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La parte che abbia già ricevuto, per ogni singolo periodo, le prestazioni previste dalla sentenza di separazione a titolo di assegno per il mantenimento del figlio non può essere costretta a restituirle dopo la raggiunta autosufficienza economica del figlio medesimo

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 4 luglio 2016, n. 13609 La parte che abbia già ricevuto, per ogni singolo periodo, le prestazioni previste dalla sentenza di separazione a titolo di assegno per il mantenimento del figlio non può essere costretta a restituirle dopo la raggiunta autosufficienza economica del figlio medesimo Suprema Corte di...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 22 giugno 2016, n. 12952

La cessazione dell’obbligo di mantenimento dei figli maggiorenni non autosufficienti deve essere fondata su un accertamento di fatto che abbia riguardo all’eta’, all’effettivo conseguimento di un livello di competenza professionale e tecnica, all’impegno rivolto verso la ricerca di un’occupazione lavorativa ed, in particolare, alla complessiva condotta personale tenuta dal raggiungimento della maggiore eta’ da parte...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 17 giugno 2016, n. 12542

L’assegno divorzile deve essere riconosciuto e determinato con riferimento alle condizioni reddituali e patrimoniali dei coniugi al momento della pronuncia del divorzio Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 17 giugno 2016, n. 12542 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 8 giugno 2016, n. 11783

In sede di separazione il giudice può limitare l’assegnazione della casa familiare a una porzione dell’immobile di proprietà esclusiva del genitore non collocatario anche nell’ipotesi di pregressa destinazione a casa familiare dell’intero fabbricato. Per la Cassazione ciò è possibile se «in relazione al lieve grado di conflittualità coniugale, agevoli in concreto la condivisione della genitorialità...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 10 giugno 2016, n. 12013

Il principio di bi-genitorialità non può comportare la effettuabilità e la rimborsabilità delle sole spese straordinarie che abbiano incontrato il consenso di entrambi i genitori escludendo così anche quelle spese che si dimostrino non voluttuarie e corrispondenti all’interesse del figlio beneficiario del diritto al mantenimento (quali quelle conseguenti alla scelta dell’università più adatta agli studi...

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Corte di Cassazione, sezione VI penale, 31 maggio 2016, n.23010

In tema di mancato versamento dell’assegno di mantenimento, un effettivo stato di bisogno dei destinatari dei versamenti va tenuto distinto dall’obbligo di mantenimento ed individuato in quanto è necessario per la sopravvivenza, sia pure con la valutazione di altre complementari esigenze quali abbigliamento, istruzione, abitazione, mezzi di trasporto e simili   SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE...

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Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 maggio 2016, n. 10823

Spetta all’autore della violazione dell’obbligo di fedeltà la prova della mancanza del nesso eziologico tra infedeltà e crisi coniugale sotto il profilo che il suo comportamento si sia inserito in una situazione matrimoniale già compromessa e connotata da un reciproco disinteresse, ovvero in una crisi del rapporto matrimoniale già in atto Suprema Corte di Cassazione...

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Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 17 maggio 2016, n. 10099

La natura e la funzione dei provvedimenti diretti a regolare i rapporti economici tra i coniugi in conseguenza del divorzio (così come quelli attinenti al regime di separazione), postulano la possibilità di adeguare l’ammontare del contributo al variare nel corso del giudizio delle loro condizioni patrimoniali e reddituali, e anche, eventualmente, di modularne la misura...

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La condotta con cui un coniuge impedisce all’altro di vedere il proprio figlio, in violazione delle modalità di affido già fissate dal giudice civile nel giudizio di separazione, ove ciò avvenga per l’esigenza di salvaguardare la salute del minore, può essere scriminata a condizione che la valutazione della situazione di pericolo riguardi circostanze sopravvenute e sia fondata su dati di fatto concreti. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 aprile 2016, n. 15971

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 aprile 2016, n. 15971 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. GIANESINI Maurizio – Consigliere Dott. CRISCUOLO Anna – Consigliere Dott. SCALIA Laura – rel. Consigliere Dott. CORBO...