In tema di calunnia, la consapevolezza da parte del denunciante dell’innocenza della persona accusata e’ esclusa solo quando la supposta illiceita’ del fatto denunciato sia ragionevolmente fondata su elementi oggettivi
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In tema di calunnia, la consapevolezza da parte del denunciante dell’innocenza della persona accusata e’ esclusa solo quando la supposta illiceita’ del fatto denunciato sia ragionevolmente fondata su elementi oggettivi

Corte di cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20833. Le massime estrapolate: In tema di calunnia, la consapevolezza da parte del denunciante dell’innocenza della persona accusata e’ esclusa solo quando la supposta illiceita’ del fatto denunciato sia ragionevolmente fondata su elementi oggettivi, connotati da un riconoscibile margine di serieta’ e tali da...

In tema di misure cautelari personali il pericolo di reiterazione del reato di cui all’articolo 274 c.p.p., comma 1, lettera c), deve essere non solo concreto fondato cioe’ su elementi reali e non ipotetici – ma anche attuale
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In tema di misure cautelari personali il pericolo di reiterazione del reato di cui all’articolo 274 c.p.p., comma 1, lettera c), deve essere non solo concreto fondato cioe’ su elementi reali e non ipotetici – ma anche attuale

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, Sentenza 10 maggio 2018, n. 20841. La massima estrapolata: In tema di misure cautelari personali il pericolo di reiterazione del reato di cui all’articolo 274 c.p.p., comma 1, lettera c), deve essere non solo concreto fondato cioe’ su elementi reali e non ipotetici – ma anche attuale, nel senso...

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Nei reati contro la P.A., il giudizio di prognosi sfavorevole sulla pericolosita’ sociale dell’incolpato non e’ di per se’ impedito dalla circostanza che l’indagato abbia dismesso la carica o esaurito l’ufficio nell’esercizio del quale aveva realizzato la condotta addebitata

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 marzo 2018, n. 13299. Nei reati contro la P.A., il giudizio di prognosi sfavorevole sulla pericolosita’ sociale dell’incolpato non e’ di per se’ impedito dalla circostanza che l’indagato abbia dismesso la carica o esaurito l’ufficio nell’esercizio del quale aveva realizzato la condotta addebitata; la validita’ di tale...

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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 20 novembre 2017, n. 52721. Possibile riconoscere la tenuità del fatto per la coltivazione di 18 piante di canapa indiana.

Possibile riconoscere la tenuità del fatto per la coltivazione di 18 piante di canapa indiana. Sentenza 20 novembre 2017, n. 52721 Data udienza 28 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. IPPOLITO Francesco – Presidente Dott. MOGINI Stefano –...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 25 ottobre 2017, n. 49054. Il rispetto del principio costituzionale ed europeo del contraddittorio deve essere assicurato anche nel caso in cui il giudice procedente decida di modificare la definizione giuridica del fatto oggetto di giudizio
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 25 ottobre 2017, n. 49054. Il rispetto del principio costituzionale ed europeo del contraddittorio deve essere assicurato anche nel caso in cui il giudice procedente decida di modificare la definizione giuridica del fatto oggetto di giudizio

Esclusa la violazione del principio di correlazione tra accusa e sentenza quando nel capo di imputazione siano contestati gli elementi fondamentali idonei a porre l’imputato in condizioni di difendersi dal fatto poi ritenuto in sentenza, da intendersi sempre come accadimento storico oggetto di qualificazione giuridica da parte della legge penale, che spetta al giudice individuare...

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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 4 ottobre 2017, n. 45637. Furto di autovettura e l’aggravante di cui all’art. 625, comma primo, n. 7, cod. pen.

Sussiste l’aggravante di cui all’art. 625, comma primo, n. 7, cod. pen. – sub specie di esposizione della cosa per necessità o per destinazione alla pubblica fede – nel caso in cui il soggetto attivo si impossessi di un’autovettura dotata di antifurto satellitare, il quale, pur attuando la costante percepibilità della localizzazione del veicolo, non...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 4 settembre 2017, n. 39868. Violazione del principio di correlazione tra accusa e accertamento
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 4 settembre 2017, n. 39868. Violazione del principio di correlazione tra accusa e accertamento

La violazione del principio di correlazione tra accusa e accertamento si verifica solo quando il fatto accertato si trovi rispetto a quello contestato in rapporto di eterogeneità o di incompatibilità sostanziale tale da recare un reale pregiudizio dei diritti della difesa.   Sentenza 4 settembre 2017, n. 39868 Data udienza 31 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 20 marzo 2017, n. 13410
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 20 marzo 2017, n. 13410

Non punibile per violazione degli obblighi di assistenza familiare il padre che sulla sola dichiarazione del figlio sedicenne viene accusato di non aver adempiuto all’obbligo di versare l’assegno in una sola circostanza determinata Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 20 marzo 2017, n. 13410 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 8 febbraio 2017, n. 5812
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 8 febbraio 2017, n. 5812

La circostanza attenuante del conseguimento di un lucro di speciale tenuità di cui all’art. 62, n. 4, c.p. è applicabile al reato di cessione di sostanze stupefacenti in presenza di un evento dannoso o pericoloso connotato da un ridotto grado di offensività o disvalore sociale, ed è compatibile con la fattispecie del fatto di lieve...

Corte di Cassazione, sezione Vi penale, sentenza 17 novembre 2016, n. 48703
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Corte di Cassazione, sezione Vi penale, sentenza 17 novembre 2016, n. 48703

L’abuso dei mezzi di correzione da parte di un insegnante e’ del resto sicuramente integrato non solo dall’uso di sanzioni corporali, vietato espressamente dal Regio Decreto 26 aprile 1928, n. 1297, ma anche da qualunque condotta di coartazione fisica o morale che renda dolorose e mortificanti le relazioni tra l’insegnante e la classe o i...