Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 5 marzo 2019, n. 9726. La massima estrapolata: Non integra il reato di sostituzione di persona “l’essersi l’imputato attribuito una qualita’ da cui non e’ possibile far discendere specifici effetti giuridici” Sentenza 5 marzo 2019, n. 9726 Data udienza 19 febbraio 2019 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...
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Reato di sostituzione di persona (articolo 494 c.p.)
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 20 febbraio 2019, n. 7808. La massima estrapolata: Integra il reato di sostituzione di persona (articolo 494 c.p.) la condotta di colui che crei ed utilizzi un “account” ed una casella di posta elettronica servendosi dei dati anagrafici di un diverso soggetto, inconsapevole, con il fine di far...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 1 dicembre 2016, n. 51362
Integra il reato di cui all’art. 348 c.p. anche il compimento senza titolo di atti che, pur non attribuiti singolarmente in via esclusiva a una determinata professione, siano univocamente individuati come di competenza specifica della stessa, allorché gli atti vengano realizzati con modalità tali da creare, in assenza di chiare indicazioni diverse, le oggettive apparenze...
Corte di Cassazione, sezione V penale, sentenza 10 agosto 2016, n. 34800
Fingersi divorziato pur essendo regolarmente sposato e convivente con la moglie configura il reato di sostituzione di persona Suprema Corte di Cassazione sezione V penale sentenza 10 agosto 2016, n. 34800 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VESSICHELLI Maria –...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 18 marzo 2015, n. 11406. Il delitto di sostituzione di persona qualsiasi condotta ingannevole tesa a far attribuire all'agente, da parte del soggetto passivo, un falso nome o un falso stato o false qualità personali cui la legge attribuisce specifici effetti giuridici, richiedendosi, sotto il profilo dell'elemento soggettivo del reato, il dolo specifico, consistente nel fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio patrimoniale o non patrimoniale o anche di recare ad altri un danno
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 18 marzo 2015, n. 11406 Fatto e diritto 1. Con sentenza pronunciata il 12.3.2013 la corte di appello di Catania confermava la sentenza con cui il tribunale Catania, sezione distaccata di Giarre, in data 19.5.2011, aveva condannato alla pena ritenuta di giustizia ed al risarcimento dei danni derivanti...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 11 novembre 2014, n. 46505. Basta la falsa attribuzione della qualità di esercente una professione a integrare il reato di sostituzione di persona, atteso che la legge ricollega a detta qualità gli effetti giuridici tipici della corrispondente professione intellettuale; né si richiede che il fatto tenda all'illegale esercizio della professione, essendo sufficiente che venga coscientemente voluto e sia idoneo a trarre in inganno la fede pubblica. In tema di falsità in atti, ricorre il cosiddetto «falso innocuo» nei casi in cui l'infedele attestazione (nel falso ideologico) o l'alterazione (nel falso di falso materiale) siano del tutto irrilevanti ai fini del significato dell'atto e non esplichino effetti sulla sua funzione documentale, non dovendo l'innocuità essere valutata con riferimento all'uso che dell'atto falso venga fatto
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 11 novembre 2014, n. 46505 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 1 ottobre 2013 la Corte d’Appello di Campobasso, in ciò confermando la decisione assunta dal locale Tribunale in esito al giudizio abbreviato, ha riconosciuto M.D.M. responsabile dei delitti di sostituzione di persona e falso materiale...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 16 giugno 2014, n. 25774. Integra il delitto di cui all’art. 494 c.p. (sostituzione di persona) la condotta di colui che crea un profilo su un social network, utilizzando abusivamente la foto di un altro soggetto del tutto inconsapevole, al fine di comunicare a mezzo chat con gli altri utenti inducendoli in errore
Suprema CORTE DI CASSAZIONE sezione V SENTENZA 16 giugno 2014, n. 25774 Svolgimento del processo 1. Con la sentenza resa in data 19 aprile 2012, confermata dalla Corte d’appello di Reggio Calabria il 16 maggio 2013, il Tribunale di Palmi condannava S.D. alla pena di giustizia per il delitto di sostituzione di persona, poichè al...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 29 aprile 2013 n. 18826. In tema di reato di sostituzione di persona con l’utilizzo del nickname
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 29 aprile 2013 n. 18826[1] Nel caso trattato l’imputata non ha creato un account attribuendosi falsamente le generalità di un altro soggetto, ma ha inserito in una chat di incontri personali i dati identificativi della ex datrice di lavoro ad insaputa di quest’ultima. Invero, non può...