolata: In materia di detenzione di sostanze stupefacenti, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel reato materialmente commesso da altro soggetto va individuata nel fatto che la prima implica che l’agente mantenga un comportamento meramente passivo, inidoneo ad apportare...
In tema di detenzione di sostanze stupefacenti, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel reato commesso da altro soggetto
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 11 settembre 2018, n. 40343. La massima estrapolata: In tema di detenzione di sostanze stupefacenti, la distinzione tra connivenza non punibile e concorso nel reato commesso da altro soggetto va individuata nel fatto che, mentre la prima postula che l’agente mantenga un comportamento meramente passivo, privo cioè di...