Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 26 ottobre 2017, n. 49195. In tema di reati contro il patrimonio, l’art. 633 c.p. (che punisce la “invasione di terreni o edifici”) è una norma posta a tutela non già di un diritto, bensì di una situazione di fatto tra il soggetto e la cosa
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 26 ottobre 2017, n. 49195. In tema di reati contro il patrimonio, l’art. 633 c.p. (che punisce la “invasione di terreni o edifici”) è una norma posta a tutela non già di un diritto, bensì di una situazione di fatto tra il soggetto e la cosa

In tema di reati contro il patrimonio, l’art. 633 c.p. (che punisce la “invasione di terreni o edifici”) è una norma posta a tutela non già di un diritto, bensì di una situazione di fatto tra il soggetto e la cosa, sicché ogni qual volta il primo si limiti a possedere un bene – pur...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 8 novembre 2016, n. 46874
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 8 novembre 2016, n. 46874

Legittima la revoca dei domiciliari per il reo che dalla propria abitazione abbia postato sui social network delle emoticon dal messaggio assolutamente incerto e criptico e che, invece, potevano lasciare sottintendere qualcosa decodificabile solo da una ristretta cerchia di soggetti. La prescrizione di non comunicare con persone estranee deve essere inteso nel senso di un...

Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 12 settembre 2016, n. 37795
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Corte di Cassazione, sezione II penale, sentenza 12 settembre 2016, n. 37795

Va annullata l’ordinanza emessa dal giudice del riesame che ha confermato la misura dell’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza se l’imputato che ha chiesto di partecipare all’udienza, pur essendo stato autorizzato, non ha ricevuto la comunicazione e non ha potuto quindi recarsi nel diverso Comune dove ha sede l’ufficio giudiziario procedente Suprema Corte di...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 25 gennaio 2016, n. 3119. L’avviso di fissazione dell’udienza di discussione, fissata a seguito della richiesta di riesame del sequestro conservativo, deve essere notificato anche alla parte civile, al fine di assicurarne la possibilità di intervento, incorrendo altrimenti nella nullità ex art. 178 lett. c), cod. proc. pen. per violazione del principio del contraddittorio, in quanto il contraddittorio deve estendersi a tutte le parti del processo interessate alla misura in questione

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 25 gennaio 2016, n. 3119 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIANDANESE Franco – Presidente Dott. GALLO Domenico – Consigliere Dott. TADDEI M. B – rel. Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 6 novembre 2015, n. 44670. Se l’imputato è assistito da due difensori, l’avviso della data di udienza deve essere dato ad entrambi, con la conseguenza che l’omesso avviso ad uno dei difensori determina una nullità a regime intermedio che deve essere eccepita a opera dell’altro difensore al più tardi immediatamente dopo gli atti preliminari, prima delle conclusioni qualora il procedimento non importi altri atti, in quanto il suo svolgersi (in udienza preliminare, riesame cautelare o giudizio) presume la rinuncia all’eccezione I due difensori (art.96 cod. proc. pen.)costituiscono il “difensore” di cui tratta il titolo VII del Libro I del codice di procedura penale, ossia un unico soggetto processuale , che si contrappone in tale unitarietà, agli altri soggetti e segnatamente al pubblico ministero : pertanto quando l’avviso sia stato dato ad uno dei difensori, questi, anche se non compaia in udienza, formalmente è come se fosse presente.In conseguenza non si potrà parlare di “assenza” della difesa (la sola che darebbe luogo a nullità insanabile ex artt. 178, comma 1, lett. c) e 179 cod. proc. pen.) per il mancato avviso all’altro difensore

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 6 novembre 2015, n. 44670 In fatto e in diritto l. Con l’ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale del riesame di Torino confermava l’ordinanza del GIP del Tribunale di quella città, che aveva applicato la misura cautelare della custodia in carcere a B. Rosario per il reato di...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 ottobre 2015, n. 41951. Pur in presenza o di una trasgressione delle prescrizioni inerenti il divieto di allontanarsi dalla propria abitazione o da altro luogo di privata dimora ovvero nel caso di divieto di concessione degli arresti presso il domicilio per chi sia stato condannato, nei cinque anni precedenti, per il reato di evasione, si consente, oggi, al giudice di evitare l’applicazione della custodia carceraria se “il fatto è di lieve entità”.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 ottobre 2015, n. 41951 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. GENTILE Mario – Presidente Dott. TADDEI M. – rel. Consigliere Dott. MACCHIA Alberto – Consigliere Dott. DE CRESCIENZO Ugo – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 11 giugno 2015, n. 24772. La recidiva reiterata può essere riconosciuta dal giudice della cognizione anche se in precedenza l’interessato non è stato dichiarato recidivo semplice. Ai fini del computo del tempo di prescrizione del reato, il termine finale è, pertanto, correttamente aumentato di due terzi

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 11 giugno 2015, n. 24772 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ESPOSITO Antonio – Presidente Dott. CAMMINO Matilde – Consigliere Dott. GALLO Domenico – Consigliere Dott. TADDEI Margherita – rel. Consigliere Dott. RAGO...