SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 10 aprile 2014, n. 8410 Ritenuto in fatto Z.A., dopo aver promosso un accertamento tecnico preventivo ante causam, nel 1989 citava in giudizio dinanzi al Tribunale di Pescara F.A. e la ditta G.R. di Francavilla a Mare, assumendo di aver subito dei danni all’interno del proprio...
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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 32462 del 25 luglio 2013. Responsabilità dell’imprenditore ai sensi dell’art. 2049 c.c.
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 32462 del 25 luglio 2013 FATTO E DIRITTO Con sentenza 5.10.2011, la corte di appello di Milano ha confermato la sentenza 30.4.2010 del tribunale della stessa sede con la quale B. M., A. W., con mansioni di assistente per anziani, nella casa di riposo “N.”, gestita dalla...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 maggio 2013 n. 13457. In capo al ministero dell’Istruzione il risarcimento ad una bambina che ha subito violenza sessuale all’interno di una scuola
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 maggio 2013 n. 13457[1] Ricadono, infatti, sotto la responsabilità del ministero dell’Istruzione i danni di qualsiasi genere subiti dagli alunni durante il tempo in cui dovrebbero essere sorvegliati dal personale della scuola. E quanto più piccoli sono gli alunni crescente deve essere la vigilanza....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 febbraio 2013 n. 4809. Il ministero della difesa è responsabile per i danni psichici dovuti ad episodi di nonnismo
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 febbraio 2013 n. 4809[1] [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/02/nonnismo-la-difesa-paghi-per-i-danni-psichiatrici.html Archivio sentenze ordinanze sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/ sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/ Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa renatodisa.com
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 4 dicembre 2012, n. 21724. Ai sensi dell’art. 2049 c.c., gli effetti del comportamento dei dipendenti ricadono sul datore di lavoro ove tra l’illecito ed il rapporto di lavoro sussista quel nesso di occasionalità necessaria che si riscontra ogni qual volta le mansioni del dipendente abbiano reso possibile o agevolato la sua condotta
La massima Ai sensi dell’art. 2049 c.c., gli effetti del comportamento dei dipendenti ricadono sul datore di lavoro ove tra l’illecito ed il rapporto di lavoro sussista quel nesso di occasionalità necessaria che si riscontra ogni qual volta le mansioni del dipendente abbiano reso possibile o agevolato la sua condotta, e quindi anche nel caso...
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