Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 aprile 2016, n. 14742 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RAMACCI Luca – Presidente Dott. SOCCI Angelo Matteo – Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....
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In presenza di una istanza di condono o di sanatoria successiva al passaggio in giudicato della sentenza di condanna, il giudice dell’esecuzione investito della questione è tenuto ad una attenta disamina dei possibili esiti e dei tempi di definizione della procedura ed, in particolare: a) ad accertare il possibile risultato dell’istanza e se esistono cause ostative al suo accoglimento; b) nel caso di insussistenza di tali cause, a valutare i tempi di definizione del procedimento amministrativo e sospendere l’esecuzione solo in prospettiva di un rapido esaurimento dello stesso. Corte di Cassazione, seizone III, sentenza 5 aprile 2016, n. 13521.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 5 aprile 2016, n. 13521 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSI Elisabetta – Presidente Dott. SOCCI A. M. – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 febbraio 2016, n. 6709. La procedura di regolarizzazione dei centri non autorizzati di raccolta di scommesse in Italia per conto di bookmaker stranieri, introdotta dalla legge 23 dicembre 2014 n. 190 e prorogata dalla legge 28 dicembre 2015 n. 208, non si pone in contrasto con le libertà di stabilimento e di prestazione di servizi sancite dagli articoli 49 e 56 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea. È stata, dunque, rigettata la richiesta di rinviare alla Corte di giustizia di Lussemburgo la questione della compatibilità della normativa transitoria italiana, sollevata da un esercente di Messina che aveva subito un sequestro nell’ambito di una indagine sull’esercizio abusivo di attività di scommessa in quanto sprovvista della prescritta autorizzazione
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 febbraio 2016, n. 6709 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMORESANO Silvio – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – Consigliere Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 marzo 2016, n.9937. In tema di rapporti tra il reato di violenza sessuale e sequestro di persona l’unica possibilità di assorbimento del secondo reato nel primo è collegata al dato temporale dell’assoluta contestualità delle due condotte e al rapporto di strumentalità esistente tra di esse, nel senso che la limitazione della libertà di movimento della vittima è funzionale al compimento degli atti di costrizione attraverso cui si realizza la violenza sessuale, nei casi in cui sia perpetrata con violenza e non con minaccia. Ne consegue che il trasporto forzato della vittima nel luogo appartato in cui si consuma la violenza sessuale, sebbene preparatorio della stessa, costituisce lesione di un bene giuridico diverso e non sovrapponibile a quello della libertà sessuale, ossia la libertà di movimento, lesione suscettibile di concorrere con la violenza sessuale
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 10 marzo 2016, n.9937 Ritenuto in fatto Con sentenza emessa in data 21/01/2015, depositata in data 13/05/2015, la Corte d’appello di GENOVA, confermava la sentenza del tribunale di GENOVA del 30/05/2014 che aveva condannato G.F. per il reato di violenza sessuale, lesioni aggravate e sequestro di persona ai...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 febbraio 2016, n. 4097. A differenza del sequestro preventivo previsto dall’art. 321 c.p.p., il sequestro funzionale alla confisca “per equivalente” ha natura sanzionatoria, per cui non sono sottoponibili a tale vincolo i beni meramente futuri
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 febbraio 2016, n. 4097 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMORESANO Silvio – Presidente Dott. DE MASI Oronzo – Consigliere Dott. MANZON Enrico – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 gennaio 2016, n. 2210. In un procedimento per dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture soggettivamente inesistenti finalizzate all’evasione Iva, la disciplina posta dagli articoli 160 e 161 del Cp, che prevede l’interruzione della prescrizione solo per un quarto della sua durata iniziale, può determinare l’impunità del reato, con conseguente potenziale lesione degli interessi finanziari dell’Unione europea. Di qui l’obbligo per il giudice nazionale di disapplicare tali disposizioni
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 gennaio 2016, n. 2210 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott. ANDRONIO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 dicembre 2015, n. 49571. L’aggravante della consegna delle sostanze stupefacenti a persona di età minore, prevista dall’art. 80 co. 1 lett a, d.P.R. n. 309/1990, è configurabile anche nel caso di semplice dazione, indipendentemente dalla diversa destinazione (a persona maggiorenne) che lo stupefacente possa eventualmente avere: la ratio dell’aggravante risiede, infatti, proprio nella circostanza che un minore entri in possesso dello stupefacente e nel conseguente pericolo di assunzione della sostanza
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 dicembre 2015, n. 49571 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZAPENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott. ANDRONIO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 dicembre 2015, n. 49572. L’attenuante della minore gravità
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 dicembre 2015, n. 49572 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 novembre 2015, n. 45698. L’utilizzo indebito del badge da parte del dipendente pubblico, consistente nel timbrare il cartellino del collega di volta in volta assente, integra gli artifici e i raggiri del reato di truffa, tali da trarre in inganno l’Amministrazione di appartenenza e provocare all’ente stesso dei danni economicamente apprezzabili, nonché di immagine, per via della mancata presenza sul posto dei lavoratori
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 novembre 2015, n. 45698 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 novembre 2015, n. 46501. In una catena di violenze sessuali perpetrate in continuazione tra loro, l’individuazione, da parte del giudice, dell’episodio da considerare più grave non è impugnabile, per difetto di interesse, se una diversa qualificazione non avrebbe comunque effetti sulla pena, in quanto fissata nel minimo. Mentre, a giustificare l’utilizzo delle dichiarazioni rilasciate dal teste al Pm all’interno del dibattimento è sufficiente che la minaccia sia soggettivamente percepita come tale, non richiedendosi una pericolosità oggettiva
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 novembre 2015, n. 46501 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...