Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 2 luglio 2015, n. 13568 Ritenuto in fatto 1. – G.T. ha convenuto in giudizio dinanzi al Giudice di pace di Udine il Comune di Udine, chiedendone la condanna al risarcimento dei danno esistenziale, quantificato in via equitativa in euro 2.500, che ha assunto di aver patito quale...
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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 8 giugno 2015, n. 11770. La concentrazione della tutela risarcitoria dinanzi al giudice amministrativo si verifica quando il danno patito sia conseguenza immediata e diretta della dedotta illegittimità del provvedimento contestato, non costituendo il risarcimento del danno ingiusto una materia di giurisdizione esclusiva ma solo uno strumento di tutela ulteriore e di completamento rispetto a quello demolitorio. Ne deriva che, qualora si tratti di provvedimento amministrativo rispetto al quale l’interesse tutelabile è quello pretensivo, il soggetto che può chiedere la tutela risarcitoria dinanzi al giudice amministrativo è colui che, a seguito di una fondata richiesta, sì è visto ingiustamente negare o ritardare il provvedimento richiesto; qualora, invece, si tratti di provvedimento rispetto al quale l’interesse tutelabile si configura come oppositivo, il soggetto che può chiedere la tutela risarcitoria dinanzi al medesimo giudice è soltanto colui che è portatore dell’interesse alla conservazione del bene o della situazione di vantaggio direttamente pregiudicati dal provvedimento contestato. All’applicazione di tale principio non osta la circostanza che la richiesta di risarcimento sia presentata disgiuntamente dall’impugnazione del provvedimento amministrativo contestato, atteso che la giurisdizione del predetto giudice non dipende dalla contemporaneità della richiesta ma dalla riconducibilità del danno ad un provvedimento, sicché sussiste anche nel caso di domande avanzate prima o dopo o, addirittura, senza instaurazione di un giudizio di tipo demolitorio
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 8 giugno 2015, n. 11770 Svolgimento del processo 1.- L’avv. L.G. citava dinanzi al Tribunale di Roma il Ministero degli Affari esteri, il Dott. V.G.M., già Console generale d’Italia a Zurigo, ed il capo dell’Ufficio consolare sig.ra P.A. per ottenere il risarcimento dei danni a lui derivati dal...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza del 21 aprile 2015, n. 8071. Rientra nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo la cognizione dell’azione risarcitoria, conseguente alla lesione dell’integrità psicofisica e basata sulla responsabilità contrattuale della P.A. datrice di lavoro, relativa a rapporto di impiego cessato prima del 30 giugno 1998, senza che abbia rilievo in contrario la circostanza che l’eziologia lavorativa delle riscontrate patologie sia stata accertata solo in un momento successivo, nè che l’aggravamento delle stesse si sia verificato dopo la data di cessazione del medesimo rapporto.
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza del 21 aprile 2015, n. 8071 LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Primo Presidente f.f. – Dott. RORDORF Renato – Presidente Sezione – Dott. BERNABAI Renato – Consigliere – Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Consigliere – Dott. BANDINI...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 20 marzo 2015, n. 1534. In ordine a tutte le controversie riguardanti la concessione e la revoca di contributi e sovvenzioni pubbliche, si precisa come il riparto di giurisdizione tra giudice ordinario e giudice amministrativo in materia debba essere attuato sulla base del generale criterio di riparto fondato sulla natura della situazione soggettiva azionata
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 20 marzo 2015, n. 1534 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8522 del 2014, proposto da: Gruppo Ef. s.p.a., in persona del legale rappresentante, rappresentata e difesa dall’avvocato...
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