Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 6 ottobre 2017, n. 23362. I presupposti necessari per il riconoscimento del diritto alla detrazione dell’Iva e alla deduzione dei costi prevede che sono autoveicoli per uso speciale
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 6 ottobre 2017, n. 23362. I presupposti necessari per il riconoscimento del diritto alla detrazione dell’Iva e alla deduzione dei costi prevede che sono autoveicoli per uso speciale

L’art. 54, comma 1, lett. g) C.d.S., correlato all’elencazione contenuta nell’art. 203, comma 2 regolamento al codice, nell’indicare i presupposti necessari per il riconoscimento del diritto alla detrazione dell’Iva e alla deduzione dei costi prevede che sono autoveicoli per uso speciale i “veicoli caratterizzati dall’essere muniti permanentemente di speciali attrezzature e destinati prevalentemente al trasporto...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza  15 maggio 2017, n. 24084
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 maggio 2017, n. 24084

Il giustificato motivo di cui alla L. n. 110 del 1975, art. 4, comma 2, ricorre quando le esigenze dell’agente siano corrispondenti a regole relazionali lecite rapportate alla natura dell’oggetto, alle modalità di verificazione del fatto, alle condizioni soggettive del portatore, ai luoghi dell’accadimento e alla normale funzione dell’oggetto. Per fare alcuni esempi, è giustificato...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 maggio 2017, n. 24084
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 maggio 2017, n. 24084

Nessun credo religioso può legittimare il porto in luogo pubblico di armi o di oggetti atti ad offendere. In una società multietnica, la convivenza tra soggetti di etnia diversa richiede necessariamente l’identificazione di un nucleo comune in cui immigrati e società di accoglienza si debbono riconoscere. Se l’integrazione non impone l’abbandono della cultura di origine,...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 8 febbraio 2017, n. 6013
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 8 febbraio 2017, n. 6013

Ai fini della liberazione anticipata nel caso di cumulo materiale di pene concorrenti, deve intendersi scontata per prima quella più gravosa per il reo, con la conseguenza che, nel caso si debba espiare una pena inflitta anche per un reato ostativo alla fruizione di benefici penitenziari la pena espiata va imputata innanzi tutto a questo...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza febbraio 2017, n. 7311
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza febbraio 2017, n. 7311

In tema di configurabilità dell’ipotesi criminosa di cui all’art. 443 cod. pen., la detenzione per il commercio e la detenzione per la somministrazione di medicinali non costituiscono situazioni differenti, perché entrambi funzionali e dirette all’uso effettivo del farmaco; ne consegue che la detenzione per la somministrazione è un aspetto della prima previsione contenuta nell’art. 443...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38675
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 16 settembre 2016, n. 38675

La Corte di Cassazione nell’accogliere la tesi difensiva secondo cui il reato di molestie non poteva ritenersi sussistere in quanto l’imputata telefonava per avere notizie della nipotina di tre anni, ciò che escludeva la petulanza o altro biasimevole motivo, anche in considerazione dei diritti in capo ai parenti del minore in caso di separazione personale...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 25 agosto 2016, n. 35468
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 25 agosto 2016, n. 35468

In caso di nuova applicazione di una misura cautelare a un imputato già prosciolto o assolto in primo grado e condannato in appello per lo stesso fatto, non sussiste l’obbligo dell’interrogatorio di garanzia Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 25 agosto 2016, n. 35468 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 25 agosto 2016, n. 35470

In tema di giudicato cautelare al fine di garantire la stabilità dei provvedimenti cautelare, si ritiene che, una volta esperiti tutti i mezzi di impugnazione previsti dal codice di rito avverso le misure cautelari, o trascorsi inutilmente i termini per presentarli, si formi una sorta di giudicato (cd. giudicato cautelare). L’operazione risponde a chiare necessità...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30249
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 15 luglio 2016, n. 30249

È punibile con il reato di riciclaggio colui che sostituisce il denaro di provenienza illecita con altre somme da destinare poi ad attività lecite; è punibile, invece, con il reato di impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita colui che utilizza direttamente il denaro illecito per svolgere nuove attività Suprema Corte di Cassazione...

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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 28 giugno 2016, n.26776

Il reato di molestia ex art. 660 cod. pen. realizzato con telefonate e SMS si configura laddove il comportamento sia connotato dalla caratteristica della petulanza, ossia da quel modo di agire pressante, ripetitivo, insistente, indiscreto e impertinente che finisce, per il modo stesso in cui si manifesta, per interferire sgradevolmente nella sfera della quiete e...