Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 16 luglio 2014, n. 16284 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Catanzaro, con sentenza del 3.8.011, ha accolto la domanda di S.G. volta ad ottenere la dichiarazione dell’efficacia nell’ordinamento italiano della sentenza del Tribunale Ecclesiastico di Reggio Calabria che aveva dichiarato la nullità del matrimonio concordatario da...
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 26 giugno 2014, n. 27938. Il reato di cui alla Legge 1 dicembre 1970, n. 898, articolo 12 sexies, nel caso applicabile giusta il richiamo allo stesso operato dalla Legge n. 54 del 2006, articolo 3, e' procedibile d'ufficio e non a querela della persona offesa, in quanto il rinvio contenuto all'articolo 570 c.p., si riferisce esclusivamente al trattamento sanzionatorio previsto per il delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare e non anche al relativo regime di procedibilita'
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 26 giugno 2014, n. 27938 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CONTI Giovanni – Presidente Dott. LEO Guglielm – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott. PATERNO’ RADDUSA...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 8 luglio 2014, n. 15500. In caso di sopravvenuta autosufficienza economica della figlia, l’assegno di mantenimento a carico del padre viene escluso a partire dalla data di decisione, non dalla domanda
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 8 luglio 2014, n. 15500 In un procedimento di divorzio tra B.R.B. e C.L.B., il Tribunale di Roma, con sentenza in data 18/10/2007, determinata in €. 5.000,00 l’assegno a carico del marito per moglie e figli. La Corte d’Appello di Roma, con sentenza in data 8/6/2011, in riforma,...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 giugno 2014, n. 13983. Deve escludersi che la nozione di mobbing possa avere una qualche rilevanza in ambito familiare, nel quale vige il principio di uguaglianza morale e giuridica tra i coniugi e, a differenza di quanto avveniva in passato, l'unità familiare non è più fondata sull'autorità maritale, ma affidata all'accordo dei coniugi che è il fulcro della costituzione e conservazione del rapporto matrimoniale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE sentenza 19 giugno 2014, n. 13983 Svolgimento del processo Il Tribunale di Torino, giudicando nella causa di separazione personale tra i coniugi G.M. e G.F., rigettò le reciproche domande di addebito, dispose l’affidamento condiviso del figlio minore con collocazione abitativa presso la madre, disciplinando le modalità dei rapporti...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 luglio 2014, n. 15222. L'assegno per il coniuge deve tendere al mantenimento del tenore di vita da questo goduto durante la convivenza matrimoniale, e tuttavia indice di tale tenore di vita può essere l'attuale disparità di posizioni economiche tra i coniug
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 3 luglio 2014, n. 15222 In un procedimento di divorzio tra i coniugi G.V. e P.A., la Corte d’Appello di Napoli, con sentenza in data 22/6/2011, in riforma della sentenza del locale Tribunale, determinava in €. 1.500,00 l’assegno in favore della moglie. Ricorre per cassazione il marito. Resiste...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 15186 del 3 luglio 2014. Competente a conoscere della domanda di scioglimento del matrimonio civile o di cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario è il tribunale del luogo di residenza o domicilio del coniuge convenuto, salvi gli ulteriori criteri di determinazione della competenza previsti in via subordinata dalla medesima disposizione di legge
Il testo integrale in pdf Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 15186 del 3 luglio 2014
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 2 luglio 2014, n. 15144. Appello, divorzio: il termine per la notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza alla controparte non è perentorio, non essendo previsto espressamente dalla legge. Ne consegue che il giudice, nell'ipotesi di omessa o inesistente notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza, può, in difetto di spontanea costituzione del resistente, concedere al ricorrente un nuovo termine, avente carattere perentorio, entro il quale rinnovare la notifica
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 2 luglio 2014, n. 15144 Svolgimento di processo La Corte d’appello di Roma con sentenza del 31 marzo 2010 ha dichiarato improcedibile l’impugnazione proposta da G.R. per la riforma della sentenza del Tribunale di Roma, pronunciata in data 6 dicembre 2005, la quale ha disposto la corresponsione...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 2 luglio 2014, n. 15143. In un procedimento di divorzio in cui siano presenti figli l'obbligo di ascolto vale inderogabilmente per i minori che abbiano compiuto dodici anni ed esclusivamente nel giudizio di primo grado. Per gli infradodicenni, invece, l'ascolto può essere omesso qualora il giudice lo ritenga nocivo per gli stressi
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 2 luglio 2014, n. 15143 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Roma con sentenza del 2 settembre 2010, respingendo gli appelli principale ed incidentale, ha confermato la pronuncia del Tribunale di Roma del 22 novembre 2007, la quale – in seguito a sentenza non definitiva del 19...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 30 giugno 2014, n. 14793. L’art. 9 della legge n. 898/1970.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 30 giugno 2014, n. 14793 Svolgimento del processo Il Tribunale di Brescia, pronunciandosi sulla domanda proposta da C.E. che aveva chiesto l’accertamento del suo diritto a percepire una quota della pensione di reversibilità dell’ex coniuge V.B., deceduto nel 2010, con il quale era stata coniugata dal 1969...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 26 giugno 2014, n. 27923. E’ colpevole il genitore che fa mancare l’assistenza ai figli, prestando osservanza parziale ed episodica al provvedimento assunto in sede di separazione tra coniugi. Il soggetto obbligato non può liberarsi dai doveri connessi alla genitorialita' a causa della perdita del lavoro e adducendo di non essere il padre naturale del figlio
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 26 giugno 2014, n. 27923 Ritenuto in fatto 1. È impugnata la sentenza in data 13/03/2013 con la quale la Corte d’appello di Catania, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Catania del 13/05/2009, ha ritenuto l’odierno ricorrente colpevole del delitto di cui all’art. 570, comma 2,...