In materia di procedimento di archiviazione, costituisce atto abnorme, in quanto esorbita dai poteri del giudice per le indagini preliminari, sia l’ordine d’imputazione coatta emesso nei confronti di persona non indagata, sia quello emesso nei confronti dell’indagato per reati diversi da quelli per i quali il pubblico ministero aveva richiesto l’archiviazione. In tali situazioni, infatti,...
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 febbraio 2016, n. 5545. Per integrare il reato ex art. 336 cod. pen. non è necessaria una intimidazione diretta o personale nei confronti del pubblico ufficiale, ma è sufficiente l’impiego dì qualsiasi forma di coazione, diretta o indiretta o soltanto morale, idonea a condizionare la sua libertà di scelta, anche comportamenti o propositi autolesivi del soggetto agente, che – per l’intrinseca ingiustizia del male che prospettano – risultino specificamente atti a intralciare l’esercizio della pubblica funzione
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 10 febbraio 2016, n. 5545 Ritenuto in fatto 1. II Tribunale di Firenze ha rigettato la richiesta di convalida dell’arresto in flagranza di K.K. per il reato ex art. 336 cod. pen., ritenendo che la sua condotta non ha integrato una minaccia ai carabinieri intervenuti nella abitazione in...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 agosto 2015, n. 33983. Elude un provvedimento giudiziale, così realizzando il reato di cui all’art. 388, 2° co., c.p., la donna affidataria dei figli minori che trasferisce all’estero la propria dimora senza avvertire e senza chiedere un adeguamento delle prescrizioni giudiziali, così gravemente ostacolando il diritto di visita dell’altro genitore, come definito dal giudice civile
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 agosto 2015, n. 33983 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. CARCANO Domenic – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS An – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierlui – Consigliere Dott....
Corte di cassazione, sezione VI, sentenza 22 luglio 2015, n. 32156. Il rapporto sentimentale, sia pure di una certa durata, che difetti di qualsiasi manifestazione tangibile di stabilità, quale la convivenza, non consente di ritenere creatasi neppure quella situazione di minore reattività nella vittima, generata dall’affidamento e che consente di configurare il delitto di maltrattamenti
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 22 luglio 2015, n. 32156 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS An – rel. Consigliere Dott. DI SALVO Emanuel – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 31 luglio 2015, n. 33881. Integra il reato di evasione qualsiasi comportamento che produca allontanamento dal luogo ove il provvedimento restrittivo stabilisce che l’interessato debba permanere, in quanto ogni diversa esecuzione della misura è idonea a produrre una frustrazione delle esigenze della misura applicata, che involge anche le conseguenti necessità di sottoposizione a cautela, quale la circoscrizione dell’ambito spaziale di influenza dell’interessato, oltre che delle sue possibilità di entrare in contatto con i terzi, al di fuori da qualsiasi controllo
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 31 luglio 2015, n. 33881 Ritenuto in fatto 1. II Tribunale di Livorno -sezione distaccata di Cecina-, con sentenza del 07/05/2012, giudicando in esito al giudizio abbreviato, ha assolto S.U.C.E. del delitto di evasione ascrittogli per insussistenza dei fatto, e disposto l’immediata liberazione dell’interessato. 2. Propone ricorso la...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 16 giugno 2015, n. 25266. La disposizione penale introdotta con la legge 8 febbraio 2006, n. 54, articolo 3 fa riferimento generico all’inadempimento degli obblighi economici gravanti sul genitore, e l’inserimento della sua previsione all’interno della normativa che complessivamente ridefinisce i rapporti tra coniugi a seguito della separazione, prevedendo specifiche linee di condotta anche con riferimento ad ipotesi difformi dai casi dell’affido condiviso, milita nel senso della sua applicabilita’ nella generalita’ dei casi
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 16 giugno 2015, n. 25266 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. PAOLONI Giacomo – Consigliere Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – rel. Consigliere Dott. DE...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 26 giugno 2015, n. 27094. La presenza di una costruzione su fondo proprio non e’ ostativa alla sottoposizione a sequestro penale del bene, quale risultante all’esito dell’arricchimento prodotto dalla edificazione, essendo stato gia’ chiarito da questa Corte che il regime penalistico cui assoggettare il cespite nella sua interezza e’ quello proprio della parte di valore economico e di utilizzabilita’ nettamente prevalenti, e tuttavia in tema di individuazione del momento consumativo dell’acquisto non vi e’ titolo per derogare alla disciplina civilistica in materia
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 26 giugno 2015, n. 27094 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. PETRUZZELLIS Anna – rel. Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. DI SALVO Emanuele – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 27 aprile 2015, n. 17655. La creazione di un pericolo fittizio dal quale proteggere la vittima dell’inganno facendosi consegnare somme di denaro è inquadrabile nel delitto di truffa (articolo 640 del Cp) e non invece nei più gravi reati di concussione (articolo 317 del Cp) o induzione indebita (articolo 319 quater del Cp). La Cassazione ha precisato il giusto reato da applicare nei confronti di un carabiniere e di un suo complice che si fingeva tale i quali inventando un falso pericolo avevano offerto la loro protezione alla persona offesa in cambio di denaro. Per la Corte in questo caso non si configura la concussione perché la persona offesa non paga perché teme un danno ingiusto che può derivare da un uso distorto del potere; non si configura l’induzione indebita perché la vittima non si trova nella condizione di assoggettamento alla potestà; ma si configura la meno grave ipotesi di truffa perché l’aspettativa di un interessamento per risolvere la falsa situazione di pericolo è generata da artifici e raggiri
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 27 aprile 2015, n. 17655 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio S. – Presidente Dott. ROTUNDO Vincenzo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 9 aprile 2015, n. 14538. Il decreto con il quale si riconosce la restituzione del termine per impugnare ha tutte le caratteristiche dell’atto abnorme, sia sotto il profilo dell’abnormità strutturale che funzionale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 9 aprile 2015, n. 14538 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AGRO’ Antonio – Presidente Dott. CITTERIO Carlo – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS Anna – rel. Consigliere Dott. CAPOZZI Angelo – Consigliere Dott. BASSI...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 10 febbraio 2015, n. 6075. Reato di «rifiuto di atti d'ufficio» per il primario che omette la compilazione delle cartelle sanitarie dei pazienti
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 10 febbraio 2015, n. 6075 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MILO Nicola – Presidente Dott. LEO Gugliel – Consigliere Dott. PETRUZZELLIS An – rel. Consigliere Dott. BASSI A. – Consigliere Dott....