Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 gennaio 2017, n. 1179
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 gennaio 2017, n. 1179

Il riconoscimento della responsabilità del datore per inadempimento dell’obbligo di prevenzione è subordinato alla “denuncia” al datore di lavoro della patologia connessa all’attività lavorativa Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 18 gennaio 2017, n. 1179 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 febbraio 2017, n. 3468
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 9 febbraio 2017, n. 3468

In tema di licenziamento e valutazione delle prove Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 9 febbraio 2017, n. 3468 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Bologna, con sentenza depositata il 27 maggio 2014, ha confermato la decisione di primo grado che aveva respinto la domanda proposta da G.G. , dirigente alle dipendenze della...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 dicembre 2016, n. 27585
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 dicembre 2016, n. 27585

Illegittimo il licenziamento inflitto al lavoratore motivato sulla circostanza che il prestatore al momento dell’assunzione non avesse riferito di un precedente licenziamento per giusta causa Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 30 dicembre 2016, n. 27585 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 novembre 2016, n. 23736
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 novembre 2016, n. 23736

Licenziamento collettivo illegittimo nel caso in cui il datore non comunichi agli enti regionali per l’impiego e alle associazioni di categoria l’elenco dei lavoratori licenziati. Il tutto deve essere fatto entro il termine inderogabile di 7 giorni dalla comunicazione dell’atto di recesso (termine introdotto dall’articolo 1, comma 44, della legge 92/2012) Suprema Corte di Cassazione...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 novembre 2016, n. 22323
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 novembre 2016, n. 22323

È discriminatorio il licenziamento del dipendente disposto per un giustificato motivo oggettivo ritenuto insussistente, mentre le effettive ragioni del recesso sono da ricercare nel precedente ricorso al giudice del lavoro, da parte dello stesso lavoratore, per far rimuovere uno stato di dequalificazione professionale Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 novembre 2016, n. 22323...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 settembre 2016, n. 18317
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 19 settembre 2016, n. 18317

Nel licenziamento per scarso rendimento del lavoratore, rientrante nel tipo di licenziamento per giustificato motivo soggettivo, il datare di lavoro, a cui spetta l’onere della prova, non puo’ limitarsi a provare solo il mancato raggiungimento del risultato atteso o l’oggettiva sua esigibilita’, ma deve anche provare che la causa di esso derivi da colpevole e...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 10 marzo 2016, n. 4695. In tema di licenziamento, la valutazione della gravità dei fatto non va operata in astratto, ma con riferimento agli aspetti concreti afferenti alla natura e alla qualità del singolo rapporto, alla posizione delle parti, al grado di affidabilità richiesto dalle singole mansioni, nonché alla portata soggettiva dei fatto, ossia alle circostanze dei suo verificarsi, ai motivi e all’intensità dell’elemento intenzionale e di quello colposo. La gravità dell’inadempimento deve essere valutata nel rispetto della regola generale della “non scarsa importanza” dì cui all’art. 1455 c.c., sicchè la sussistenza in concreto di una giusta causa di licenziamento va accertata in relazione sia della gravità dei fatti addebitati al lavoratore – desumibile dalla loro portata oggettiva e soggettiva, dalle circostanze nelle quali sono stati commessi nonché dall’intensità dell’elemento intenzionale -, sia della proporzionalità tra tali fatti e la sanzione inflitta

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 10 marzo 2016, n. 4695 Svolgimento del processo La Corte d’appello di Milano, con sentenza depositata il 29 agosto 2012, ha confermato la decisione di primo grado, che aveva rigettato la domanda proposta da C.M. nei confronti di Surflex s.r.l., volta ad ottenere la declaratoria di illegittimità del...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 settembre 2015, n. 17516. La cessione di manodopera tra società – anche se fittizia – comporta che sotto il profilo contributivo l’adempimento rimanga a carico della società di reale appartenenza, avendo quest’ultimo effetto satisfattivo dell’obbligazione contributiva

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 settembre 2015, n. 17516 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. COLETTI DE CESARE Gabriella – Presidente Dott. VENUTI Pietro – rel. Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 25 giugno 2015, n. 13158. È illegittimo il licenziamento dell’infermiere che, assunto presso una Asl, svolga saltuariamente attività presso un centro privato convenzionato con il servizio sanitario nazionale

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 25 giugno 2015, n. 13158 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. VENUTI Pietro – rel. Consigliere Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto...

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