SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 26 AGOSTO 2014, n. 18244 Ritenuto in fatto C.L. , promissario acquirente di una serie di immobili di proprietà di Ba.Re. e Pa. , con citazione notificata il 13 maggio 1995, li convenne innanzi al Tribunale di Treviso per sentir pronunciare sentenza di trasferimento coattivo, ex art. 2932...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 agosto 2014, n. 18247. Riconosciuto il danno biologico al portiere del condominio per lo svolgimento della relativa attività per una patologia artrosica in conseguenza dell'umidità dei locali (siti al piano seminterrato)
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 agosto 2014, n. 18247 Svolgimento del processo M.T. conveniva in giudizio l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza Farmacisti (E.N.P.A.F.) per sentirlo condannare al risarcimento dei danni biologici e morali dalla stessa subiti in conseguenza della insalubrità dell’alloggio di servizio che le era stato assegnato dall’Ente per lo...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 settembre 2014, n. 18498. L'equa riparazione per il mancato rispetto del termine ragionevole del processo, ai sensi della legge 24 marzo 2001, n. 89, non può essere esclusa per il semplice fatto che il ritardo nella definizione del processo penale abbia prodotto l'estinzione, per prescrizione, del reato addebitato al ricorrente, occorrendo invece apprezzare, ai fini del diniego di accoglimento della relativa domanda, se l'effetto estintivo della prescrizione stessa sia intervenuto o meno a seguito dell'utilizzo, da parte dell'imputato, di tecniche dilatorie o di strategie sconfinanti nell'abuso del diritto di difesa, ben potendo un effetto del genere prodursi, in tutto o almeno in parte (e, in questa seconda ipotesi, con valenza preponderante), indipendentemente da simili tecniche e da tali strategie, ovvero dalla reale volontà dell'imputato ed a causa, piuttosto, del comportamento delle autorità procedenti, senza che, in quest'ultimo caso, la mancata rinuncia alla prescrizione ad opera dell'imputato medesimo possa ritenersi di per sé in grado di elidere il danno, patrimoniale o non patrimoniale, conseguente alla durata irragionevole
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 settembre 2014, n. 18498 Fatto e diritto Ritenuto che, con ricorso depositato in data 23 luglio 2009 presso la Corte d’appello di Roma, M.S. chiedeva la condanna del Ministero della Giustizia al pagamento dei danni non patrimoniali derivanti dalla irragionevole durata del procedimento penale a...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 3 luglio 2014, n. 15240. La lesione del diritto alla riservatezza determina un illecito ai sensi dell’art. 2043 c.c. al quale tuttavia non consegue un’automatica risarcibilità dovendo il pregiudizio morale o patrimoniale essere comunque provato secondo le regole ordinarie
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE sentenza 3 luglio 2014, n. 15240 IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SPIRITO Angelo – Presidente – Dott. SESTINI Danilo – Consigliere – Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere – Dott. CIRILLO Francesco Maria – rel....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 23 luglio 2014, n.16769. Medico veterinario condannato poichè l'appurata negligenza era consistita, sulla scorta delle risultanze istruttorie conseguite – nell'aver erroneamente diagnosticato una puntura di calabrone anzichè un morso di vipera, e nell'aver conseguentemente trascurato di adottare tutte le cautele che si imponevano per tentare di salvare l'animale da questo ben più grave evento (potenzialmente, ma non necessariamente, letale); – nel non aver, in particolare, tenuto il cane in debita osservazione per assicurargli le cure necessarie ad evitargli la morte; cosa che, se fosse stata fatta, avrebbe reso evidente che l'animale, anzichè riprendersi come avrebbe dovuto se fosse stato semplicemente punto da un calabrone, si aggravava sino a giungere, in poche ore, allo stato di coma
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza del 23 luglio 2014, n.16769 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente – Dott. PETTI Giovanni Battista – Consigliere – Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere – Dott. ARMANO Uliana – Consigliere – Dott. STALLA Giacomo Maria –...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 28 luglio 2014, n. 17039. La presenza di un cantiere stradale non fa venir meno l'obbligo di custodia dell'ente proprietario della strada
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 28 luglio 2014, n. 17039 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMATUCCI Alfonso – Presidente Dott. D’ALESSANDRO Paolo – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – rel. Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 maggio 2014, n. 11364. Piena responsabilità del ginecologo in ordine alla causazione dei danni patrimoniali anche futuri e non patrimoniali in capo ad una coppia quale conseguenza della nascita di un bambino malformato se non avverte la madre durante la gestazione
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE sentenza 22 maggio 2014, n. 11364 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente – Dott. PETTI Giovanni B. – rel. Consigliere – Dott. RUBINO Lina – Consigliere – Dott. CARLUCCIO...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 30 luglio 2014, n. 17403. La responsabilità del Ministero della salute per i danni conseguenti ad infezioni da virus HBV, HIV e HCV contratte da soggetti emotrasfusi è di natura extracontrattuale. Ne consegue che il diritto al risarcimento del danno da parte di chi assume di aver contratto tali patologie per fatto doloso o colposo di un terzo è soggetto al termine di prescrizione quinquennale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 30 luglio 2014, n. 17403 Svolgimento del processo 1. – S.A. ricorre, affidandosi a tre motivi, per la cassazione della sentenza n. 1620 del 10.11.11 della Corte di appello di Torino, con la quale è stato respinto il suo appello avverso,la reiezione, per riconosciuta prescrizione, della sua domanda...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 22 luglio 2014, n. 16647. La realizzazione di foto all’interno di luoghi di privata dimora con mezzi tecnici invasivi, tali da superare gli ostacoli alla visibilita', integra una condotta illecita cui consegue l’obbligo del responsabile di risarcire il danno non patrimoniale connesso al pregiudizio all’inviolabilita' del domicilio tutelato dall’art. 14 Cost..
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 22 luglio 2014, n. 16647 Svolgimento del processo Con la sentenza impugnata, il Tribunale di Milano ha confermato il provvedimento assunto dal Garante per la protezione dei dati personali del 13/9/2007 con il quale era stata inibita, a RCS Periodici s.p.a. ed a Azphotos sas l’ulteriore diffusione di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 luglio 2014, n. 16502. Il credito avente ad oggetto una obbligazione di valore, quale è l'obbligo di risarcire il danno aquiliano, deve essere liquidato in moneta esprimente il potere di acquisto dell'epoca della liquidazione, non dell'epoca dell’illecito.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 luglio 2014, n. 16502 Svolgimento del processo 1. Nel 2002 i sigg.ri L.V. e Gu.Al. convennero dinanzi al Tribunale di Milano le società Giusermari s.r.l. e GDM Costruzioni s.p.a., esponendo che: – avevano acquistato dalla società Giusermari un appartamento compreso nel fabbricato sito a...